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 Home page > Attualità > Politica > Referendum del 21 Giugno: nessuno ne parla. Vi spiego cos’è

Referendum del 21 Giugno: nessuno ne parla. Vi spiego cos’è

Di referendum, l’Italia e quella parte di mondo che segue sempre da vicino le nostre vicende interne, ha parlato quel breve lasso di tempo utile a sperperare energie ed in alcuni casi, fondi utilizzati per la creazione di manifesti di protesta contro chi voleva o meno uniformare la data di questo mezzo popolare che decreta la possibilità, per la cittadinanza, di poter decidere su Leggi che possono non essere in linea con il consenso globale. A colpi di minacce palesate attraverso i media, ora della Lega ora del Governo, fra conti alla mano sventolati da chi considera una beffa, spendere cifre maggiori per coordinare in date differenti elezioni europee ed amministrative e referendum popolare, si è giunti ad una sorta di compromesso che ha tacitato gli animi. Di chi le elezioni le vive dalla parte dell’eletto.

Il silenzio e l’attenzione sono calati il giorno stesso in cui la data del 21 Giugno prossimo, è stata stabilità a chiamare gli Italiani ad esprimersi sulle eventuali abrogazioni di articoli contenuti nella attuale Legge elettorale, vecchia di cinquant’anni e modificata di quando in quando, a seconda del Governo in essere. Poi, il silenzio. Nessuno ne parla. Nessuno spiega cosa e perché si è chiamati ad esprimere la propria preferenza. Il buio. Tutto ruota vertiginosamente, intorno all’evento considerato clou: le elezioni europee. E giù con spot televisivi, interviste sui giornali e radio, approfondimenti nei talk show politici. Per filo e per segno, viene spiegato come mandare avanti la carriera di chi non si accontenta di essere un parlamentare nostrano, ma vuole assurgere ad un ruolo di maggior spicco. Tutti sanno come e perché. Quasi si sta perdendo memoria del fatto, che il 21 Giugno, si chiede agli Italiani di divenire attori partecipi del loro tempo. Travolti da un quotidiano bizzarro, che li vuole immersi in comunicazioni ed informazioni che tendono a deviare l’attenzione da altre pur importanti notizie.

I Governi che si sono susseguiti in Italia negli ultimi sessant’anni, si sono dedicati molto a nuove deroghe e reinterpretazioni delle leggi elettorali. L’esigenza di poter sempre più stabilire fermamente che i grandi poli politici avessero garanzia di permanenza stabile nella vita politica del nostro Paese, ha fatto si che tutti prendessero in considerazione e rimaneggiassero Leggi che mano a mano hanno garantito questa tendenza. Oggi la popolazione Italiana è chiamata ad un referendum popolare, al fine di stabilire o ristabilire, le norme che attualmente danno un potere estremo di riconferma a quei partiti che sono ampiamente garantiti da regole efficaci a sbarrare sempre più, l’accesso ai piccoli e medi partiti nella scena politica nazionale. Intanto, si sappia che il referendum è abrogativo.


Con la propria scelta, i cittadini possono chiedere di cancellare in todo od in parte una Legge. I quesiti referendari, sono tre. Il primo ed il secondo chiedono ai cittadini di pronunciarsi in merito all’attuale premio di maggioranza che viene riconosciuto al Partito o alla coalizione di liste che si aggiudichi più voti alla Camera ed al Senato. E’ il sistema proporzionale approvato nel 2006 dal centro destra, chiamato “Legge proporzionale” che, in definitiva, toglie qualsiasi possibilità agli elettori di esercitare il proprio diritto di scegliere i rappresentanti che preferisce. La scelta degli stessi è affidata alle segreterie dei partiti che hanno il potere di nominarli. Ma in questo modo, la cittadinanza perde in maniera univoca, il rapporto con gli eleggendi stessi. La lista è quella. Non si può far altro che votare un pacchetto chiuso chiavi in mano, scelto da altri. Oltretutto, in questo modo, viene drasticamente ridotto il pluralismo politico abbattendo la rappresentatività delle istituzioni, oltre a premiare – in maniera molto forte - la lista o la coalizione maggiore.

