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Rapporto trimestrale Onu sul Kosovo

Kosovo: La Voce del Coniglio.

Rapporto trimestrale Onu sul Kosovo

Il 22 gennaio il Consiglio di Sicurezza dell’Onu si è riunito per discutere sulla situazione del Kosovo. I quindici membri del massimo organo delle Nazioni Unite sono stati chiamati a discutere l’ultima relazione trimestrale del segretario generale Ban Ki-moon. Il rapporto ricopre le attività svolte da UNMIK e gli sviluppi compiuti tra il 16 settembre e il 15 dicembre 2009.
 
Nel testo il segretario dell’ONU sottolinea come la strategia di UNMIK resti la promozione della sicurezza, la stabilità e il rispetto dei diritti umani in Kosovo e nella regione, in collaborazione con tutte le comunità in Kosovo, così come con Pristina e Belgrado e con gli attori regionali e internazionali. "Durante questo periodo, UNMIK ha continuato a sostenere le varie comunità minoritarie, per promuovere la riconciliazione e per facilitare il dialogo e la cooperazione regionale" è riportato nella relazione. L’invito di Ban Ki-moon sembrerebbe quello di convincere Belgrado e Pristina a lasciare da parte la questione dello status del Kosovo per concentrarsi sulla cooperazione regionale.
 
Nella parte relativa al contesto politico sono state esposte le tappe più significative: la discussione della legittimità o meno presso la Corte Internazionale di Giustizia, l’approvazione del budget per il 2010 (1.46 miliardi di euro), il riconoscimento dell’indipendenza del Kosovo da parte di 64 stati e l’esito delle recenti elezioni amministrative, le prime dopo l’indipendenza, secondo quanto previsto dal Piano Ahtisaari. UNMIK resta coinvolta, continua la relazione, "a favorire l’impegno di tutte le parti, al fine di trovare soluzioni pratiche ai problemi di reciproco interesse. Nonostante la collaborazione con tutte le parti, l’accordo si è rivelato difficile in settori come la giustizia, le dogane e il patrimonio culturale".
 
Un intero paragrafo, il IV, è dedicato alla questione del nord del Kosovo. Il rapporto riporta che "l’Ufficio UNMIK di Mitrovica ha continuato a funzionare come facilitatore e arbitro nei rapporti tra i leader locali serbi e la comunità albanese del nord del Kosovo. La presenza della Missione ha fornito ai serbi del Kosovo un canale di comunicazione, quando richiesto, con le autorità di Pristina. UNMIK ha funto anche come un ponte tra EULEX e i leader politici locali, alcuni dei quali ancora si rifiutano, anche se non così violentemente come prima, di comunicare direttamente con EULEX". E ancora "sviluppi positivi sono evidenti per quel che riguarda il ritorno degli albanesi del Kosovo nel quartiere di Kroi i Vitakut/Brdjani - nella parte settentrionale di Mitrovica - che è stato teatro di violenze durante i mesi estivi".
 
E’ stato altresì affrontato il delicato problema della fornitura di energia elettrica nel nord, le cui tensioni emerse hanno richiamato l’attenzione del pubblico.
 
"Consultazioni operative tra Kosovo Energy Corporation e l’Electric Power Industry della Serbia sono in corso al fine di trovare una soddisfacente soluzione a lungo termine, in assenza della quale la possibilità per l’instabilità rimane" viene riportato nel testo.
 
L’intero rapporto che nelle sue 18 pagine riporta le osservazioni del Rappresentante Speciale del Segretario dell’ONU in Kosovo, Lamberto Zannier, la relazione dell’Alto Rappresentante dell’Unione Europea sulle attività di EULEX, contiene anche riflessioni sui diritti umani, i rientri delle minoranze (il numero dei rientri è rimasto molto basso, nonostante gli sforzi di tutte le parti per incoraggiarli), la salvaguardia del patrimonio religioso e culturale, (durante il periodo di riferimento, molti siti del patrimonio culturale e religioso serbo sono stati colpiti da atti vandalici), il rispetto della legge (un numero crescente di serbi del Kosovo hanno chiesto - e molti hanno già ricevuto - carte d’identità del Kosovo e altri documenti di stato civile) la sicurezza (la situazione complessiva della sicurezza è rimasta relativamente calma, ma potenzialmente fragile), le elezioni e le politiche del decentramento.
 
Il testo, in lingua inglese è consultabile nel sito del Consiglio di Sicurezza dell’ONU.

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