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Ronde e migranti: meglio tornare indietro

“Su ronde e migranti il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha espresso apertis verbis il suo dissenso rispetto alle decisioni assunte dal governo. Su di esse egli ha sollevato dubbi di costituzionalità, di organicità e di congruenza”.

Cominciava così un articolo del vostro reporter, pubblicato una decina di giorni orsono.
 
Adesso si registra a Massa lo scontro fra due ronde diverse, una di destra ed una di sinistra; e la polizia, che già fa tutti i giorni gli straordinari per contrastare la criminalità, si è dovuta anche occupare di questi signori e ben cinque agenti sono finiti in ospedale; per non parlare dei cittadini che si sono trovati per puro caso coinvolti nell’evento e non ne hanno certo gioito pensando all’incolumità propria e dei propri cari se anche essi presenti.

 
I latini dicevano errare humanum est, sed perseverare diabolicum, ossia possiamo pure sbagliare ed in ciò siamo uomini, ma se continuiamo nell’errore siamo poco meno che somari. Dunque, su ronde e migranti, dobbiamo tornare indietro.
 
Si può capire che talune zone del Settentrione mal si rassegnano alle discrasie delle nostre Istituzioni, ma affidare l’ordine pubblico a privati e negare ai rifugiati il diritto d’asilo previsto dalla Costituzione, ebbene sono delle emerite sciocchezze. Giusta l’esigenza, sbagliata la via ipotizzata per soddisfarla. Se le Istituzioni non funzionano, l’unica via percorribile è quella di fare in modo che funzionino; e negare l’esistenza del problema dei migranti non significa in alcun modo risolverlo, per cui esso ci ricadrà di sopra in altro modo e per altra via, sicuramente peggiore di quella attuale (e, comunque, i primi ad andare ad importunare il prossimo siamo stati noi europei, padani compresi, per avidità delle risorse naturali, che non possedevamo).
 
In tutto questo abbiamo qualcosa di importante a nostro favore: abbiamo un Presidente della Repubblica veramente immenso. Dobbiamo fare solamente una cosa: starlo a sentire !
 
L’articolo sopracitato concludeva così: “Ecco perché il Presidente Napolitano interpreta perfettamente la nostra Costituzione e, per converso, il nostro diffuso e generale sentire su ronde e migranti”.

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