Presentata a Venezia la 36° edizione della Vogalonga
Con la costante crescita della passione per la voga, da ben 36 anni Venezia apre le porte a tutti coloro che vogliono cimentarsi nella straordinaria “maratona” su acqua attraverso la manifestazione “vogalonga” che ha aperto le iscrizioni on-line, sul sito www.vogalonga.com
La scorsa edizione raccolse ben 1680 imbarcazioni e 6098 vogatori, dei quali 1257 veneziani, 1755 italiani e 3086 stranieri. Per quanto concerne le curiosità sulle presenze già annunciate si segnala la partecipazione di una cinquantina di vogatori di 5 società remiere torinesi che, per partecipare alla Vogalonga, partiranno domenica 16 maggio da Torino e giungeranno in laguna dopo aver navigato lungo il Po: la società Bucintoro le accoglierà e la Città di Torino consegnerà una targa a Venezia nel nome della passione per la voga e dei valori che questo sport rappresenta. Inoltre più di 300 donne canadesi operate di tumore al seno vogheranno insieme alle italiane su dragon boat e riceveranno una speciale maglia rosa.
L’assessore al Turismo e alla Promozione della Città, delle sue Tradizioni e Manifestazioni storico culturali, Roberto Panciera, non ha nascosto la sua emozione nel prendere parte per la prima volta alla presentazione della Vogalonga e, oltre a ringraziare la famiglia Rosa Salva per l’impegno che da sempre mette nell’organizzazione e promozione “di questo grande evento, che richiama in città quel turismo fidelizzato che ama vivere a Venezia più da cittadino che da ospite”, ha espresso la volontà di creare in città altri eventi simili a questo nei prossimi anni.
Il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, ha ricordato la sua partecipazione alle prime tre edizioni della Vogalonga e ha ringraziato tutti coloro che a vario titolo rendono possibile questo evento sottolineando che “si tratta di una manifestazione che trae spunto dall’essenza di Venezia, cioè l’essere immersa nell’acqua”.
Riferendosi ai dati di partecipazione alla scorsa edizione, ha osservato il sindaco, non si può non notare che la maggior parte dei partecipanti della scorsa edizione proveniva dall’estero: “Se riusciamo ad organizzare eventi connaturati con la storia, la cultura, le tradizioni della nostra città – ha precisato Orsoni – riusciamo a coinvolgere gli altri, in particolare quelli che la amano”. Il sindaco ha infine espresso la sua soddisfazione per il motto inciso su una faccia dell’osella scelta quest’anno come medaglia (riproduzione della rara osella d’oro del doge Carlo Ruzzini, del 1732, recentemente esposta in Marciana), “In dieibus eius abundantia pacis” che inneggia alla pace di cui la città di Venezia è da sempre espressione.
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