Come si chiarisce, stiamo parlando di una Legge che nell’attualità, è in netto contrasto con i valori della Democrazia così come la stessa Corte Costituzionale ha rilevato nella motivazione della sentenza attraverso il quale ha dichiarato l’ammissibilità del referendum. Nel caso vincesse il “SI” la conseguenza sarebbe che il premio di maggioranza verrebbe attribuito alla lista singola (e non più alla coalizione di liste) che abbia ottenuto il maggior numero di seggi. Ma non è tutto. Un altro effetto sarebbe che abrogando la norma sulle coalizioni verrebbero innalzate le soglie di sbarramento: per ottenere rappresentanza parlamentare le liste devono raggiungere un consenso del 4% alla Camera e 8% al Senato. Dunque la lista più votata ottiene il premio che le assicura la maggioranza dei seggi in palio, mentre le liste dovrebbero riuscire a superare lo sbarramento.

C’è poi da rispondere al terzo quesito, relativo all’attuale possibilità che un candidato possa presentarsi in più circoscrizioni. La possibilità di essere eletti in più di una circoscrizione, rende ancor più possibile l’assoluta vittoria di una Partito o coalizione di liste, poiché nel caso di vittoria plurima, l’eletto può scegliere il seggio, lasciando agli altri candidati del proprio partito, la garanzia di allocazione. Attualmente, la maggior parte dei parlamentari hanno trovato posto “grazie” a questa normativa. Rispondendo “SI” a questo quesito, viene abrogata questa possibilità, tornando ad una più corretta presenza di candidati di vari partiti politici.

Cosa farà la cittadinanza, il 21 Giugno? Cosa farà se non gli sarà chiarito ognuno dei tre quesiti che ho appena cercato di spiegare? Forse sceglierà di non presentarsi, considerando appunto la scarsa diffusione di queste informazioni che i media stanno palesemente sottraendo ai cittadini, che rimangono, anche questa volta, orfani di indicazioni utili a renderli protagonisti della propria storia. Forse si presenteranno, tentando un colpo di fortuna nel momento in cui apporranno la X su un “Si” piuttosto che su un “NO”. Senza alcuna possibilità di rendersi conto del perché siano li a rispondere a quesiti troppo discriminanti nella logica aberrante di normative comprensibili solo a chi le crea e le approva. E così, persino un baluardo di Democrazia, come il referendum popolare, perderà consistenza spianando le ultime ali di speranza per una Società che non rigetti totalmente l’opportunità di rendere consapevolmente potere decisionale a chi l’Italia la vive dal basso, costruendola giorno per giorno nel panorama fumiginoso di uno Stato che ormai sommerge qualsiasi tentativo di comprensione degli eventi. La logica ormai, è divenuta merce di contrabbando. Bandita e soppressa. Affinchè tutti – più o meno – abbiano la stessa sorte: seguire il carrozzone di un Sistema che ha ucciso la possibilità di comprendere tutto ciò che ci appartiene. …o dovrebbe ancora appartenerci.

Commenti all'articolo

  • Di Francesco Rossolini (---.---.---.103) 23 maggio 2009 16:42

     Articolo veramente utile e chiaro. Uno dei pochissimi in assoluto che spieghi a cosa serva questo "sconosciuto" referendum.

    Complimenti


  • Di Peppe (---.---.---.81) 24 maggio 2009 19:12

    Ho bisogno di piu’ informazioni!!!

    Dove le trovo?

    Dove hai preso le tue informazioni?

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.202) 25 maggio 2009 14:01
    Damiano Mazzotti

    Davvero esauriente... peccato però che chi ha promosso il referendum non si è ricordato della cosa fondamentale: l’obbligo della scelta del candidato indicata dalla costituzione italiana....

