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Pronta l’auto ad aria compressa

L'auto ad aria, discussa tempo fa, sul mio blog, dopo molte peripezie e dopo le cattive voci su fantomatici petrolieri, che avrebbero insabbiato il progetto, finalmente sembra alla dirittura di arrivo.

 

Il progetto, realizzato dalla lussemburghese MDI (Motor Development International) insieme alla indiana Tata, proviene dal raffinato cervello di Cyril Guy Nègre, un ingegnere meccanico francese progettista di motori di Formula 1.

La storia di questo progetto ha dell'incredibile e già nel 2001 Nègre presentò un prototipo di vettura ad aria compressa al Motorshow di Bologna. Sarebbe dovuta essere prodotta in Italia dalla Eolo Auto, ma per varie problematiche, la produzione venne rimandata più volte e, di fatto, l'azienda non riuscì a produrre nient'altro che qualche prototipo dimostrativo. Tra i rimballi di responsabilità tra il progettista e la Eolo Auto, si è giunti a svariate cause civili per insolvenze contrattuali che hanno portato a nuovi scenari.

Nel 2007 però la MDI (società di Nègre), si accorda con la Tata Group per la realizazione di una economica vetturetta ad aria compressa, da qui riparte il nuovo progetto che vedrà i primi prototipi sul mercato per il prossimo 2013.

Recentemente Nègre, responsabile tecnico dell'auto ad aria della MDI, spiega che la prima auto ad aria ad arrivare sul mercato sarà l'AirPod e sarà omologata come quadriciclo leggero (guidabile dai 16enni). Poi arriverà anche una versione baby, per i 14enni.

Non ci soffermiamo troppo sulle caratteristiche e sulle potenzialità del prodotto (nemmeno troppo esaltanti) perché ampiamente discusse nell'articolo di qualche anno fa. Brevemente si tratta di un'auto che nel serbatoio ha solo dell'aria compressa e con questa riceve l'energia per avanzare.

Inizialmente, al momento della sua presentazione agli inizi del 2001, sembrava uno di quei prodotti fantascientifici che non avrebbero mai visto l'uscita nelle concessionarie. Ma la Tata, vuoi per la mole di pubblico potenzialmente interessato, vuoi per il basso costo della mano d'opera indiana, vuoi per il grande capitale economico a sua disposizione, è riuscita negli intenti.

L'innovazione del prodotto non è tanto nella tecnologia (pur la migliore per questo tipo di propulsori), quanto per il sistema di vendita a chilometri zero (o quasi).

Non dovranno esistere infatti concessionarie, ma solo piccole fabbriche ed officine dilsocate in vari punti strategici del territorio; la regola è produrre laddove si vende - dice Nègre - con enormi vantaggi economici e sociali. Si pensi solo al fatto che un costruttore normale deve farsi carico di una logistica enorme, perché produce in un solo posto e poi è costretto a spedire in tutto il mondo. Noi no. Da noi chi produce vende. Inoltre non paghiamo commissioni al concessionario perché è la stessa fabbrica che vende la macchina, e questo abbassa enormemente i costi.

Riguardo alla tecnologia, per la vettura più grande (AirOne) ci sono delle differenziazioni sostanziali rispetto ai precedenti prototipi; per sopperire alla scarsa autonomia del sistema, si è messo a punto un sistema 'a doppia energia'. In pratica tra la bombola e motore è stato posto un sistema riscaldante (alimentato a benzina o gasolio), che provvede a riscaldare l'aria a circa 600°, prima di essere immessa al motore, questo sistema aumenta l'autonomia di oltre tre volte, rispetto al sistema 'a freddo', e non produce significativi consumi né inquinamenti (al massimo un po' di CO2).
In pratica facendo i conti dell'oste: con un pieno l'autonomia salirebbe a circa 350 Km ma servirebbero circa 1,7 litri di carburante per riscaldare l'aria di alimentazione.

Riguardo le prestazioni

- la piccola AirPod non possiede riscaldamento dell'aria, sviluppa soli 7 KW con una coppia sostanzialmente piatta di 45 Nm (newton/metri) e raggiunge la velocità massima di 80 Km/h. Per sopperire alle emergenze dispone di un motore elettrico ed una batteria che si attiva quando finisce la ricarica di aria.
 

- l'AirOne è una vettura molto più grande, pesa 400 Kg, ha un motore di 15 KW e raggiunge la velocità di 100 Km/h


- l'AirCity è ancora più grande (non un quadriciclo ma una vera vettura) raggiunge 130 Km/h con 25 KW di potenza

Per fare il pieno di aria bastano solo 2 minuti attaccando la presa elettrica ad un semplice impianto domestico con un costo stimato in bolletta di circa 1 euro (mentre nei distributori pubblici servono circa 2 euro).



Il primo veicolo ad essere prodotto su larga scala sarà AirPod e sarà commercializzato nella seconda metà del 2013 in Lussemburgo. Negli altri paesi come l'Italia sarà possibile acquistarla tramite il web dal sito dell'azienda al costo di 7.000 Euro.

Successivamente partirenno gli altri prodotti con prezzi a salire.


