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QATAR: i mondiali fuori stagione

Iniziano il 20 novembre 2022 i mondiali in Qatar, ed è la prima volta nella storia di questa competizione calcistica inaugurata nel 1930, che si svolgeranno nel periodo invernale, visto che per tradizione venivano sempre disputati in estate nei mesi di giugno e luglio. Questa decisione ha suscitato non poche polemiche. Ma perchè in questo periodo?

Il motivo di questo stravolgimento è in realtà semplice: per la prima volta in assoluto il paese che ospiterà il mondiale si trova geograficamente nella zona tropicale dell’emisfero nord. Questo significa che le temperature estive, in Qatar, raggiungono picchi di calore proibitivi per i giocatori, che si sarebbero trovati a sfidarsi a una temperatura media tra i 35 e i 37 gradi.

In altre occasioni, pur tenendosi il campionato in paesi dal clima tendenzialmente caldo, il clima era tollerabile trattandosi di paesi dell’emisfero australe. È stato il caso di Uruguay 1930, Brasile 1950, Cile 1978, Sud Africa 2010 e Brasile 2014.

Le polemiche.

Il mondiale in questo periodo ha portato ad un autentico stravolgimento del tradizionale calendario calcistico, costringendo i vari club specie quelli impegnati anche nelle coppe, ad un massacrante tour de force , che ha comportato molti infortuni ai giocatori, costretti in molti a saltare il mondiale.

Ma l’accusa più pesante viene dal fatto, che per costruire gli stadi in tempo sono stati sfruttati gli operai con turni massacranti, pochi diritti e stipendi non idonei. Stando a una inchiesta sempre del The Guardian, dal 2011 al 2020 sarebbero oltre 6.500 gli operai morti in Qatar per i lavori inerenti al Mondiale di calcio…Accuse respinte ma…

Il calcio mondiale (FIFA) soffre sempre più di bulimia di denaro, e questo mondiale fuori stagione e disputato in un paese dove i diritti umani non esistono, ne sono l’ennesima prova. Forse si è raggiunto il punto di non ritorno per questo sport. Che dite?

Questo articolo è stato pubblicato qui

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