    E le soglie di sbarramento servono a conservare lo status quo....

    Ma il problema è che saranno in grado di fare una legge ancora più insulsa... L’ITalia conferma il detto che al peggio non c’è mai fine...

  • Di (---.---.---.187) 25 maggio 2009 14:21

    Grazie per i commenti di apprezzamento.
    A chi chiede "più informazioni": in che senso? Le informazioni utili, relative al referendum, le trova all’interno dell’articolo
    Peraltro, noi giornalisti accediamo a documentazioni mirate, per la creazione di articoli di questo genere...

  • Di Alessia (---.---.---.3) 28 maggio 2009 14:44

    Ma fatemi capire... questo articolo dovrebbe essere un modo per chiarire che cosa si va a votare o è atto esclusivamente alla sensibilizzazione verso una chiara fazione politica????
    E la neutralità dove l’avete messa??? mah...
    certamente utile, ne riconosco il merito.
    I commenti a mio avviso sono però del tutto inutili e faziosi.

  • Di ANTONIO CIARRAPIKO (---.---.---.37) 28 maggio 2009 20:29

     EMBE! LO SBARRAMENTO C’è IN TUTTE LE LEGGI ELETTORALI DI QUELLE CIVILI NAZIONI DEMOKRATIKE KE NOI SOLITAMENTE PRENDIAMO KOME ESEMPIO X DENIGRARE LA NOSTRA DEMOCRAZIA, FASULLA ALMENO QUANTO LE ALTRE, ALMENO. E RIPETO ALMENO. NELLA CIVILISSIMA ET DEMOCRATIKA INGHILTERRA CI SONO DUE PARTITI IL RE E LA REGINA, PROVATE Là A FARE SKAKKO MATTO. MA QUELLI SI SA STANNO AVANTI. ANKE LA GERMANIA E LA FRANCIA HANNO LO SBARRAMENTO. E NON PARLIAMO DEL FARO DI TUTTA LA DEMOCRAZIA OCCIDENTALE, L’AMMMERIKA, ESEMPIO FULGIDO DI DEMOKRATIA CONNIVENTIS. KE POI, SE VINCE UNO KE NON CI PIACE, vEDI GIORGIO CAMMINATORE CESPUGLIO, VUOL DIRE KE è TUTTO UN’IMBROGLIO. INOLTRE QUESTA LEGGE ELETTORALE NON è SEMPLICEMENTE LA FOLLIA DI UOMINI ASTUTI E MALVAGI MA è FRUTTO DI UNA CINQUANTENNALE INGOVERNABILITà DEL PAESE KE è UNO DEI TANTI MOTIVI DA CUI EMERGE LA NOSTRA ARRETRATEZZA DEMOKRATICA RISPETTO ALLE CIVILISSIME NAZIONI SUCITATE. MA QUELLI SI SA STANNO AVANTI.
    PER QUANTO RIGUARDA LA "GIUSTA" BOOO INFORMAZIONE" BISOGNEREBBE PRIMA DIVENTARE DIRETTORI DI GIORNALE, IN MODO DA POTER POI DEFINIRE L’AGENDA DI KOSA SIA NOTIZIABILE E KOSA NO. QUALSIASI KOSA SCEGLIERESTE, AMMETTENDO TUTTA LA BUONA FEDE, SIKURAMENTE SPUNTERà QUALKUNO KE VI ACCUSERà DI CENSURARE QUALKOS’ALTRO KE SI RITIENE + IMPORTANTE, COS’è +IMPORTANTE? SECONDO POI SICURAMENTE DOPO IL 6 GIUGNO CI RINKOGLIONIRANNO X I 15 GIORNI A VENIRE SUL REFERENDUM. NON è KE C’è POKA INFORMAZIONE E KE CE N’è TROPPA. SE SI è INTERESSATI CI SONO GIORNALI E SITI WEB KE PARLANO DEL REFERENDUM. è IL SINGOLO INDIVIDUO KE SI DEVE INFORMARE ED EMANCIPARE, SE ASPETTATE LA "GIUSTA" BOOOOOOO "INFORMAZIONE KREDO KE NON VI BASTERANNO 15 VITE PER VEDERLA, COS’è LA GIUSTA INFORMAZIONE? QUALI SONO LE PRIORITà? VI ASPETTATE FORSE KE VI SOMMINISTRINO LA GIUSTA INFORMAZIONE A LAVORO O KE VE LA MANDINO COMODAMENTE A CASA PER POI CARIKARVELA SUL 730. SE VOLETE ESSERE LIBERI SIATE LIBERI, SE VOLETE UN MONDO GIUSTO SIATE GIUSTI, SE VOLETE LA PACE VIVETE IN ARMONIA, SE VOLETE L’INFORMAZIONE INFORMATEVI.
    TROVO POI KURIOSO KE ALLA RIKIESTA DI MAGGIORI INFORMAZIONI SULL’ARGOMENTO, L’AUTRICE ABBIA RISPOSTO TRASALITA: "COME? MAGGIORI INFORMAZIONI!!!!!!!! QUI CI SONO TUTTE LE INFORMAZIONI"
    CMQ L’ARTIKOLO è SKRITTO BENE MOLTO MEGLIO HAIMè DI KOME POSSA SKRIVERE IO. MA SONO LE IDEE KE MANKANO, I CONTENUTI.
    NEL KOMPLESSO 5 PUOI FARE MEGLIO.  
     CMQ KOME VEDI LA GIUSTA INFORMAZIONE SERVE A POKO SE UNO è IGNORANTE, E MI RIFERISKO A ME.   

