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Proposta leghista del PD: "selezioniamo gli immigrati a punti"

L'assemblea nazionale del Pd, si è conclusa con la produzione di alcuni documenti politici che affrontano varie questioni sociali e politiche attuali e non riguardanti questo malato paese.

Il documento dedicato alla questione immigrazione dal titolo "impariamo a vivere insieme" è a dir poco scandaloso.

Scandaloso per chi dice di essere l'alternativa al berlusconismo alle politiche discriminatorie leghiste.

Di cosa parlo?

Semplice leggiamo questo estratto dal sito del PD, del documento considerato:

"Alcuni paesi di antica tradizione migratoria – Canada, Australia, Nuova Zelanda – e recentemente alcuni paesi europei – Gran Bretagna, Danimarca – hanno adottato regole di ammissione “a punti”. Altri paesi hanno in programma di adottarle. Il principio è semplice, e consiste nell’attribuire al candidato un punteggio per ogni caratteristica individuale di una determinata lista, e di farne la somma: chi supera una determinata soglia è ammissibile (in funzione delle “quote” o dei “tetti” numerici adottati). Normalmente si prendono in considerazione età, stato civile, grado di istruzione, conoscenza della lingua, della cultura o dell’ordinamento, capacità di guadagno o di produrre reddito, specializzazione lavorativa, talenti particolari. Ma si può immaginare di attrezzarsi per considerare altri elementi: per esempio, la composizione della famiglia e le relative caratteristiche, l’esigenza di legami con il paese, eventuali programmi (comprovabili) di inserimento. Naturalmente l’attribuzione del punteggio non deve essere distorta da elementi discriminatori: genere, razza, religione, opinioni, provenienza geografica. Un sistema di questo tipo ha il vantaggio della trasparenza e dell’obiettività: la selezione è basata su criteri noti e (per quanto possibile) controllabili, ma poi… preferiamo i giovani agli adulti, i colti agli incolti, gli specializzati ai generici, le persone sole a quelle con famiglia? E perché? E in che misura? Le risposte a questi quesiti possono darsi in funzione di un metro di giudizio complesso, ma che si basa essenzialmente sul presunto contributo che una determinata “qualità” o “caratteristica” del candidato dà allo sviluppo della società e dell’economia e alla sua capacità di essere partecipe della società stessa (inclusione, integrazione, interazione…)".

Eppure ciò è stato scritto dal Pd.

E' vero che i CPT , oggi CIE, sono lager voluti anche dal centro sinistra , che nel governo Prodi del 2006 si riuscì solo a proporre il superamento dei CPT, ma è anche vero che Amato in quel Governo sostenne la ragione d'essere dei CPT/Lager che non doveva essere messa in discussione.

Quindi, in effetti, tutto nella norma.

Dopo i lager, ora la selezione all'entrata in questo paese.

Sempre all'interno di tale documento emerge anche il concetto di utilitarismo della regola finalizzato a garantire la produzione del massimo benessere collettivo.



"La presenza degli immigrati non solo è utile all’Europa per gli stessi motivi per cui è utile all’Italia, ma può contribuire a costruire il sogno europeo dell’unità nella diversità".

Ciò ricorda in modo similare la politica in campo di immigrazione posta in essere dalla Lega Nord, vedi la questione permesso a punti ove nel 2008 Zanda del PD, proprio sulla idea del permesso a punti sostenne che: "Mi sembra l'ennesima proposta bizzarra: il permesso di soggiorno va a chi ne ha diritto. Questo procedere a tentoni", continua il senatore del Pd, "mi sembra una bizzarria". Ma come dire ci si adegua al vento, ed il vento che oggi soffia è nefasto.

Selezione. Cosa vuol dire selezionare? Distinguere, diversificare, graduare, cernere, prescegliere, sfoltire, smistare, stralciare, vagliare, estrarre?

Oggetto, le persone sono solo oggetto di scambio.

La storia è ciclica, tutto si ripete.

La drammaticità della situazione è che sembra essere pienamente radicato a livello sociale e culturale, anche in alcuni ambienti c.d. di sinistra, il concetto di utilitarismo ovvero in Italia può entrare la persona che può essere utile al falso perbenismo italiano, ai padroni, al profitto.

Schiavi.
Sì, possono entrare solo schiavi.
La sensibilità umana dove è finita? La solidarietà umana dove è finita?

E' finita!
Un tempo esisteva la dignità umana.
Un tempo esisteva il valore assoluto della persona.
Un tempo esisteva la persona.
Oggi l'uomo è merce di scambio.

Commenti all'articolo

  • Di alessandro tantussi (---.---.---.106) 12 ottobre 2010 12:01
    alessandro tantussi

