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Revolution: Papa Boys contro Indignados

Ieri sera a Madrid (18 agosto) si è svolta la manifestazione contro la Giornata Mondiale della Gioventù, l’evento che raduna i fan della Chiesa Cattolica di tutto il mondo. La kermesse, finanziata per il 50% dallo stato spagnolo, e il cui costo complessivo si aggira intorno ai 50 milioni di euro, è giudicata da molti spagnoli come “inopportuna” dato il momento di crisi lavorativa ed economica che affronta il paese.

 

Ieri sera a Madrid si è svolta la manifestazione contro la Giornata Mondiale della Gioventù, l’evento che raduna i fan della Chiesa Cattolica di tutto il mondo. La kermesse, finanziata per il 50% dallo stato spagnolo, e il cui costo complessivo si aggira intorno ai 50 milioni di euro, è giudicata da molti spagnoli come “inopportuna” dato il momento di crisi lavorativa ed economica che affronta il paese.

Stride vedere con che facilità lo Stato (laico) spenda 25 milioni di euro di denaro pubblico e allo stesso tempo imponga misure di austerità alla popolazione. Il pretesto usato dagli organizzatori è che “i cattolici stanno aiutando a riattivare l’economia spagnola”, ma non tutti sono d’accordo: “La Chiesa riattiva l’economia con i soldi che tolgono dalla nostra busta paga?!”, chiede uno dei manifestanti. La sfilata pacifica (organizzata da Europa Laica, “Reti Cristiane e atei liberi pensatori di Madrid”, insieme ad altre 150 organizzazioni) ha seguito il percorso autorizzato dalle autorità, con meta finale nel chilometro zero della città: la Porta del Sol (*nota a fine articolo).

Quando il corteo è giunto alla Porta del Sol ha trovato un consistente schieramento di Papa Boys che aspettavano i manifestanti (insieme alla polizia) per impedire loro l’accesso alla piazza. Una provocazione inutile e pericolosa, dato che il percorso della manifestazione era stato deciso previamente proprio per evitare scontri con i pellegrini.

Il Papa

Non vogliamo entrare in polemica con i tanti credenti che probabilmente stanno vivendo un’esperienza unica nella vita partecipanto a questo evento, però è triste vedere giovani cattolici incitare la polizia a intervenire per bloccare una protesta pacifica in questo modo.

Inutile dire che la polizia, invece di allontanare i Papa Boys, ha preferito caricare sui manifestanti nonostante la loro marcia fosse stata autorizzata dal Governo. Nel nome di Dio? Spero di no…

di Marco Nurra | da Madrid
(18 agosto 2011) – Aggiornato e corretto alle 12:30

*nota: Matteo da Madrid ci fa giustamente notare che la marcia doveva passare per Porta del Sol, ma sarebbe dovuta terminare in Piazza Tirso de Molina (dove era iniziata). Grazie per la correzione

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.54) 18 agosto 2011 12:23

    "I papisti non devono godere del beneficio della tolleranza, perché, dove hanno il potere, si ritengono obbligati a negare la tolleranza agli altri" (diceva bene John Locke, in riferimento alle pratiche autoritarie del cattolicesimo).

  • Di paolo (---.---.---.118) 21 agosto 2011 10:09

    L’integralismo cattolico non è diverso da quello islamico ,bisogna che tutti ne prendano atto . Sono le due facce della stessa medaglia e il norvegese Breivik ne è la dimostrazione (se ancora ce ne fosse stato bisogno) . Nella zucca di costoro alberga il delirio che si trasforma in intolleranza verso chi la pensa diversamente .L’intolleranza che si fonda su una matrice religiosa è la peggiore piaga dell’umanità perché scaturisce dall’irrazionale e si concretizza nel mondo reale .Passano i secoli ,la civiltà avanza , le scoperte scientifiche aprono nuovi interrogativi sul significato della vita ,ma questi rimangono fermi ed immobili al Medioevo .

    Se i giovani "Papa boys" (nel nome un programma) fossero giovani normali avrebbero dovuto sfilare nel corteo assieme a tutti gli altri giovani e non importa quale fosse il percorso . Invece sono una setta di fanatici e il fatto che il governo spagnolo abbia finanziato la manifestazione è la dimostrazione che ,malgrado Zapatero , la Spagna (come l’Italia) è ancora ben lontana dal potersi definire uno stato laico .E non è un caso che siano due paesi economicamente e politicamente nei guai.

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