  • Di Emilia Urso Anfuso (---.---.---.79) 28 maggio 2009 20:31
    Emilia Urso Anfuso

    Salve,

    gradirei dire una cosa: i commenti, di qualsiasi colore essi siano, sono la libertà di pernsiero della Gente.

    Il mio articolo, chiarisce il contenuto del referendum, di cui nessuno parla.

    La Gente poi, ha diritto di dire ciò che pensa.

    Un caro saluto

  • Di Emilia Urso Anfuso (---.---.---.79) 28 maggio 2009 20:35
    Emilia Urso Anfuso

    ...l’autrice non è "trasalita": mi chiedo semplicemente, quali altre informazioni mi si chiedano...
    Un caro saluto.

  • Di Biodevil (---.---.---.6) 1 giugno 2009 20:37

    Non capisco il bisogno di usare il maiusc (sinonimo di "gridare")da parte di antonio ciarrapiKo. Comunque tornanto all’articolo, seppur condividendo alcuni aspetti di chiaro schieramento politico, sono anch’io daccordo su un uso della libera parola per tutti ma trattenendo il più possibile commenti personali. Mi è servito per chiarirmi un po’ le idee.
    p.s.: parlo da neo-nominato scrutatore

    • Di Salvatore Troia (---.---.---.49) 3 giugno 2009 21:48

      Gentile Sig. Biodevil,
      Le sarei sinceramente grato se potesse chiarire quali sarebbero i punti dell’articolo che Le fanno sospettare un chiaro schieramento politico dell’autrice.
      Grazie
      Salvatore Troia

  • Di (---.---.---.49) 3 giugno 2009 20:13

    Grazie, signora Urso Anfuso!

    Abito in Austria da diversi anni.
    Oggi mi è stata recapitata una busta contenente le schede e il certificato elettorale per esprimere il mio voto in occasione dei referendum popolari del prossimo 21 e 22 giugno. 
    In primo luogo, ho pensato che si trattasse delle schede per le Elezioni Europee. Ma non poteva essere, visto che quest’anno gli italiani residenti nella mia regione (l’Alta Austria) dovranno farsi una bella scampagnata a Salisburgo (peraltro bellissima città) se vogliono eleggere membri del Parlamento Europeo spettanti all’Italia. (Altrimenti possono votare per candidati delle liste austriache). Beh, si tratta di 135 chilometri almeno. Chissà quanti andranno a votare! Non so se si sia voluto soltanto risparmiare o se ci sia l’intenzione non esplicitata di creare ostacoli all’espressione del voto. Perché non offrire il voto di corrispondenza come per i referendum?