    Guarda io sono un elettore dell’attuale maggioranza e, forse, potrei strumentalizzare la protesta contro Bersani, oppure potrei prendere lo spunto per difendere la linea del governo sull’immigrazione, sostenendo che la sinistra aveva sbagliato. Ciascuno di noi può avere sensibilità diverse circa l’accoglienza, io mi permetto di sostenere che s’io fossi anche la persona più accogliente del mondo dovrei comunque porre un limite al numero dei poveri sfortunati che posso ospitare in casa mia. Se fossi un governante non dovrei solo tenere conto del limite massimo di immigrati che l’Italia può accogliere ma anche del numero, sicuramente inferiore, che gli italiani vorrebbero accogliere, altrimenti farei beneficienza prelevando monete dalle tasche altrui. Ogni qualvolta si deve fare una scelta dolorosa che necessariamente debba escludere qualcuno da qualche beneficio si possono individuare sostanzialmente due modi 1) chi primo arriva primo alloggia, ma ciò rischia di non essere equo e di favorire i più fortunati ed i più furbi anzichè i più bisognosi. 2) definire una serie di regole OGGETTIVE e VALIDE PER TUTTI in modo da tentare di fare la scelta su base di equità o comunque sulla base di un criterio che riteniamo possa essere giusto. Se il criterio è giusto non solo non sqarà discriminatorio, ma anzi realizzerà appieno il principo di eguaglianza perchè bilanciano l’eventuale disuguaglianza oggettiva dei bisogni. Ti faccio un esempio, ovviamente al limite: fra una richiesta di ingresso di un disgraziato affamato e perseguitato politico svedese che avesse trovato un lavoro in italia e la domanda di un agiato signore del bangladesh che volesse stabilirsi in italia (qualcuno ci sarà pure) tu chi preferiresti accogliere? Eppure come uomini sono uguali, la discriminante può essere fatta su base equa? 
    Questo tipo di scelte avviene normalmente in mille campi: chi ha diritto all’alloggio popolare? il meno abbiente. Chi ha diritto alla borsa di studio? Il meno abbiente e tra i meno abbienti il più bravo. Chi ha diritto ad una determinata esenzione fiscale? Probabilmente, sul merito di questa scelta, noi due possiamo in qualche caso tro9varci su posizioni leggermente differenti, ma si può e si deve trovare un accordo.
    Pertanto non gettate sempre la croce sul povero Bersani, che peraltro forse non riceverà mai il mio voto, la proposta è legittima, può essere condivisa o meno, ma non si tratta di un orrore, personalmente l’approvo. Ovviamente SE, solo se, i criteri alla base del punteggio saranno equi e giusti, condivisi, almeno in buona parte, non solo da chi governa. 
    Mis cuserai, spero, se rilevo una tendenza "TAFAZZIANA" della sinistra.  SE SPARATE SEMPRE SUL VOSTRO LEADER NON FATE UN BUON SERVIZIO ALLA VOSTRA CAUSA, NON TUTTO CIò CHE IL LEADER, O I LEADERS DEL PARTITO, DICE DEVE ESSERE CONDIVISO AL 100%. Con simpatia. 

  • Di pv21 (---.---.---.9) 12 ottobre 2010 19:07

    Precisiamo > 1) I "permessi" a punti della Lega sono un piano di esami/test da superare per rinnovare il permesso di soggiorno. Quello qui esaminato è il sistema adottato da vari paesi per regolare i flussi migratori. Un po’ come le graduatorie previste per l’edilizia agevolata. 2) Analizzare sistemi in vigore all’estero non significa dettare delle conclusioni. Dove sono le proposte? Niente a che vedere con quella Saga dei clandestini voluta da chi negherebbe agli immigrati anche il diritto di esistere ... 

    • Di alessandro tantussi (---.---.---.234) 12 ottobre 2010 21:16
      alessandro tantussi

      a Pv21
      mi sembra di poter dire che sono d’accordo con te, almeno in buona parte, Non capisco perché l’articolo abbia avuto un apprezzamento totale, i voti positivi sono 10 a 0. Mi sembra un atteggiamento pregiudizialmente critico visto che non sappiamo quali siano i termini del punteggio. Sinceramente: io sono tendenzialmente di centrodestra, ma non in modo acritico. Molto spesso, da elettore di centro destra, mi preoccupano alcune posizioni estreme che leggo su questo sito mi, a parer mio, non giovano a nessuno, tantomeno alla legittima aspirazione della sinistra sia quella moderata che quella estrema. 

  • Di maurizio (---.---.---.65) 12 ottobre 2010 23:50

    La tendenza tafazziana come la chiami tu ce l’ha molta gente della sinistra che non si riconosce più in questo ibrido di partito che non è ne carne ne pesce, questa opposizione che non si oppone a nulla, che non ha un leader ne un programma. Del resto non è ne costruttivo ne produttivo dire "voto PD se no va su Berlusconi" i fatti parlano: il PDL è al governo e ci resterà per i prossimi decenni se il torpore dei cadaveri del PD non si scuote.

    I clandestini sono uomini è vero e la politica leghista di questo governo mi ha schifato ma è altrettanto vero che sono anche un problema a cui dobbiamo trovare una soluzione, e la soluzione non è usarli in campagna elettorale per prendere voti ma trovare appunto soluzioni pratiche e fare proposte.
    • Di alessandro tantussi (---.---.---.153) 13 ottobre 2010 06:10
      alessandro tantussi

      guarda che io sono d’accordo con te, e lo dico senza ironia, anche se sono di centrodesta. Mi sono semplicemente permesso di dire che continuando a criticare sempre il vostro partito, anche se legittimamente non vi piace del tutto, rischiate di far male a voi stessi senza migliorare il partito. Un po’ come, dal punto di vista della maggior parte di quelli della mia parte, sta facendo Fini con il PDL. 

    • Di maurizio (---.---.---.182) 14 ottobre 2010 21:36

      Veramente Fini ha contestato l’egemonia del premier che ha ridotto gli esponenti pidiellini a tanti zerbini che si affannano a salvare il gran capo dai processie a l pdl come un partito dove il dissenso non è concesso, tutto passa in secondo piano davanti alle esigenze di Berlusconi: se è un vero partito e non un estensione di Berlusconi perché non fate primarie? perché non fate scegliere ai cittadini chi vogliono come premier? io credo che semplicemente Fini voglia prendere il posto di Berlusconi e credo che prima o poi ci riuscirà.

      Come vedi è un po’ diversa la situazione del pd dove riescono a concludere poco ma soprattutto perché si sono uniformati a un sistema dove è più importante non pestare i piedi agli altri coinquilini e conservarsi la poltrona invece che fare proposte serie.

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