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Quando tutto si complica (il cittadino offeso)

E’ forse troppo semplice ma pur sempre vero dire che se ognuno di noi si impegnasse a dovere nello svolgere il proprio mestiere, molte cose ci risulterebbero più semplici da affrontare: lo dice il professore dell’alunno, il direttore dell’impiegato, i cittadini dei politici e così discorrendo.

Tuttavia è da questa semplice considerazione che mi piacerebbe affrontare una questione molto importante che non tutti sottolineano. Vorrei partire da alcuni avvenimenti che ho vissuto e sto vivendo tuttora da qualche tempo: purtroppo la finestra della mia camera da pranzo si affaccia sul muro vecchio e ammuffito del celebre carcere Regina Coeli di Roma e lo spettacolo che si presenta agli occhi di noi residenti quasi tutti i giorni è raccapricciante: grida disumane nel cuore della notte di disperati che tentano di mettersi in comunicazione con i rispettivi parenti-amici, gravi offese e minacce a chi tenta di dissuaderli dallo scuotere il sistema nervoso di tutto il quartiere ecc.

Molti di noi hanno tentato più volte di chiamare le forze dell’ordine (carabinieri e polizia nonchè guardie carcerarie) e hanno ricevuto in risposta domande inquisitorie anche indispettite sul genere "E lei chi sarebbe?" poi il nulla: si saranno presentati un paio di volte a controllare la situazione con un pesante e colpevole ritardo lasciando così inalterata la situazione.



Porto ancora un altro esempio che riguarda ancora una volta le forze dell’ordine, in particolare le guardie carcerarie. Una mattina sono uscito di corsa e mi sono diretto alla macchina, parcheggiata proprio all’ingresso del carcere dove ogni mattina dalle 6:00 si assiepano frotte di persone in attesa del loro turno di visita: davanti alla macchina parcheggiati tre o quattro motorini evidentemente di proprietà dei visitatori. Mi rivolgo gentilmente a due guardie in divisa appena uscite dalla porta dell’edificio chiedendogli se mai conoscessero i proprietari dei veicoli che ostacolavano la mia macchina; riporto la risposta con parole testuali: "Mah, guarda un po’ in giro, entra dentro in sala d’attesa e chiedi"- si gira e continua ad aspirare un mozzicone puzzolente. Può questa essere la risposta di una guardia ad un cittadino in difficoltà in un ambito di SUA competenza? Può un cittadino che qualche cosa (come tutti d’altronde) ce l’ha da fare, mettersi a fare il mestiere degli altri? Mi si può dire di esagerare, che sarei potuto tranquillamente entrare di persona ma qui la questione è un’altra: è il principio per cui gente incompetente e inaffidabile si permette di complicarti la vita, a te che già fatichi abbastanza.

E allora ci domandiamo perchè nonostante i vari decreti, le varie proposte a campo de’ fiori continiuano a girare bottiglie di vetro? perchè ogni tanto qualcuno viene violentato o ucciso in pieno centro? perchè l’Italia è l’unico paese avanzato dove entrare in Metro dopo le 9 di sera significa rischiare la vita? perchè qui non c’è una certezza di pena? Perchè siamo (quasi) costretti a ricorrere a strumenti arcaici quali le ronde cittadine che non sono nient’altro che un modo per evitare la barbarica giustizia personale? Perchè non c’è dignità, non c’è amore verso le cose che si fanno, non c’è rispetto verso gli altri, verso le persone oneste che rimediano solo calci in faccia. Ci vuole merito, ci vuole riconoscenza per le persone valide, non bisogna lasciare che il primo perditempo si permetta di vestire una divisa e dall’alto di quella divisa sputarti in faccia parole senza senso. Ci vorrebbe un’altra Italia, ma purtroppo non c’è...

Commenti all'articolo

  • Di benedetto (---.---.---.19) 5 settembre 2009 23:10

    le persone preposte devono fare il loro dovere. chi li organizza deve controllare che tutto è secondo programmi e ordinamenti. in italia: secondo mè, tutto deve andare allo sfascio perchè a qualcuno conviene, per riordinare tutto a proprio desiderio e imporci una buona e efficace dittatura. mi domando: gli italiani meritano tutto quaesto casino? i diritti li abbiamo ancora? le istituzioni funzionano? i portavoce chiacchierano invece che lavorare. le informazioni sono vere? chi può tutelarci perchè non ci tutela? e per concludere. LA MONNEZZA E’ UGUALE PER TUTTI? quelli che vogliono fare le ronde lo sanno che sono degli inutili perditempo e salvaculi? benedetto

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