Alcuni numeri

- alta economicità a lungo termine: a differenza delle batterie elettriche (che vanno cambiate ogni 4 o 5 anni, costano tantissimo e sono molto inquinanti), una bombola riesce a fare circa 20.000 cicli di carica, pari a 2 milioni di chilometri (dura più tempo della macchina) e non inquina (perché è solo acciaio) e richiede una revisione quadriennale come per legge (similmente alle bombole di metano)

- è vero che c'è poca energia accumulabile nell'aria compressa, ed è vero che per comprimere l'aria serve più energia che per caricare una batteria. Ma poi per far funzionare un'auto ad aria si spreca meno energia perché è leggerissima, rispetto al peso esagerato delle batterie e delle strutture elettriche.

- le macchine sono fatte di pochissimi pezzi, quindi la manutenzione è semplicissima, non sporcano, hanno un olio motore eterno (non va mai cambiato) e non hanno circuito dell'acqua.

- con questa tecnologia la temperatura del motore è al rovescio (caldo fuori e freddo dentro), cioé meno 20° dentro la camera di scoppio. Per cui si può usare l'aria di scarico per raffreddare sia l'abitacolo (condizionamento estivo) che un piccolo baule per le bibite. In più l'aria compressa può essere usata per la sicurezza (aribag anche esterni e salvare i pedoni).

- il rumore è superiore all'auto elettrica, ma molto meno di un'auto normale. Genera un rumore del tutto diverso dovuto ad una sequenza diversa, però al minimo non emette alcun suono perché il motore è fermo. Quando si accelera si sente una specie di sbuffo simile ad un motore a due tempi, ma a basse frequenze. Va considerato anche che il motore poi alla velocità massima raggiunge appena 1500 giri (un ulteriore vantaggio all'usura meccanica).

- per la ricarica è lo stesso motore che spinge la macchina che funziona anche da compressore: non vi è altro componente. Sarebbe possibile far funzionare il veicolo anche come generatore di corrente di rete che si fermerebbe alla scarica completa della bombola. Lo chiamano motore/alternatore.

- la tecnologia dei veicoli ad aria compressa è già conosciuta e piuttosto antica (si conoscono prototipi già dal 1870) e si usavano nelle miniere e nel trasporto pubblico, ma i motori avevano rendimenti di molto inferiori.

- la pressione di gonfiaggio delle bombole è di circa 250 bar, di poco superiore a quelle del metano (220 bar), mentre la bombola è la stessa ed è collaudata e testata (ai raggi X) ogni 4 anni con pressioni di oltre 400 bar (quindi sicurissima).

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di Sandro kensan (---.---.---.129) 16 giugno 2012 12:26
    Sandro kensan

    «ed è vero che per comprimere l’aria serve più energia che per caricare una batteria. Ma poi per far funzionare un’auto ad aria si spreca meno energia perché è leggerissima, rispetto al peso esagerato delle batterie e delle strutture elettriche.»

    Ma hai mai calcolato quanto pesa l’aria compressa? Te lo dico io tanto anzi tantissimo.

    40 litri di benzina pesano circa 40 kili (un po’ meno) e fanno andare un’auto per 400 kilometri. Una equivalente auto ad aria compressa che debba avere a bordo un equivalente pieno, quanto peserebbe?

    Io ho fatto il conto e peserebbe 10 quintali, non l’auto ma solo l’aria, senza considerare il peso delle bombole (in carbonio).

    «Ci vogliono indicativamente 80 Kwh scaricati a terra per fare muovere una macchina a benzina con un pieno (40 litri, densità 10 Kwh/litro, efficienza motore a scoppio 20%). Un’auto che scarichi a terra 80 Kwh e che monti il motore della Eolo dovrebbe nelle migliori ipotesi avere a bordo 930 Kg di aria compressa. Infatti con bombole in carbonio (trascurando il peso del carbonio), pressioni di 300 bar e efficienza del motore pari al 70% si hanno le densità energetiche calcolate in precedenza (86 Wh/Kg), quindi nelle migliori delle ipotesi si arriva a 930 Kg di aria compressa per scaricare a terra 80 Kwh.»

    Questo un mio articolo con tutti i calcoli e i ragionamenti:
    http://www.kensan.it/articoli/Eolo.php

    • Di minox (---.---.---.68) 16 giugno 2012 12:52
      minox

      Caro sign Sandro i calcoli che lei propone li conosco già tantovero che in un mio vecchio articolo del febbraio 2008 sulla eolo auto ne parlai ( http://www.stampolampo.it/dblog/art... ) e spiegavo perché il progetto sarebbe stato abbandonato.

      Il fatto nuovo è che i progettisti non hanno per nulla abbandonato quell’impresa, ma stanno addirittura producendo dei veicoli da commercializzare, non so se mi capisce.
      Ora che questi prodotti siano inefficienti più dei sistemi a benzina può anche essere, ma che la Tata sia autolesionista (mi scusi per il gioco di parole) non ci credo assolutamente. Saluti

    • Di Sandro kensan (---.---.---.202) 16 giugno 2012 15:19
      Sandro kensan

      Grazie della gentile risposta Minox. Posso solo dire chi vivrà vedrà. Faccio notare che dell’accordo con la Tata motors ne ha parlato la BBC nel lontano 2008:

      «Secondo la BBC, Guy Negre ha promesso che l’auto sarà in vendita in India entro un anno (nel 2009 ndr). Ma la BBC stessa nota che è più di un decennio che Negre promette di essere a un passo da una scoperta rivoluzionaria.»

