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Primarie per la scelta dei candidati parlamentari. Un’opportunità da cogliere

Il 29 e il 30 dicembre il Partito Democratico e SEL organizzano le primarie per la scelta dei candidati parlamentari per le prossime e ormai imminenti elezioni politiche di febbraio 2013. Un'esperienza nuova per la politica italiana per aggirare l'odiato"porcellum", un modo per riavvicinare cittadini ed eletti in parlamento.

C'è un detto arabo che dice: "Gli uomini coraggiosi fanno politica, gli altri ne parlano". Sì perché per fare politica oggi, quella autentica, al servizio della collettività, si potrebbe anche dire con la "P" maiuscola richiede una buona dose di coraggio. Anzi molto coraggio.

Penso all'invito che ha fatto Roberto Benigni sul valore della politica e di come questa è il volersi occupare del futuro dei nostri figli, di chi verrà dopo di noi. Questo per me è il più profondo significato del voler fare attività politica: cercare di risolvere i problemi dell'oggi ma con lo sguardo rivolto al futuro.
 
Tutto questo è esattamente l'opposto di quello che stiamo vivendo oggi, senza generalizzare ma è la verità. Ma è proprio in momenti come questo che bisogna - parlo come cittadini - trovare la forza per pensare che una via d'uscita esiste. Non dobbiamo cedere alle sirene che ci martellano con messaggi del tipo "tanto sono tutti uguali" perché sono proprio quelli che vogliono che lo stato attuale delle cose non cambi. 
 
Una possibilità di cambiamento la sta proponendo la coalizione di centrosinistra con le primarie per la scelta dei candidati parlamentari. Spetta a tutti noi coglierla questa occasione perché non possiamo più delegare sempre e comunque che siano altri ad occuparsi del mondo che ci circonda. Possiamo iniziare a farlo tutti andando a votare alle primarie, scegliendo un rappresentante che rispetti al meglio le nostre idee e aspettative. Non dobbiamo più scegliere nomi in liste pre-confezionate da ristrette cerchie di persone ma possiamo invece sostenere candidati che sono espressione del territorio ai quali potremo chiedere conto in seguito di eventuali scelte. Questo contrariamente a quanto il sistema politico italiano è riuscito a fare, anzi meglio a non fare, non volendo modificare l'odioso porcellum. Una legge che permette ancora di nominare i più fedeli e asserviti al potere, le classiche "schiene piegate".
 
Teniamo ben presente che questa opportunità richiede uno sforzo, un impegno dei cittadini e dei tanti volontari che si stanno muovendo affinché tutto questo si realizzi. Il periodo festivo non aiuterà di certo la partecipazione, ne sono consapevole. Tutto è precipitato per l'irresponsabilità di chi in fondo ci ha portati nello stato in cui siamo come paese. Eppure se siamo andati a votare alle primarie per la scelta del premier della coalizione di centrosinistra, rinnoviamo questo impegno andando a votare il 29-30 dicembre! Cerchiamo di conoscerli questi candidati, contattandoli, gli strumenti al giorno d'oggi ci sono. Non soffermiamoci solo sui nomi più conosciuti, avvantaggiati certo dal poco tempo a disposizione, cerchiamo di approfondire la conoscenza dei nuovi candidati che spesso sono giovani. Nel perseguimento di un rinnovamento della classe politica. Il centrosinistra si è messo in discussione in questo senso, non si può non darne atto.
 
Nel poco tempo che rimane a disposizione le segreterie provinciali e i comitati territoriali s'impegnino a organizzare dibattiti pubblici nelle emittenti locali per far sì che il confronto aiuti nel fare la scelta giusta a chi andrà a votare. Giusto perché la scelta non si fermi solo sul volto del candidato o sulle categorie "giovane" o "nome conosciuto". Per capire che idea di futuro e di Italia hanno in mente. Quello che veramente è più importante per noi cittadini.
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