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Perché non parteciperò alla Manifestazione in difesa della Costituzione del 7 ottobre a Roma

Non parteciperò per una semplice questione di coerenza.
Infatti, da quale pulpito hanno ancora il coraggio di parlare di Costituzione entità sindacali che hanno fatto poco o nulla contro il degrado del lavoro, della sanità, dell'istruzione e della previdenza pubbliche e dello Stato sociale in quest'ultimo trentennio?

Da quale pulpito hanno ancora il coraggio di parlare entità e organizzazioni che dicono di battersi per l'ambiente salvo poi essere sorde, cieche e mute di fronte alla devastazione del verde pubblico in varie zone del Paese?
Da quale pulpito hanno ancora il coraggio di parlare entità e organizzazioni che hanno reagito a correnti alternate nei confronti delle guerre che hanno dissanguato il pianeta in questi anni, dimostrandosi pronte a muoversi soltanto quando sono legittimate dallo zio Sam?
Da quale pulpito hanno ancora il coraggio di parlare di Costituzione entità sindacali, associazioni e personaggi che hanno avallato integralmente le misure anticovid del governo Draghi e sostenuto apertamente l'ex ministro Speranza, lasciando sul lastrico milioni di lavoratori e legittimando il degrado della salute di tanti altri senza che le istituzioni fossero chiamate a risponderne?
Come potrei affiancarmi a gente come Maurizio Landini e Don Ciotti insieme a tanti altri personaggi noti (Travagli, Ferilli, Finardi, Lerner...) che hanno sottoscritto nel 2021 un manifesto pubblico di espresso sostegno alle misure discutibili quanto inefficaci dell'ex Ministro Speranza?
I promotori e partecipanti di tale mobilitazione vogliono davvero parlare e agire in difesa della Costituzione?
Bene, allora lo facciano con coloro che si sono sempre impegnati a difenderla con le unghie e con i denti e non con personaggi o entità che non hanno dimostrato tale coerenza!
E lo facciano partendo dalla gente comune, specie quella che vive nel silenzio e nell'indifferenza e che viene ignorata da partiti, sindacati, istituzioni e media!
Lo facciano partendo da quelle persone a cui nessuno dà voce e da quelle che si sacrificano ogni giorno per dargliela.
E facciano finalmente deserto di coloro che invece agiscono soltanto per puro opportunismo e interessi di bottega e che non possono ormai più dare un contributo concreto e credibile per una difesa della Costituzione che non sia soltanto a parole, ma che si possa concretizzare autenticamente nella vita quotidiana di ogni singolo cittadino!
Se avranno il coraggio di operare davvero tale svolta, allora io non parteciperò soltanto ad une delle loro manifestazioni ma a tutte quelle che verranno anche in seguito.
 
Yvan Rettore
 
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