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Piombo Fuso


E’ vero che non esiste mai una realtà oggettiva, ma solo tante piccole effimere realtà che mutano in funzione dell’angolazione con la quale osserviamo quello che accade intorno a noi. Lo si comprende bene di fronte all’ennesima strage di uomini, donne e bambini che Israele ha deciso di regalare al popolo palestinese per celebrare la fine dell’anno. Una strage raccontata dai media con distaccata superficialità, quasi in punta di piedi, prestando la massima attenzione a compiacere gli “alleati” di Tel Aviv. Oltre 400 persone già massacrate con l’ausilio di bombe e missili, in attesa che i carri armati israeliani invadano la striscia di Gaza per portare a termine l’operazione “Piombo Fuso” programmata da tempo con l’intento di annientare Hamas e qualunque prospettiva di resistenza palestinese.

Piombo Fuso, a solidificarsi al di sopra delle coscienze d’Occidente, per sigillare qualunque anelito di umanità possa ancora pervadere una società come la nostra che sta perdendo le ultime briciole di coerenza e scivolando in un medioevo dell’anima che trasuda vergogna.

Ci siamo prodigati per preservare la memoria dell’olocausto, ma quale dovrebbe essere lo scopo precipuo della memoria se non quello di far si che simili abomini non si ripetano mai più? Come si può indignarsi rispetto alle atrocità del passato, restando al contempo indifferenti e spesso giustificando quelle che fanno parte del nostro presente?

In Medio Oriente il genocidio continua, anno dopo anno, mese dopo mese ed ha il colore del piombo fuso che annichilisce la gente di Palestina, mentre il resto del mondo volge colpevolmente il proprio sguardo altrove. E’ un genocidio fatto di stragi travestite da operazioni militari, di omicidi mirati, di sopraffazione, di muri invalicabili, di assassini legalizzati, di omertà, della volontà di annientare un popolo insieme con il suo diritto ad esistere, le sue tradizioni e la sua dignità. Un popolo costretto a vivere dentro i campi profughi nella sua stessa terra, un popolo al quale sistematicamente Israele ruba tutto, perfino l’acqua, un popolo di ragazzini dalla gioventù negata, troppo spesso rassegnati a morire a 14 anni lanciando pietre contro un carro armato, poiché consapevoli del fatto che nessuno si prodigherà mai per farli uscire dal ghetto dove sono stati gettati con violenza prima ancora di nascere.

Dalla nostra prospettiva privilegiata di “civili” cittadini della UE che ricordano con sdegno la Shoah, ma ostentano malcelata indifferenza di fronte al martirio del popolo palestinese, la realtà ha i contorni netti del bianco e del nero. Israele è un Paese civile e democratico, costretto riversare piombo fuso sulla striscia di Gaza, come pianificato da tempo, in risposta all’improvviso lancio di razzi Kassam verso il proprio territorio. Hamas è un’organizzazione terroristica, incivile, antidemocratica bensì democraticamente eletta, unica responsabile della strage che si sta consumando.

Il bianco e il nero, quello che è giusto e quello che è sbagliato, le guerre buone e quelle cattive, la consapevolezza di manifestarci in qualità di alfieri della civiltà, depositari della verità che a Capodanno faranno esplodere i propri botti figli del baccanale consumistico - mondano, mentre a Gaza continueranno ad esplodere le bombe. Mentre il popolo palestinese continuerà a morire giorno dopo giorno, relegato dentro la sua prigione, a morire senza ricordo, senza memoria, senza un perché, senza che nulla mai possa intervenire a scalfire le nostre coscienze, inaridite come la terra dura del deserto.

