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Rugby, Sei Nazioni: la magia del Peroni village trascende il risultato

C'è un tempo per piangere e un tempo per ballare. Ecco, se pensiamo ai due tempi regolamentari viene più da piangere che da ballare. Per fortuna che c'è il terzo, dove comunque vada si balla (e si beve anche). 

Perché se c'è una cosa che fa la differenza tra il calcio e il rugby è che i tifosi della palla ovale sanno perdere, se non altro per la grande esperienza sul campo, con la Francia fanno 22 sconfitte consecutive, nel Sei Nazioni, un'imbarazzante serie negativa che non rende giustizia al bel gioco degli azzurri capaci, più volte, di mettere i cugini in seria difficoltà, almeno fino al 78', quando ci ha pensato Penalud, l'ala dei transalpini a decretare il ko.
 
Però il terzo tempo è il terzo tempo. Appannaggio della Peroni, da un po' di anni a questa parte. Una sorta di sfida al main sponsor del Sei Nazioni che è la Guinness, in pieno formato Saint Patrick. La Nazionale italiana di Rugby ha voluto salutare e rendere omaggio ai migliaia di tifosi italiani e francesi. “L’evento nell’evento”, anche quest’anno, ha incarnato i veri valori dello sport: fair play e condivisione.

L’azzurro Alessandro Zanni ci ha tenuto a ringraziare (forse anche per la pazienza) i tanti tifosi: «Bellissimo vedere così tanta gente venire qui dopo la partita a festeggiare tutti insieme davanti ad una buona birra. Vedere la carica e la spinta dei tifosi, a prescindere dal risultato, è motivo d’orgoglio anche per noi. Feste come quella del Terzo Tempo Peroni Village devono continuare anche in futuro».

Un ritmo coinvolgente dj set che passa dai Green Day ai Nirvana, accarezza i Guns 'n' roses e si tuffa Doors e Led Zeppelin. Una scelta musicale a cura di Radiofreccia. Sul palco Ambra Marie e Jimmy D e alla consolle Dj Sautufau. Suoni e movimenti a far breccia tra Moschettieri, Asterix e Obelix, prima di dar spazio ai Boombadash. Sono loro gli ospiti del pomeriggio romano.

E non è la prima volta, la band salentina, reduce da Sanremo e tormentoni vari, aveva già accompagnato gli azzurri contro gli All Blacks. «L'atmosfera del rugby coinvolge e crea occasioni di aggregazione come la musica», ha detto Biggie a Virtù Quotidiane. Attivi nel panorama reggae dagli inizi degli anni 2000, i Boomdabash vantano prestigiose partecipazioni nei migliori festival reggae d’Europa e d’Italia. Nel 2011, con il loro secondo album “Mad(e) in Italy”, hanno vinto l’Mtv New Generation Contest, concorso musicale indetto durante gli Mtv Days. Nel corso degli anni la band non si è mai fermata e ha collezionato un successo dietro l’altro collaborando anche con i alcuni protagonisti della musica italiana. Straordinario è stato il grande successo della hit “Non ti dico no”, già certificata disco di platino, che li ha visti grandi protagonisti la scorsa estate con Loredana Bertè.
 
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