Roma: scoperta una piantagione sotterranea di marijuana. Sequestrati 340 chili di stupefacenti

Aveva allestito tutto nei minimi particolari il 57enne imprenditore romano, dalle lampade alogene a un efficace impianto d’irrigazione, alla stanza per l’essicazione della materia prima, con tanto di strumenti per la triturazione e bilancia di precisione, insomma una fabbrica della droga, al fine di immettere sul mercato il prodotto finito.

Peccato che il colpo di genio dell’abilissimo coltivatore, sia svanito a un normale controllo del territorio delle fiamme gialle, che insospettiti dal forte odore delle piante di marijuana, ha scoperto una vera e propria centrale sotterranea di cannabis, sequestrando 340 chili di sostanze stupefacenti, per un ammontare di 3 milioni di euro.

Il tunnel, che si trova nel quartiere Torpignattara, risale al periodo fascista, mai completato, sarebbe servito da anello di congiunzione della linea metropolitana tra Centocelle e la stazione Termini. Alla piantagione ubicata al suo interno e apparentemente inesistente, si accedeva tramite alcune finestre coperte da finti mattoni, al fine di nascondere l’illecita fabbrica.

Adesso le indagini degli investigatori si stanno concentrando sugli eventuali complici dell’imprenditore, tentando di scoprire soprattutto quali città o paesi limitrofi, siano stati riforniti da questa nuova centrale della marijuana.

 

 

 

 

 

 

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