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Roma Ladrona ed i partiti "pigliatutto": gli slogan di Bossi e soci (smentiti dai fatti)

Lega nella bufera. Il partito politico che per anni ha fatto fortuna con slogan come "Roma Ladrona, la Lega non perdona", denunciando ovunque spreconi e millantando da sempre una presunta "superiore onestà" dei popoli del Nord, rispetto ai cosidetti "terroni", è nel pieno di uno scandalo.

Le ipotesi di reato: riciclaggio, truffa e appropriazione indebita. Secondo i pubblici ministeri soldi dei rimborsi elettorali sarebbero andati alla famiglia Bossi, finanziando viaggi dei figli di Umberto e la ristrutturazione della casa. Il leader ha prontamente risposto: "Denuncerò chi ha utilizzato i soldi della Lega per sistemare la mia casa". Non è una barzelletta, ma la frase del Senatur. 

Il quadro che emerge è desolante. I militanti si stringono intorno al "Capo", alcuni parlano di complotti e cospirazioni in vista delle elezioni amministrative. Ciò che è certo è che - finalmente - è stato sollevato il velo di ipocrisia che da sempre ammanta il partito seccessionista. Quella che segue è una carrellata di dichiarazioni che hanno fatto la fortuna della Lega. Dichiarazioni smentite dai fatti degli ultimi giorni.

Ipse Dixit...

BOSSI

* I lombardi sono trattati da schiavi, la Lombardia è una vacca da mungere. [...] I partiti sono lo strumento attraverso cui i meridionali gestiscono lo stato (a Repubblica, 2 luglio 1985).

* Per abbassare le tasse bisognerebbe che non aumentasse il debito pubblicoo che non ci fosse, il 45% di quanto incassa lo stato va a pagare l'interesse sul debito. [...] Trattare il debito vuol dire silurare la gente: parliamoci chiaro sennò qui pare che parliamo arabo (discorso dell'8 marzo 1996 a Biella).

* A Milano le case si danno prima ai 42 mila lombardi che aspettano un alloggio e non al primo bingo bongo che arriva (dall'intervista a Radio Padania del 4 dicembre 2003).

* Marina e Finanza si dovranno schierare a difesa delle coste e usare il cannone. O con le buone o con le cattive i clandestini vanno cacciati (dal Corriere della sera del 16 giugno 2003).

* Sulle tangenti auguriamo al giudice Di Pietro di andare avanti a tutta manetta; senza la Lega ora Di Pietro sarebbe in un pilastro di cemento armato (dalla dichiarazione in sostegno del pool di mani pulite, 7 Matrix, 29 gennaio 2007).

* Bisogna che si mettano in testa tutti, anche il Berlusconi-Berluskàz, che con i bergamaschi ho fatto un patto di sangue: gli ho giurato che avrei fatto di tutto, che sarei arrivato fino in fondo, per avere il cambiamento. E non c'è villa, non c'è regalo, non c'è ammiccamento che mi possa cambiare strada... Berlusconi deve sapere che c'è gente che ne ha piene le tasche e che è pronta a far il culo anche a lui (1° novembre 1994; citato in Marco TravaglioCarta Canta – Proto-Vaffa Dayla Repubblica, 21 settembre 2007).

* È chiaro che le banche più grosse del Nord avranno uomini nostri a ogni livello. La gente ci dice prendetevi le banche e noi lo faremo (Repubblica, 14 aprile 2010).

 

LE CHICCE DAL SITO DELLA LEGA

* La Lega non si interessa al potere come tale. Non pensa solo a conservarlo, ma se ne serve per mettere in pratica certe idee. Noi non cerchiamo gli applausi del pubblico. Mai la superficialità ha prevalso sui progetti di lungo impegno, capaci di trasformare la società. Questo è il nostro stile, ruvido magari, ma onesto. Questa è la nostra fede (dal sito ufficiale della Lega Nord)

* La mia voce si alza volutamente senza diplomazia, perché noi padani rifiutiamo di essere coinvolti nell'astuzia della palude romana che non si accorge che così tutto muore. Noi vogliamo il cambiamento. 

* Si tratterà di una battaglia durissima. Ma noi della Lega non siamo soldati di ventura. Non siamo mercenari. Siamo degli idealisti pronti a qualunque scontro, a batterci all'arma bianca, a d uscire all'assalto in ogni momento attorno alle nostre bandiere. Il nuovo periodo storico deve arrivare presto e deve essere illuminato dalla grande luce del federalismo! 

 

CASTELLI

* Noi siamo soldati, Bossi è il nostro generale, noi siamo lì per lui. Facciamo ciò che ci dice anche quando ci ordina di buttarci nel fuoco. (citato in Matteo Mauri,Castelli: «Forza della base che sperona»).

* Basta aspettarli al varco, quelli che si credono furbi. E prima o poi, accecati dalla loro autostima, commettono una stupidaggine.

 

Quest'ultima frase sembra una profezia. 

Commenti all'articolo

  • Di pv21 (---.---.---.54) 9 aprile 2012 20:14

    Scacco in una mossa >

    Unico dato finora certo è l’abissale differenza tra quanto ricevuto a titolo di rimborso spese elettorali e quanto dai partiti “dichiarato” come spesa sostenuta. Situazione tanto inammissibile quanto insostenibile.

    Si può rimediare.
    In una settimana può essere emanato un Decreto Legge, di sole due righe, che blocchi qualsiasi ulteriore tipo di finanziamento fino alla “entrata in vigore” di una nuova disciplina atta a regolamentare “decentemente” l’intera materia.

    Due i risultati immediati.
    Nessun nuovo esborso a carico dei contribuenti. Gli stessi partiti avrebbero il preciso interesse a riformulare “prima possibile” l’intera normativa.
    Solo così si dà una scossa ad una casta di PRIMI SUPER CIVES attenta a …

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