      Quindi secondo la BBC l’auto ad aria compressa è da almeno il 1998 che è in ballo e che viene rimandata. Adesso si parla del 2013 ma siamo sicuri che bastino più di 15 anni per sviluppare quest’auto o ne serviranno 20 di anni?

      http://attivissimo.blogspot.it/2006...

    • Di Renzo Riva (---.---.---.40) 24 giugno 2012 11:20
      Renzo Riva
      Signor Sandro Kensan,
      Pensa di riuscire nella ciclopica impresa di farsi intendere da chi non ascolta?


      Non è frustrante dover constatare
      che non è nemmeno capace di un pensiero almeno rigorosamente logico?

      Lo sa che fine ha fatto la ditta Eolo Italia? Legga l’articolo al seguente collegamento:


      Non serve dire altro.

      Mandi,
      Renzo Riva
      C.I.R.N. F-VG – Comitato Italiano Rilancio Nucleare
      e
      P.L.I. F-VG – Energia e Ambiente
      +39.349.3464656
    • Di (---.---.---.42) 24 giugno 2012 11:41

      Signor Riva, lei che un patito contestatore di tutti i miei articoli, pensa che sia io quello che non ascolta o sia lei che non sa leggere?

      Il mio articolo (che segue quello che scrissi nel 2008), ha solo fatto il punto sulla vicenda commerciale del prodotto auto ad aria compressa, tutto qui.
      Personalmente non sono convinto che questo sistema possa funzionare al pari o meglio delle auto elettriche e non credo che avrà successo.

      Mi ha solo interessato la vicenda e le soluzioni tecniche e commerciali utilizzate. Interessante anche il preriscaldamento dell’aria in ingresso per ottenere rendimenti compatibili alle moderne esigenze di mobilità come anche la possibilità di ottenere un generatore elettrico in caso di bisogno.

      Ora lei è libero di contestare sia il prodotto che il mio articolo, ma non sarebbe meglio che ci dichiarasse la sua posizione invece di criticare solamente?

      Vuole fare l’auto ad energia nucleare? Ci dica come!

    • Di (---.---.---.218) 27 dicembre 2012 14:21

      È con questo? 

      E’ vero che ci serve corrente per caricare aria e la corrente proviene dal carbone e il petrolio o mi sbaglio?
      Quindi comunque si inquina direbbe qualcuno per inserire aria compressa....
      Se a casa ho un’impianto solare che mi produce corrente con la macchina ad Aria compressa viaggio gratis o forse mi sbagliò?
      Domanda: Black bla bla la la la la la .........ma alla fine la macchina che inquina meno in assoluto anzi per nulla affato resterà’ aria compressa lo dice il nome stesso aria.
      Si deve solo attendere la mitica data del 2013 io sono fiducioso capisco che esistono molte malelingue ma i fatti saranno prima o poi che faranno la differenza, 
      Tanti saluti a petrolieri e quant’altro ai tanti motori diesel benzina ecc, che non hanno fatto altro che rovinare il pianeta.
      Saluti.

  • Di (---.---.---.27) 4 gennaio 2013 21:59

    Sono semplicemente convinto che l’evoluzione del sistema motorizzato aria compressa a prescindere....i si è i no, intenditori e tantomeno. 

    Comunque auspico venga al più presto in vendita, in Italia cosi’ come all’interno dei paesi facendi perte del’unione Europea a prescindere convenienza economica e non.
    Ovvio che i consumi restino imbattibili e sempre ad inquinamento impatto zero forse meglio dire solo aria quindi solo impatto zero o meglio unico sistema ad impatto zero anche se la correntte prodotta a pannelli solari sarebbe totalmente se non quasi del tutto gratuita, forse semplicemente gratuita vero?
    Se davvero le cose si vorrebbero fare si farebbero cari, semplicemente non facendo calcoli allucinanti che aoco servonosaluti a tutti e....comunque non ho ancora rottamata la mia panda di circa 30 anni a metano 750 aspetto ancora impaziente l’uscita dell’unica sistema al mondo motorizzato ria compressa, saluti a tutti anche ai contrari.
  • Di (---.---.---.199) 11 dicembre 2013 20:14

    Maddai, non la faranno mai!!! 


    Si è visto quante auto ad aria compressa sono state prodotte fino ad ora, riferendomi alla frase del suddetto articolo "...i primi prototipi sul mercato per il prossimo 2013".

    E’ certamente una questione di interessi e credo che il maggiore ostacolo siano i finanziamenti che società con scopi puramente di profitto monetario come le banche, non concedano agevolmente se riempite di tangenti da parte di aziende o corporazioni che vedano nel progetto dell’auto ad aria compressa una minaccia!!!

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