Commenti all'articolo

  • Di virginia (---.---.---.96) 30 dicembre 2008 18:11

    Giustamente scrivi che non esiste mai una realtà oggettiva, ma solo piccole effimere realtà che mutano in funzione dell’angolazione con la quale osserviamo...
    Poi, però, mi sembra di capire dal tuo scritto che tu stesso insisti nel voler guardare soltanto da un’angolazione, che io chiamerei "ideologia".
    A riprova di quanto scrivi con tanta passione vorrei leggere più fatti, più motivazioni concrete che spieghino ( non giustifichino) quanto sta accadendo.
    La storia è fatta di tanti accadimenti che portano, ciascun accadimento, ad altri accadimenti magari di matrice opposta a quella che li ha generati.
    Ovviamente è un punto di vista il mio. Non una certezza.

     

  • Di dana (---.---.---.12) 30 dicembre 2008 19:01
    I nostri tirapiedi al governo con pennivendoli al seguito (qualcuno finge anche pena) ovviamente non possono altro che rilanciare i comunicati stampa che passa Israele, non è affatto ammissibile l’ignoranza per Frattini e soci quando parlano di tregua violata dai palestinesi, sotto assedio da due anni, non è ammissibile sia per il ruolo che rivestono in quanto istituzioni che hanno ormai infangato, sia perché ci rende complici di crimini contro l’umanità.
    L’Iran sulla base della convenzione ONU del 1948 sulla Prevenzione del Genocidio (vale solo contro un popolo?Viene definito di volta in volta cosa è genecidio? chi stabilisce e con quali criteri cosa si debba considerare genocidio?)che firmò ha istituito un tribunale per giudicare tali criminali.
    Ha firmato solo l’Iran?
    E gli altri che fanno?
    La civilissima EU che tanto si indignava per i bimbi iracheni perseguitati dal cattivo Saddam, per i bimbi kosovari etc etc etc, questi bimbi palestinesi "non valgono"?
     
    La tregua:

    Hamas ha scrupolosamente osservato il cessate il fuoco, invece Israele il 13 Novembre ha per la prima volto rotto la tregua uccidendo sei palestinesi.
    49 palestinesi ma nessun israeliano sono morti durante la tregua.

    ore 18.o5, Marna house, Gaza city.

    Nell’aria acre odore di zolfo, nel cielo lampi intermezzano fragorosi boati.
    Ormai le mie orecchie sono sorde dalle esplosioni e i miei occhi aridi di lacrime dinnanzi ai cadaveri.
    Mi trovo dinnanzi all’ospedale di Al Shifa, il principale di Gaza, ed è appena giunta la terribile minaccia che Israele avrebbe deciso di bombardare la nuova ala in costruzione.
    Non sarebbe una novità, ieri è stato bombardato l’ospedale Wea’m.
    Insieme ad un deposito di medicinali a Rafah, l’università islamica (distrutta), e diverse moschee sparse per tutta la striscia.
    Oltre a decine di installazioni CIVILI.
    Pare che non trovando più obbiettivi "sensibili", l’aviazione e la marina militare si diletti nel bersagliare luoghi sacri, scuole e ospedali.
    E’ un 11 settembre ad ogni ora, ogni minuto, da queste parti, e il domani è sempre una nuovo giorno di lutto, sempre uguale.
    Si avvertono gli elicotteri e gli aerei costantemente in volo, quando vedi il lampo, sei già spacciato, è troppo tardi per mettersi in salvo.
    Non ci sono bunker antibombe in tutta la Striscia, nessun posto è al sicuro.

    Non riesco a contattare più amici a Rafah, neanche quelli che abitano a Nord di Gaza city, spero perchè le linee sono intasate.
    Ci spero. Sono 60 ore che non chiudo occhio, come me, tutti i gazawi.
    Ieri io e altri 3 compagni dell’ISM abbiamo trascorso tutta la nottata all’ospedale di al Awda del campo profughi di Jabalia. Ci siamo andati perchè temevamo la tanto paventata incursione di terra che poi non si è verificata. Ma i carri armati israeliani stazionano pronti lungo il confine tutto il confine della Striscia, il loro cingoli affamati di corpi pare si metteranno in funerea marcia questa di notte.
    Verso le 23:30 una bomba è precipitata a circa 800 metri dall’ospedale, l’onda d’urto a mandato in frammenti diversi vetri delle finestre, ferendo i feriti.
    Un’ ambulanza si è recata sul posto, hanno tirato giù una moschea, fortunatamente vuota a quell’ora.
    Sfortunatamente, anche se non di sfortuna ma di volontà criminale e terroristica di compiere stragi di civili, la bomba israeliana ha distrutto anche l’edificio adiacente alla moschea, distruggendolo.