    Comunque, mi sono armato di pazienza, alla ricerca di informazioni. 
    Dpo aver girovagato per mezz’ora abbondante (!) alla ricerca di informazioni chiare, sono approdato su questa paginetta. Ne sono grato.

    Mi chiedo però perché in Italia sia così difficile fare informazione "pulita" e "obiettiva".
    Se guardo in TV, ma spesso anche sui giornali, sono più presenti i commenti e i commenti sui commenti, che la notizia informazione in sé.
    Mi sa tanto che ci piace chiaccherare, discettere, commentare, offendere, creare nemici, lamentarci, spettegolare, commentare i commenti, piuttosto che rimboccarci le maniche, chiamare le cose per nome, dire pane al pane, nel rispetto delle altrui opinioni.

    Non capisco perché "questo articolo sarebbe atto esclusivamente alla sensibilizzazione verso una chiara fazione politica????".  Se presenta i fatti e informa, quale fazione politica ne andrebbe avvantaggiata?

    Cordialmente, dal Danubio

  • Di Emilia Urso Anfuso (---.---.---.35) 3 giugno 2009 20:36
    Emilia Urso Anfuso

    Grazie, all’anonimo lettore Italiano che vive in Austria, per aver letto con attenzione il mio articolo, tanto da comprendere come - in effetti - non vi è alcuna...pendenza politica in esso.

    Felice di aver potuto contribuire alla Sua giusta e chiara informazione.

    Un caro saluto

     Emilia Urso Anfuso

    p.s. il Web, sta producendo un pò di dissesto nei lettori: si legge in fretta, si metabolizzano poco e male i contenuti, si commenta...di conseguenza.

    • Di Salvatore Troia (---.---.---.49) 3 giugno 2009 21:42

      Gentile Signora Urso Anfuso,
      Le chiedo scusa, ma non avevo né motivo né intenzione di restare anonimo. Ho solo creduto che il mio indirizzo e-mail venisse riportato automaticamente.
      Mi chiamo Salvatore Troia e insegno italiano e matematica in una scuola d’arte e faccio anche il lettore d’italiano all’Università di Linz.

      Cordialmente
      Salvatore Troia

  • Di Emilia Urso Anfuso (---.---.---.104) 4 giugno 2009 09:33
    Emilia Urso Anfuso

    Nessun problema, Signor Troia,

    grazie per il Suo interesse al mio articolo.

  • Di Francesca (---.---.---.12) 4 giugno 2009 14:53

    Grazie per l’articolo! Avendo ricevuto oggi stesso le schede da votare e pochissime informazioni in merito al referendum, perché come giustamente scrive l’autore, la stampa ufficiale, più che informare, disinforma e devia dai fatti reali intrattenendoci con "telenovelas" politiche, penso di essermi fatta un’idea più chiara!

  • Di Romana (---.---.---.36) 4 giugno 2009 20:24

    Sono sconvolta.... su tutto il web... "solo" questo articolo. Incredibile! Sono anch’io italiana all’estero e speravo di raccogliere informazioni sul referendum usando google... impossibile! Grazie doppiamente quindi per le spiegazioni.

    Saluti

  • Di vince (---.---.---.13) 5 giugno 2009 11:04

    Grazie infinite per l’ottimo articolo, sintetico e chiaro a sufficienza per permettere di decidere se e come votare.

  • Di ELia (---.---.---.63) 8 giugno 2009 17:12

    Bonjour, Dopo due ore di recerca sulla tela vi ho trovato ! grazie è utilissimo per me italiana in Francia !

