• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Cronaca > Rosetta are you better, are you well well well

Rosetta are you better, are you well well well

Il titolo di questo post non è nient’altro che il ritornello della celebre canzone "Rosetta" di Georgie Fame e Alan Price.

E’ indubbiamente una delle donne del momento. Parliamo di lei, Rosa Russo Jervolino, Sindaco di Napoli (terza città italiana) dal lontano 2001. Quasi otto anni di disastri e di gaffes. Tra poche ore Rosetta ufficializzerà la nuova Giunta che l’affiancherà nell’amministrazione della città che l’ha trionfalmente rieletta nel 2006 con il . Noi, nel frattempo, ripercorriamo alcune delle sue celebri uscite raccolte dai media nell’arco degli ultimi dodici mesi. Vediamo un po’ che ha detto Madame Sindaco.

• “I rifiuti a Napoli? Tanto non muore nessuno… ne verremo fuori” 18 gennaio 2008.

• "Provo un immenso dolore perché non capisco la sproporzione enorme tra il gesto compiuto e le accuse che gli venivano rivolte (a proposito del suicidio dell’ex assessore Nugnes). Non era indagato per aver stuprato un bambino ma solo per aver fatto delle telefonate ed essersi accordato per una resistenza dei cittadini per la riapertura dela discarica nel suo quartiere". 29 novembre 2008.

• "Ieri so che è passato a Palazzo San Giacomo. Mi strazia ancor più non avergli potuto fare una carezza o una tirata d’orecchie incoraggiandolo - ha continuato il sindaco - la sua presenza al Comune dimostra quanto fosse legato all’amministrazione". 29 novembre.


• "Il suicidio di Nugnes lo leggo come un sussulto di dignità che probabilmente sarebbe mancato ad altri". 30 dicembre.


• “Di Pietro ha deciso di ritirare i propri rappresentanti dalle giunte campane? Uno di meno e noi andiamo avanti affrontando tutti i nodi che possono esserci". 17 dicembre 2008.

• “Comunque rispetto Di Pietro anche perché è mezzo paesano del mio defunto marito”. 17 dicembre 2008.

• “Romeo non era un consulente globale del Comune. Aveva rapporti con quattro soli assessori che non esito a definire sfrantummati”. 30 dicembre 2008.

• “O si finisce con questa tarantella o elezioni a primavera. La mia pazienza dura al massimo fino a lunedì. Ho da difendere una storia e una dignità personale, una responsabilità istituzionale che i cittadini hanno affidato a me e non ad altri. La città ha bisogno di governo”. 3 gennaio 2009.

Ci fermiamo qui, più che altro per pietà, anche se ci sarebbe tanto, troppo materiale da usare. Sicuramente, leggendo queste poche frasi, quel manifesto elettorale che ha tappezzato strade e piazze di Napoli solo due anni e mezzo fa, provoca risate a non finire. Se non ci fosse da piangere, naturalmente.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares