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Rispostina alla letterina di Belpietro

Il bello è che lo dice pure: manganello mediatico? E sia! Così inizia la Letterina ai traditori di Belpietro. L’editoriale al vetriolo dedicato agli eletti che si sono dissociati dal Pdl.

Il bello è che lo dice pure: manganello mediatico? E sia! Così inizia la Letterina ai traditori di Belpietro. L'editoriale al vetriolo dedicato agli eletti che si sono dissociati dal Pdl, in prima pagina, in cui vengono pubblicate foto, nomi e cognomi dei deputati dissidenti, e le loro rispettive mails. Più mirato di così, si muore. I voltagabbana irriconoscenti che, per grazia ricevuta (addirittura?) ora voltano le spalle a Berlusconi superano il comune senso del pudore, scrive sempre il direttore di Libero.

  • Ci fosse un modo per farvi pagare una penale per violazione del contratto stipulato al momento della nomina, sareste in bancarotta. Ma non c'è: nessuno nell'Italia del quarantotto pensò che i deputati potessero cambiare casacca e chi scrisse la costituzione non immaginò nemmeno lontanamente che i parlamentari potessero voltare gabbana.

Pure sete di vendetta?
Ma com’è possibile che si cambino così sfacciatamente le carte in tavola? A questi signori che attaccano persino il Quirinale – pensando di prevaricarlo - non sorge il dubbio che il Traditore è uno solo, e cioè colui che ha tradito la fiducia degli italiani e di chi lo aveva sostenuto, nel momento in cui ha superato ogni limite democratico, dettando legge anche all’interno del suo schieramento, comandando come se il Governo fosse una sua azienda, cercando d’imporre le sue leggi ad personam tipo il ddl intercettazioni? A questi signori non importa che si minacci con prepotenza “o fiducia o elezioni”, in un momento economico così disastroso come quello attuale? A questi signori non viene in mente che le bufale del Cavaliere avevano abbondantemente superato ogni limite del rispetto dell’intelligenza altrui? Leggere per credere, questo è un recentissimo comunicato stampa del Governo:

  • Il giudizio che mi sarebbe stato attribuito sul Presidente Sarkozy è di assoluta fantasia. Per regola di vita, quando parlo degli altri, siano colleghi o avversari, dico soltanto cose positive, altrimenti sto zitto.

Non ci risulta. Scoccia ripeterlo, ma abbiamo infinite prove del suo parlar male. Zitto, lui? Ma quando mai! Se non esterna direttamente, usa i suoi innumerevoli megafoni umani e mediatici, per dire la sua. Sempre. Basta considerare le ultime aberranti affermazioni del Premier: Wikileaks? Tutte bufale. Gossip. Ma come? E’ stato spiccato un mandato di cattura internazionale per Assange, mezzo mondo grida alla violazione di segreti di Stato, tanto da oscurargli il sito, tanto da bombardarlo di ping rendendo inaccessibile la pagina web, e il Pinocchio Nazionale dice che son tutte bufale? Non pensa che se così fosse, nessuno avrebbe seriamente considerato le rivelazioni dell’australiano? Ma sì che lo pensa, anzi, lo sa benissimo che quei cablogrammi rispecchiano la verità, così come Belpietro sa bene chi è il vero traditore del contratto con gli italiani. Ma bisogna pure salvare la facciata liftata, no? E quale miglior modo se non quello di arrampicarsi sugli specchi? Si sente, forte e chiaro, lo stridere delle unghie che arrancano. Inutilmente.

I commenti più votati

  • Di paolo (---.---.---.126) 4 dicembre 2010 21:36

    Una lista di proscrizione bella e buona , con tanto di foto ed indirizzi . Mancano soltanto le indicazioni precise sulle abitudini ,gli orari e gli spostamenti dei famigliari in modo da agevolare coloro che volessero vendicarsi del " tradimento a Silvio" . Questo "giornalista" sui generis , dopo averci fatto stare in ansia per un attentato alla sua persona che ha i contorni di una clamorosa bufala , non finisce mai di stupirmi .

    Paradossalmente mette in evidenza che chi resta con Silvio è un servo , abbrancato al padrone che in cambio della fedeltà e della riconoscenza , lo beneficia con qualche mancia , monetizzando la sua mancanza di autonomia intellettuale nel modo più becero possibile .
    E si perchè qualunque presa di distanza dal pensiero unico è considerata lesa maestà . Prigionieri di un ologramma , di una illusione tridimensionale che risponde al nome di Silvio Berlusconi e in cui vedono un riflesso di se stessi .
    Incredibile ma vero.

    paolo
  • Di Francesco Finucci (---.---.---.206) 4 dicembre 2010 22:13
    Francesco Finucci

    E poi Belpietro, se non sbaglio, aveva parlato di killeraggio mediatico contro Scajola. Questa è istigazione all’odio bella e buona, è più che evidente. Continuo a dire che il problema non è Berlusconi (70enne con tanto di follia progressiva). Sono i mastini, i Ras dei quali si è servito e che presto o tardi si troveranno un paese da spartire, o meglio, la carcassa che ne rimarrà dopo il berlusconismo.
    La situazione assomiglia vagamente a quella della coalizione con la quale giolitti ha legittimato i fascisti. Cosa ne sarà di Lega Nord, La Destra ed elementi criminali del PDL?

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