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Pistole e ordine pubblico: cose da sapere

Ma a che servono le pistole nei servizi di ordine pubblico delle forze dell’ordine?

È una delle domande che emerge dalla giornata di ieri a Roma, con gli scontri tra una fetta minoritaria di manifestanti violenti e le forze di polizia, dove un finanziere è stato assalito e fotografato con la pistola in mano. In serata, fonti ufficiali della Guardia di finanza hanno fatto sapere che il militare era impegnato nella difesa dell’arma di ordinanza, visto che gli assalitori lo avevano depredato già di casco, manganello e radio.
 
L’attrezzatura base per l’OP (Ordine Pubblico) è costituita di solito da caschi con visiera, scudo e manganello (per un periodo l’Arma dei carabinieri ha avuto in dotazione le carabine, poi sostituite dai famigerati Tonfa del G8 di Genova: adesso hanno gli stessi manganelli della polizia, quella a bastone). E le pistole? Avere un'arma immediatamente disponibile è l'esatto opposto delle pratiche di ordine pubblico. Quello dell’OP è innanzitutto un servizio deterrente: deve incutere timore senza agire. Deve innescare la percezione dell’intervento senza mai muovere un dito. Un servizio di OP che passi all’azione (e dio sa quanto questo succede in Italia) è un servizio di OP andato storto. Quando poi spuntano fuori anche la armi da fuoco, dovrebbe essere roba da interrogazione parlamentare.
 
In ordine pubblico non è previsto l'uso delle armi per difendersi da nulla che non sia un'altra arma da fuoco, e in ogni caso è il funzionario responsabile del battaglione che dà l'ordine. Nei battaglioni dei carabinieri, per esempio, anche i manganelli estraibili vengono tenuti dentro fino al comando del responsabile (“Tonfa, fuori!”, e la truppa all’unisono allunga i bastoni telescopici con uno strattone del braccio libero dallo scudo). Ma la pistola è anche un oggetto molto pericoloso, se finisce nelle mani dei manifestanti violenti. E infatti, per impedire il furto dell'arma nelle situazioni concitate di corpo a corpo, cioè situazioni abbastanza ovvie in servizio di OP, si ricorre a certi accorgimenti.
Come sono le fondine di chi ha pratica consolidata di ordine pubblico, come la polizia di stato? Così:
 
 
Qualche giro di nastro adesivo attorno alla fondina: sia per non farsi fregare l’arma, sia per non perderla durante una corsa o una caduta, ma anche, attenzione, per non avere la tentazione di usarla. Ricordate? 
 
 
Nella moltitudine di domande che vengono fuori dalla lunga giornata romana di ieri c’è questa: perché si continuano a usare uomini evidentemente impreparati a fronteggiare situazioni di Ordine pubblico, in Italia (basti notare che ieri la GdF è uscita con le ossa rotte dagli scontri, con militari feriti e mezzi incendiati)? Perché non si investe sui battaglioni e sulla loro professionalità, sulla preparazione degli uomini e dei funzionari responsabili? E soprattutto, perché in questo Paese, tra le tante cose che non si riesce ad avere, continua a scarseggiare una cultura democratica delle Polizie? (e non si tratta di un imprecisato spirito pacifista: se c’è da manganellare, come succede in tutto il mondo, si manganelli pure: ma che lo si faccia con preparazione, professionalità e senso della realtà).

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.230) 15 dicembre 2010 12:25

    le armi servono a sparare a quelli che gli sbirri stessi definiscono "bastardi comunisti" e i "comunisti" (bastardi per definizione), sono tutti quelli che non si adeguano alla propaganda governativa, quelli che non si piegano al potere: oggi si chiamano "blogger", "anarchici", "manifestanti", "immigrati".

    se non guardate la tv, non amate i centri commerciali e non cantate "meno male che silvio c’e’", allora siete per forza dei "bastardi comunisti". E se solo provate a esprimere il vostro dissenso dal pensiero unico catodico-governamentale, se provate ad organizzarvi e unirvi in piazza, allora servono gli sbirri e soprattutto le loro ARMI. E se non vi ammazzano tutti a grappoli, a voi "bastardi comunisti" e’ solo perche’ (come ricordava quel lacche’ di deaglio oggi a Prima Pagina di Radio Rai 3)hanno paura di scatenare una protesta della piazza ancora maggiore. Capito? gli sbirri non sparano solo perche’ temono la popolazione (come i politicanti bastardi che proteggono) e non perche’ rispettano la vita umana.

    Ma che vi (ci) ammazzino e’ un’ipotesi sempre possibile, sempre utilizzabile, non appena il potere decida che cio’ e’ a lui vantaggioso. La gente normale questo non lo sa. Per questo gli sbirri sono armati e picchiano e ammazzano i dimostranti disarmati. Per questo la gente ha sempre pi§ paura di manifestare. Per questo il regime si regge ancora (per poco).

    Siamo tutti sacrificabili (per il nostro "bene", naturalmente). A questo servono le armi dei governativi.

  • Di alessandro tantussi (---.---.---.225) 19 dicembre 2010 16:33
    alessandro tantussi

    non è che tutti i manifestanti fossero delle educande, se i tutori dell’ordine fossero stati disarmati li avrebbero fatti a fette, c’era gente armata di spranghe e catene che tirava le molotov, bruciava le auto, rovesciava gli autobus, spaccava le vetrine, assaltava le banche e nel caso avessero voluto dare l’assalto a camera e senato per impedirlo avrebbero dovuto, in ultimissima analisi, anche fare ricorso alle armi pur di impedirlo. Dovevano forse accoglierli con un ramoscello d’ulivo nella fondina? Voi ci andreste contro quella massa di scalmanati senza armi? Quella era una guerra. Cominciate a riconoscere che carabinieri, poliziotti e finanzieri hanno dimostrato una professionalità incredibile e nonostante le botte che si prendevano nessuno ha sparato, e smettetela di afre l’apologia di quattro criminali che rovinano la reputazione di chi, a torto o a ragione, avrebbe voluto manifestare pacificamente. 

  • Di (---.---.---.14) 24 marzo 2014 21:57

    Il tuo pensiero sulle orde anti-comuniste mascherate da Forze di Polizia è un pochino antiquato (magari tra i 60 e 80 anni). Al momento, suppongo, che tra gli oltre 200.000 agenti di Polizia esistano "persone" non "podestà" con propri interessi, diversi dalla caccia al "Comunista" e del motto "... meno male che Silvio c’è".

    Sarebbe troppo bello che alle manifestazioni non siano presenti Forze dell’Ordine, pensa però cosa potrebbe accadere, giorni a preparare molotov da tirare a chi, pianificazioni su dove attaccare la polizia terminate per assenza di avversari e varie riunioni per creare cori anti-sbirri senza poter offendere nessuno.
    Che noia ci sarebbe dentro un centro sociale nei giorni precedenti e dopo ad una manifestazione... pensare a cose utili e non discutere più delle gesta di come sono stati affrontati i gendarmi.

    Rifletti solo su di una cosa, in Egitto oggi, oltre 500 persone rischiano di morire per una manifestazione dove sono morti 2 poliziotti, quindi medita sul significato di due parole... "Manifestazione" e "Guerriglia", riuscirai a capire che non sono la stessa cosa. 

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