  • Di Giovanni (---.---.---.98) 9 giugno 2009 20:29

    Ciao a tutti,
    Sono anch’io italiano all’estero (Swizzera) e cercavo di raccogliere informazioni sul referendum.
    Grazie per le spiegazioni.
    Un caro saluto
    Giovanni


  • Di Valentina (---.---.---.16) 10 giugno 2009 03:23

    Ciao,

    anche io, Italiana all’estero (Stati Uniti), ho passato diverso tempo navigando il web in cerca di informazioni riguardanti il referendum.

    Grazie per l’articolo che finalmente mi ha dato dei chiarimenti. 

    PS. E’ con profonda tristezza che noto come il mio Bel Paese sia sempre piu’ indietro rispetto al resto del mondo che va avanti....

    Valentina

  • Di Andrea (---.---.---.20) 10 giugno 2009 11:27

    Finalmente ho chiaro di cosa trattano questi referendum...di politica ne mangio parecchio visto che la seguo molto ma di questi referendum non se ne parla proprio...!! Il problema dell’Italia politica e dell’italiano politico è l’ignoranza politica appunto....cioè il credere che la politica sia una cosa che non lo riguarda....L’italiano medio vuole che al potere ci sia qualcuno che non dica mai che le cose vanno male ma che dica piuttosto che sta lavorando bene e sistemando tutto lui "Voi andate a lavorare che al resto penso io"questa è la frase che molti cittadini vogliono sentirsi dire dal primo ministro.
    Concludo dicendo una cosa, il nostro presidente dle consiglio poco tempo fa diceva di spnedere i soldi come abbiamo sempre fatto perchè non è cambiato nulla....bene, questo lo ha detto lui, poi non fa niente se il Sig. Primo ministro vende un suo giocatore per 65 milioni..."C’è la crisi ed anche una società di calcio deve star attenta a questo mondo che cambia"....ma non ci aveva detto di spendere?!?!Silvio...ma....!!

    Andrea

  • Di Rosy (---.---.---.144) 11 giugno 2009 20:42

    Volevo dire grazie all’autore di questo articolo... Sono anch’io una italiana che vive all’estero (in Francia) e questo referendum mi preoccupa, come le altre manovre antidemocratiche dell’infausto protagonista che ben tutti conosciamo. 
    Adesso che vedo un po’ più chiaro il senso di questo referendum, mi sento irrequieta e ansiosa per quelli che voteranno un po’ alla cieca, come lei ben prevede nel suo articolo. Ci vorrebbero più voci come le nostre, e più informazione! L’Italia sta diventando uno scenario orwelliano, è terribile

    Buona serata, e grazie ancora
    Rosy

  • Di Gianna (---.---.---.253) 20 giugno 2009 21:33

    complimenti veramente all’autore dell’articolo ! Chiaro preciso esaustivo , e anche sacrosantamente critico nei confronti di una classe politica che se ne infischia secondo me della democrazia !
    perciò dico : ANDIAMO A VOTARE ! ED ESPRIMIAMO LA NOSTRA IDEA- SI OPPURE NO,MA DICIAMOLO !!!

  • Di (---.---.---.185) 21 giugno 2009 12:50

    http://www.ilsole24ore.com/art/Sole...

    questa pagina riporta i link con i testi integrali del referendum, che qualsiasi persona in grado di parlare l’italiano può capire, se non altro nella loro essenza.

    mi permetto una osservazione sull’articolo rispetto al commento alla legge elettorale vigente, e alla scarsa concordanza che permette tra consenso dei cittadini e scelta degli eletti: il referendum non ha nulla a che vedere con questo, non si pone nessun quesito sull’introduzione delle preferenze o simili. pertanto mi pare che quel commento sia un pò fuorviante rispetto al senso della consultazione (nonostante mi trovi d’accordo al 100% con la posizione riportata...)

    Davide

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