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Presentazione di Mediterranea Napoli e proiezione del docufilm "Iuventa": il 27 ottobre all’Asilo Filangieri

Appuntamento da non perdere, mercoledì 27 ottobre, alle ore 18:00, negli spazi dell’ex Asilo Filangieri, si terrà la presentazione di Mediterranea Napoli e la proiezione del docufilm “IUVENTA”. Parteciperanno all’incontro il regista Michele Cinque e l’armatore della Mare Ionio, Alessandro Merz.

L’iniziativa sarà anche l’occasione per fare il punto sulle politiche migratorie del nostro Paese e sugli accordi tra Italia e Libia, rinnovati di recente dal Governo Draghi. Una questione particolarmente spinosa soprattutto per quelle ong che si occupano di salvataggi in mare, come Mediterranea, nata nel 2018, che si occupa di accoglienza degna, della difesa dei diritti umani e delle libertà civili. Mediterranea ha una sua nave, la Mare Ionio, che ha salvato centinaia di persone in mare negli ultimi anni e per questo il suo equipaggio è stato messo sotto processo più volte, collezionando fino ad ora assoluzioni e archiviazioni. Fra pochi giorni la Mare Ionio salperà nuovamente per continuare la propria missione di soccorso a chi scappa da guerre, fame e cambiamenti climatici. Prima della partenza, l’ong Mediterranea Saving Human presenterà il suo equipaggio di Terra a Napoli e in Campania, nato lo scorso anno nel pieno della pandemia.

Durante la serata sarà proiettato il docufilm Iuventa, sulla storia dell’equipaggio della nave della ong Jugend Rettet che, dopo un salvataggio in mare di decine di persone che rischiavano di morire, è stato messo sotto processo per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Per saperne di più su questa nuova realtà, Stranieriincampania ha incontrato Laura Marmorale dell’Equipaggio di Terra di Mediterranea Napoli.

Benvenuta, puoi raccontarci come nasce l’idea di portare Mediterranea a Napoli e come ci siete riusciti?

Mediterranea arriva a Napoli per l’esigenza di diverse persone – con età, storie ed esperienze diverse – di non restare muti e inerti davanti a notizie che continuano a sconvolgere anche se sembrano non fare più rumore. Persone lasciate annegare in balia delle onde, violazione sistematica e brutale dei diritti umani più elementari, le migrazioni considerate quasi come causa delle diseguaglianze sociali, la criminalizzazione strumentale di chi salva e non di chi uccide. Ognuna e ognuno di noi ha agganciato Mediterranea con il desiderio di sostenere e contribuire. Mediterranea ci ha aiutati ad incontrarci e insieme abbiamo deciso di dare vita all’Equipaggio di Terra di Napoli!

Quali sono le sfide e le prospettive di Mediterranea Napoli?

Il nostro Equipaggio di Terra, come gli altri, ha come primo scopo quello di supportare l’organizzazione e raccogliere fondi, perché la Mare Jonio possa continuare a fare rotta verso il Mediterraneo Centrale, fino a che ce ne sarà bisogno! Per fare questo, sarà necessario contestualmente informare e diffondere le attività di Mediterranea, così come di quante e quanti portano solidarietà e soccorso sulle tante frontiere che stanno nascendo. Ci piacerebbe poi, riuscire a fare rete con le tante realtà che si muovono sul territorio ed in regione sui temi delle migrazioni e l’antirazzismo per contribuire a non abbassare l’attenzione su quanto succede e combattere le tante storture dei sistemi di accoglienza e inclusione sociale, così come razzismo e mistificazioni che sempre più si diffondono quando si parla di migranti.

Che risposte vi aspettate dal territorio e dall’evento di domani?

Ci aspettiamo che l’evento di domani ci aiuti a costruire un percorso di crescita che ci metta in contatto attivo con le realtà di riferimento del mondo dell’antirazzismo sul territorio, costruendo uno spazio di discussione e azione antirazzista in città e regione. Vorremmo contribuire a supportare uno spazio di discussione e azione antirazzista a Napoli e in Campania, che sappia mettere in rete le tantissime esperienze che ci sono. Ci auguriamo soprattutto che la crescita di Mediterranea vada di pari passo con la capacità di fare massa critica e pressione sulle istituzioni locali e nazionali.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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