Presentazione della stagione 2023-2024 del Palazzetto Bru Zane
Dopo la pausa estiva il Centre de Musique Romantique Française riparte con il festival Au Miroir des Mondes
Secondo una collaudata, felice consuetudine, è stata presentata, nella sua prestigiosa sede veneziana, il palazzetto Bru Zane, la nuova stagione che inizia sabato 23 settembre con il festival autunnale Au Miroir des Mondes, in italiano “Mondi Riflessi”, e si concluderà venerdì 27 ottobre.
Ad esplicare soprattutto il primo dei due festival tematici sono stati ancora una volta Alexandre Dratwicki, Direttore Artistico e Rosa Giglio, Coordinatrice Artistica.
Il festival autunnale è incentrato sull’ispirazione straniera nella musica francese del XIX° secolo.
Crocevia dell’Europa, la Francia è sempre stata un crogiolo artistico, ma in epoca romantica il fenomeno si amplifica a causa dell’accelerazione degli scambi internazionali. Le melodie e i ritmi esotici che compaiono nelle partiture parigine, sono allora troppo stravolti per essere considerati al giorno d’oggi come testimonianze dei loro Paesi d’origine. Essi attestano, piuttosto, un tentativo di rinnovamento dell’arte nazionale. Un tentativo che ha portato i suoi frutti : l’aria d’opera francese più conosciuta al mondo non è forse l’Habanera della Carmen?
In primavera, le porte del Palazzetto si apriranno per ospitare il festival Gabriel Fauré et ses éleves, in italiano “Il filo di Fauré”, per celebrare il centenario della sua scomparsa (1924). Le Melodie e la musica da camera del compositore del Requiem, pur godendo oggi di una fama meritata, acquistano ulteriore risalto se ascoltate accanto a pagine più intime firmate dai suoi discepoli. Colui che è stato scelto dalla generazione di Ravel come un vero e proprio patrono di una nuova modernità, ritrova così la sua giusta collocazione. In Quebec, Canada, le celebrazioni di Faurè, in occasione del quarto “Festival Palazzetto Bru Zane”, includeranno Dubois, suo predecessore alla guida del Conservatorio di Parigi.
Accanto a sette appuntamenti musicali, “Mondi Riflessi” sarà completato da due conferenze, la prima tenuta dallo stesso musicista che, a poche ore dall’inizio, sarà impegnato in un interessante Recital.
Ma andiamo per ordine.
Sabato 23 settembre il ciclo autunnale si aprirà con Viaggio Onirico, una nutrita serie di Arie e Duetti, che avranno per protagonisti il pianista François Dumont e le cantanti Jodie Devos, soprano e Eleonore Pancrazi, mezzosoprano. Un programma musicale di compositori diversi, parecchi dei quali poco conosciuti, che meritano di essere scoperti, attraverso un viaggio dalla Spagna all’India ; dal Portogallo al Giappone ; dall’Egitto all’Arabia.
Domenica 24 settembre, l’unico concerto pomeridiano (ore 17) alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista proporrà opere per due pianoforti di Saint-Saens, Massenet, Bonis Chaminade, Debussy, Chabrier e Ravel. E’ un’occasione di ascolto rara, guidata da Guillaume Bellom e Ismael Margain.
Martedì 3 ottobre il chitarrista e musicologo Luigi Attademo, parlerà alle 17, poco prima del concerto, di Chitarra ed esotismo, mentre nel Recital si ascolteranno opere di Fossa, Sor, Carulli, Aguado, Coste, Tarrega, Cottin e Collet.
Martedì 10 ottobre alle 18 Paolo Bolpagni parlerà di Artisti in viaggio, ossia l’aspirazione a un altrove, in cerca di suggestioni provocate dal contatto con civiltà vergini.
Giovedì 12 ottobre “Dalla Tarantella alla Sevillana” è il titolo del concerto di Louis Rodde (violoncello) e Gwendal Giguelay (pianoforte), i quali metteranno in luce la varietà delle emozioni che le serate in terre lontane possono suscitare.
Martedì 17 la pianista georgiana Salome Jordania sarà impegnata in un Recital di opere per pianoforte di Debussy, Bonis, Godard e Ravel.
Giovedì 19 ottobre il Trio Zeliha, fondato nel 2018 da Manon Galy, violino; Maxime Quennesson, violoncello e Jorge Gonzalez Buajasan, piano, presenterà opere di Bonis, Lalo, Cras, Saint-Saens e Godard.
Il concerto conclusivo, Sulle sponde del Mediterraneo, venerdì 27 ottobre proporrà le pianiste belgradesi Lidija e Sanja Bizak, che suoneranno a quattro mani su un unico strumento opere di Saint-Saens, Chaminade, Bonis, Debussy, Caplet e Ravel.
Ritornando al pomeriggio dedicato alla presentazione delle attività, rimane da dire che è stato arricchito da un breve, ma intenso recital della pianista Celia Oneto Bensoid, che ha eseguito estratti da Les Brises d’Orient di Felicien David ; Salomé op. 100 di Mel Bonis e Scènes italiennes op.126 di Benjamin Godard.
Applausi affettuosi, hanno provocato l’esecuzione di un interessante bis, Dans les Flammes, della compositrice francese, già eseguita al Palazzetto, Marie Jaell e di cui il Palazzetto Bru Zane ha pubblicato un triplo CD, volume terzo della lussuosa collana “Portraits”, che comprende anche un libro di saggi in lingua francese ed inglese.
Tutti i concerti al Palazzetto iniziano alle 19 e 30.
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