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Roma Film Fest 2024. “Berlinguer La grande ambizione”: un lustro di storia fondamentale

Roma Film Fest 2024. “Berlinguer La grande ambizione”: un lustro di storia fondamentale

In conferenza stampa alla Festa del Cinema di Roma Andrea Segre, regista di “Berlinguer La Grande Ambizione”, ha raccontato di aver riflettuto su come, incredibilmente, nessuno avesse ancora narrato non tanto di Enrico Berlinguer, quanto del suo popolo, allora davvero numeroso e attivo. 

Su quanto socialmente accadde in Italia negli anni ’70, il cinema in effetti non ha prodotto opere rilevanti, salvo quelle di Nanni Moretti, che tuttavia vertono più sul privato e sul costume, che non sugli avvenimenti collettivi. Segre riempie con coraggio e precisione una lacuna, suscitando interrogativi ancora irrisolti. “Berlinguer La grande ambizione” sintetizza e spiega, con chiaro talento di regia e dell’intero cast, il periodo del nostro paese vissuto dalla sinistra parlamentare e dal suo leader dal 1973 al 1978.

Anni in cui Enrico Berlinguer tentava la realizzazione del cosiddetto “compromesso storico”: strategia politica che cercava di raggiungere un accordo di governo tra le forze di ispirazione socialista con quelle cattolico-democratiche, chiarita nel saggio da lui pubblicato su Rinascita “Riflessioni sull’Italia dopo i fatti del Cile” a commento del golpe che aveva rovesciato l’11 settembre del 1973 il governo di Salvador Alliende.

La scelta di Berlinguer, critica nei confronti dell’URSS dopo i carri armati a Praga, cosa che lo espose in Bulgaria a un attentato a lungo tenuto segreto, era legata ad una visione di eurocomunismo e non riscontrò i favori di una vasta area della sinistra italiana, frange della quale seguirono il miraggio della lotta armata. Il film riporta con sapienti sintetici tratti la scacchiera di pedine e manovratori che fecero la storia, accenna alla insurrezionale manifestazione studentesca del 12 maggio 1977 a Roma, prodromo di un clima che sarebbe sfociato nel rapimento di Aldo Moro.

Nel film di Segre aleggiano interrogativi su fatti e protagonisti che hanno concorso a rendere impossibile “la grande ambizione” di Enrico Berlinguer: progetto che si rifà retoricamente a una frase di Antonio Gramsci ma, in concreto, per il segretario del partito Comunista significava unire le forze popolari attraverso il compromesso storico per realizzare un necessario programma di riforme.

Con filmati d’epoca montati magistralmente e inframmezzati a scene di fiction, Segre racconta la società del tempo, l’aspetto privato del leader, la sua formazione e la sua famiglia, grazie anche alla straordinaria capacità interpretativa di Elio Germano, talento indiscusso del cinema italiano. Insieme a lui l’intero cast dà prova di abilità e affiatamento, bravissimi anche i truccatori che hanno reso somiglianti e individuabili i personaggi storici dell’epoca.

Berlinguer La grande ambizione

Regia Andrea Segre

Nel cast al fianco di Elio Germano, tra gli altri, Elena Radonicich, Paolo Pierobon, Roberto Citran, Andrea Pennacchi, Giorgio Tirabassi, Paolo Calabresi, Francesco Acquaroli, Fabrizia Sacchi.

 Il film è una produzione Vivo film e Jolefilm con Rai Cinema, in coproduzione con Tarantula (Belgio) e Agitprop (Bulgaria) con le musiche originali di Iosonouncane e arriverà nelle sale il prossimo 31 ottobre distribuito da Lucky Red.

 

 

 

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