    Abbiamo visto tirare fuori dalle macerie i corpicini di sei sorelline.
    5 sono morte, una è gravissima.

    Hanno adagiato le bambine sull’asfalto cabonizzato, e sembravano bamboline rotte, buttate via perchè inservibili.
    Non è un errore, è volontario cinico orrore.
    Siamo a quota 320 morti, più di un migliaio i feriti, secondo un dottore di Shifa il 60% è destinato a morire nelle prossime ore, nei prossimi giorni di una lunga agonia.
    Decine sono i dispersi, negli ospedali donne disperate cercano i mariti, i figli, da due giorni, spesso invano.
    E’ uno spettacolo macabro all’obitorio.
    Un infermiere mi ha detto che una donna palestinese dopo ore di ricerca fra i pezzi di cadaveri all’obitorio,
    ha riconosciuto suo marito da una mano amputata.
    Tutto quello che di suo marito è rimasto, e la fede ancora al dito dell’amore eterno che si erano ripromessi.

    Di una casa abitata da due famiglie, è rimasto ben poco dei corpi umani.
    Ai parenti hanno mostrato un mezzo busto, e tre gambe.

    Proprio in questo momento una delle nostre barche del Free Gaza Movement sta lasciando il porto di Larnaca in Cipro. Ho parlato coi miei amici a bordo. Eroici, hanno ammassato medicinali un pò in ogni dove sull’imbarcazione.
    Dovrebbe approdare al porto di Gaza domani verso le 0800 am.
    Sempre che il porto esista ancora dopo quest’altra notte di costanti bombardamenti.
    Starò in contatto con loro tutto questo tempo.

    Qualcuno fermi questo incubo.
    Rimanere in silenzio significa supportare il genocidio in corso.
    Urlate la vostra indignazione, in ogni capitale del mondo "civile", in ogni città, in ogni piazza, sovrastate le nostre urla di dolore e terrore.

    C’è una parte di umanità che sta morendo in pietoso ascolto.

    Vittorio Arrigoni ( Vik in Gaza)
    Fonte: http://guerrillaradio.iobloggo.com/
    29.12.08
     
    In Iran e’ stato istituito un tribunale speciale, competente a giudicare i cittadini israeliani coinvolti a vario titolo nell’offensiva militare in atto contro la Striscia di Gaza: lo ha annunciato un portavoce della magistratura, Alireza Jamshidi, secondo cui il collegio avra’ sede a Teheran e processera’, ovviamente in contumacia, "gli esecutori, i pianificatori e i funzionari del regime israeliano che abbiano commesso crimini" nell’enclave palestinese sotto attacco. Il tribunale speciale, ha precisato il portavoce, e’ stato creato sulla base della Convenzione Onu del 1948 sulla Prevenzione del Genocidio, tra i cui firmatari c’e’ appunto la Repubblica Islamica; l’ayatollah Mahmoud Hashemi-Shahroudi, capo dell’ordinamento giudiziario che a sua volta e’ controllato dall’ala dura dell’apparato iraniano, nel frattempo sta inviando a tutti gli omologhi degli altri Paesi islamici lettere con le quali li sollecita a collaborare alle attivita’ della neo-costituita corte anti-israeliana. Lo stesso Jamshidi ha esortato i palestinesi di Gaza a rivolgervisi in massa, facendo causa allo Stato ebraico e presentando denunce a suo carico.

