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Professional Consumer: 2 soluzioni alla crisi

“L’economia USA”, lì dove si produce il deficit commerciale pari all’avanzo del resto del mondo, “è in pericolo di affondamento assoluto”. A dirlo il neo vicepresidente USA, Joe Biden.

 

Un bel pronostico, una bella prospettiva per il 2009.

Per dare risposta ad una crisi, che appare di sistema, cosa c’è di meglio dell’attrezzare alambicchi congiunturali da parte di stati nazionali bolsi per sovrabbondante indebitamento?

Per dare respiro a redditi insufficienti e inventare lavoro: sgravi fiscali e politiche keinesiane. Per il respiro delle imprese, il contrario: cassa integrazione e riduzione dell’orario di lavoro.

 

Un bell’arzigogolo: ai redditi insufficienti si risponde con la contrazione dei redditi per salvare aziende che non potranno vendere perché i consumatori non avranno redditi adeguati per acquistare...fiuuuu.

Insomma tutto ed il contrario di tutto.

Soluzioni monche, di corto respiro, che non affrontano il nocciolo della questione nell’ attesa messianica della ripresa dell’economia mondiale.

 

Ripresa quale? Ripresa come? Ripresa quando e soprattutto perché?

La somma di tante variegate politiche congiunturali non vale una sola risoluzione strutturale al problema del reddito insufficiente per sostenere la domanda.

Impera, insomma, una debordante approssimazione che a quell’affondamento non sa opporre salvagenti adeguati per efficaci galleggiamenti.

 

Beh, allora tocca ai Professional Consumers dare risposte.

Se i redditi non ce la fanno a sostenere la domanda, due le soluzioni: 

* Si ridistribuiscono le quote di consumo nel mondo oggi decisamente squilibrate - gli stakanovisti USA consumano il 20%, i cinesi solo il 3- per dare respiro a chi non ce la fa.

 * Si danno ricostituenti monetari a quei consumatori estenuati, magari compensando il loro lavoro.

Un modo per rifocillare il meccanismo dando corso legale al Reddito da Consumo.

Due scosse quasi legali per uscire dalla crisi ricusando le cause che l’hanno generata.

Chi è in grado di dire altro, lo dica. In fretta però.

 

Commenti all'articolo

  • Di DD (---.---.---.140) 6 gennaio 2009 12:41

    Le dico io altro: tutta questa crisi e le soluzioni che NON si vogliono trovare é provocata semplicemente da coloro che l’hanno provocata, oltre che alle persone come noi che o non si sono svegliate prima, o che si sono svegliate adesso o magari perché effettivamente é difficile analizzare il TUTTO.
    C’é, ormai é chiaro, un progetto di unificazione dei Poteri che coinvolge tutti i settori economici, pltici e culturali. Tutto si sta concentrando nelle mani di pochi, e il NUOVO ORDINE MONDIALE é ormai un meccanismo chiaro, non una teoria complottista di qualche fanatico. Il Modus Operandi dell’industria agroalimentare, farmaceutica, militare, energetica ecc , ha creato questo meccanismo in combutta con i Governi del mondo, alla faccia dei cittadini. Il Tamero, la nuova moneta per la nuova unione tra Canada, USA e Messico ne é un ulteriore prova, oltre all’Unione Europea le cui opere di facciata seppure buone, nascondono un lato oscuro e criminale.
    Fra un po’ qua in Italia non ci sarà più il marchio DOC dei vini, il cibo OGM invaderà il mercato, l’acqua sarà privatizzata, i poveri saranno sempre più poveri e tante altre belle cose. Vedo un futuro di guerra sociale contro il potere, da fare prima che le tecnologie permettano ai governi di manipolarci veramente come accade nei film di fantascienza. Purtroppo le soluzioni concrete servono solo a rimandare momentaneamente i problemi. C’é bisogno di un cambiamento totale delle CONCEZIONI. E il primo passo da fare é deligittimare il POTERE, TUTTO IL POTERE.
    Non siamo in un mondo democratico come vogliono farci credere, tutte le libertà che abbiamo sono state create perché il Potere ha avuto paura nel corso della Storia. Se ci temono vedrai che le soluzioni salteranno fuori da sole.

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