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Rivolta in Mozambico

Una grave crisi politica ha colpito il Mozambico, paese del sud dell'Africa che si affaccia sull'oceano indiano, di fronte al Madagascar. Lo scorso ottobre ci sono state delle elezioni che hanno portato alla vittoria il partito che da cinquanta anni sta al potere, Frelimo

Il partito di opposizione Renamo ha denunciato brogli elettorali ma la Corte costituzionale ha confermato in questi giorni il risultato elettorale. Alcuni funzionari del Renamo sono stati uccisi e il leader del partito di opposizione è fuggito in Sudafrica. 

La rivolta però ha portato a liberare alcune migliaia di prigionieri dal carcere di Maputo. Alcuni sono stati uccisi nello scontro a fuoco con i governativi. Altri sono stati catturati. Il paese proviene da un passato coloniale con una presenza portoghese e inglese di cui non è rimasta molta traccia. Tutti gli stranieri sono fuggiti e con loro la mano d'opera qualificata.

Con la decolonizzazione si è affermato il partito oggi al potere, allora di ispirazione comunista appoggiato dall'URSS. Lo stesso partito ha assunto un volto democratico con la caduta dell'URSS e l'Italia aiutò il paese verso una transizione democratica, anche con una discreta presenza degli alpini.

Il paese ha sviluppato una attività turistica e sfrutta dei giacimenti di idrocarburi, anche grazie alla presenza dell'Eni e alla permanenza di una nave militare italiana. Tuttavia il paese rimane povero e buona parte della popolazione vive in baracche. Ci sono diversi programmi internazionali per aiutare lo sviluppo agricolo.

A questo si aggiunge la forte presenza in alcune zone del paese di un movimento jiadista che agisce illegalmente in un paese a prevalenza cattolica.

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