    (30 dicembre 2008)

    Link:
    http://www.repubblica.it/ultimora/24ore/GAZA-IRAN-CORTE-PROCESSERA-ISRAELIANI-IN-CONTUMACIA/news-dettaglio/3475931
     
    Le bombe usate da Israele contro i palestinesi a Gaza sono le GBU-39 che pesano 113 Kg ed hanno una potenza devastante.

    I GBU-39 sono arivati a meta dicembre in Israele dopo l’apporovazione del congreso americano della loro fornitura a Israele e in vista di un attacco alle installazioni nucleari iraniane.
    Israele sta usando indiscriminatamente queste bombe contro i civili palestinesi mentre tutte le cancellerie occidentali, in primo luogo quella americana, sanno che nella striscia di Gaza non esiste nessun bunker dove i civili posso rifiugiarsi per salvarsi dai bombardamenti con le bombe GBU-39 che vengono sganciati dagli aerei israeliani.

    L’uso delle bombe GBU-39 contro case, palazzi, moschee , ospedali, scuole e altri siti civili è un crimine contro l’umanità quindi : Tutti i governanti occidentali che in questi momenti stanno appoggiando Israele, giustificando l’atricità con cui Israele bombarda i civili palestinesi come "diritti di difesa di fronte al lancio di razzi Qassam", sono complici di crimini contro umanità che Israele sta compiendo a Gaza.

    Le cancellerie occidentali sanno anche un’altra cosa; Israele ha dichiarato Gaza "zona militare chiusa", mentre la Striscia di Gaza non è una zona militare bensi civile dove abitano circa un milione e mezzo di palestiunesi che da due anni stanno affrontando un assedio criminale ed un embargo che fa mancare loro le più elementari risorse ; cibo, medicine e carburante per riscaldamento e per produrre energia quindi, tali cancellerie sono complici di Genocidio programmata da Israele a danno di questo milione e mezzo di civili palestinesi, mentre Israele e i suoi governanti e politici devono essere processati per questi crimini di fronte ad una tribunale internazionale.

    Ciò che ora avviene contro l’indifeso popolo palestinese che si trova sotto l’assedia dei criminali nazisionisti a Gaza è contro i diritti umani ed è condannabile dal diritto internazionale ma il ricatto sionista sui politici corrotti, sia in occidente che nel mondo arabo, impedisce che la giustizia possa avere il suo percorso attraverso le istituzioni internazionali attuali e quindi, proprio per parzialità ed inaffidabilità di questi, Israele crede che, come avviene da 60 anni, anche questa volta i suoi crimini restano impuniti!

    Ma non sarà cosi, NO! questa volta non sarà cosi perché l’Iran ha dichiarato che ha instaurato un tribunale speciale per i crimini dei nazisionisti e che tutti i nazisionisti saranno processabili in questo tribunale e dopo un processo in presenza degli osservatori internazionali sarà lo stesso Iran ad eseguire le condanne pronunciate da questo tribunale contro i criminali nazisionisti.

    Credo che sia arrivato il tempo di mettere fine all’omertà che, in tutto il mondo, copre i crimini dei nazisioinisti e credo che ogni mossa israeliana attuale nell’ infliggere ulteriori danni umani a materiali ai palestinesi, malgrado la piena complicità delle cancellerie arabe ed occidentali, non resterà mai più impunito.
    • Di Lars (---.---.---.206) 2 gennaio 2009 14:01

      Avete ragione voi, ragazzi buone anime. Gli ebrei sono buoni soltanto quando si lasciano passivamente amazzare, maltrattare, deportare, sterminare.. Appena appena reagiscono diventano cattivi. Comunque c’è un modo semplicissimo per mettere fine a queste operazioni; è curioso che nessuno ci abbia pensato: basta che i palestinesi smettano di mandare razzi e bombaroli suicidi in Israele. Tutto lì. Di una semplicità sconcertante! Ci avete pensato? Scometto di no. 

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