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Rifugiati. Condizione drammatica nel dormitorio di Valera

Febbre, freddo, enterite, umiliazione e disperazione. Ecco la condizione in cui versano i rifugiati e gli stranieri ospiti del Dormitorio di Valera, gestito dalla Cooperativa Domus per conto del Comune di Parma, con la collaborazione della Caritas che seleziona gli ingressi e le uscite.

Il dormitorio aperto in data 24 Novembre, come soluzione all’emergenza freddo, a oggi non dispone di un sistema di riscaldamento funzionante. I rifugiati hanno espresso il loro disagio allo Sportello Provinciale Asilo del CIAC lamentando il fatto che i caloriferi sono stati in funzione solo per 2 giorni. I rifugiati inoltre non hanno ottenuto i biglietti dell’autobus che, da comunicato stampa di Domus pubblicato sui quotidiani locali, erano stati garantiti ai rifugiati per raggiungere il dormitorio situato qualche km fuori dalla città. Invece a oggi i rifugiati sono costretti a camminare a piedi, al freddo in cerca di un riparo, dalle 8 del mattino, ora di chiusura del dormitorio, fino alle 20 di sera, ora in cui il dormitorio riapre.

Nella notte tra il 9 e il 10 Dicembre due ospiti sono stati ricoverati in ospedale a causa di episodi acuti di enterite e vomito. Un terzo ospite è stato accompagnato nella mattina seguente al Pronto Soccorso di Parma per sintomi di bronchite, febbre e forti dolori al petto. Ora devono prendere alcuni medicinali. A chi devono rivolgersi questi ospiti per ottenere quei pochi euro necessari a pagare i farmaci? 

Ecco la condizione dei rifugiati senza tetto che si trovano a Parma. Rifugiati fuggiti dalla guerra del Darfur che ora affermano drammaticamente: “…se dobbiamo morire, è meglio morire nel nostro paese”.

Gli operatori del CIAC hanno segnalato l’emergenza ai Servizi Sociali del Comune di Parma. È stato dunque chiesto al Comune di Parma e al Prefetto di predisporre immediatamente e con estrema urgenza un’accoglienza dignitosa, nei giorni della celebrazione del 60esimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, nella quale è sancito il diritto di asilo. 

Commenti all'articolo

  • Di Paolo Praolini (---.---.---.99) 11 dicembre 2008 20:46

    All’immigrazione di rifugiati come il caso riportato in un paese civile, dovrebbe essere garantita un servizio minimo di accoglienza.
    Purtroppo si preferisce spendere qualche centinaia di migliaia di euro per organizzare la ’Prima alla Scala’ dove politici e VIP possono sfoggiare la mondanità.
    Gli ultimi rimarranno sempre ultimi!
    Chi si deve muovere in questi casi?
    Amministrazioni comunali?
    Prefettura?
    La pubblica assistenza?
    I gruppi di volontariato?
    Beh, forse una strada segnata non esiste, ma è chiaro che manca una seria legislazione in merito alla gestione dell’immigrazione.
    E qualcuno litiga ancora per il presidente della commissione di vigilanza RAI.



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