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Perché i cittadini Usa corrono ad armarsi?

E’ di oggi 28 ottobre la notizia dell’attentato che due ragazzi neonazi del Tennessee stavano preparando contro il candidato democratico alla Casa Bianca Barack Obama. Ma la paura di un possibile tentativo di eliminare il senatore dell’Illinois dalla gara per la Presidenza degli Stati Uniti era nell’aria da parecchi mesi, come ha scritto ieri su la Repubblica Timoty Garton Ash.

Si temeva da tempo che un pezzo di quell’America ultraconservatrice, forse erede di un passato non remoto come quello che ha visto e ispirato le atrocità contro i “negri” (ricordiamo il Ku Klux Klan?) potesse ribellarsi con violenza contro un possibile presidente nero. E proprio ieri infatti la Washington Post, quotidiano che si è dichiarato pro-Obama, scriveva che nonostante la crisi e il calo delle vendite di beni di largo consumo, l’acquisto di armi in questi tempi è notevolmente aumentato. Secondo l’autorevole quotidiano i dati forniti dagli Stati federali dicono che la vendita di armi e munizioni è aumentata dall’8 al 10 per cento nell’ultimo anno. La ragione dell’incremento sarebbe da attribuirsi al timore che una volta diventato presidente, Obama possa continuare la politica dei senatori democratici e limitare ulteriormente la vendita e il possesso di armi.

Ma stando all’opinone degli stessi fabbricanti di armi ci sarebbe un altro motivo per la corsa in questi ultimi tempi all’acquisto di armi. E’ il timore che il peggioramento dell’economia possa alimentare nei cittadini la paura di crimini e disordini. In altre parole la corsa all’acquisto di fucili e pistole sarebbe legato al clima di incertezza economica e alla mancanza di sicurezza personale e sul proprio futuro.Questa l’opinione di Gary Klerk, ricercatore presso il Florida State University College of Criminology.



La storia recente del resto insegna: nel 1994 quando Bill Clinton da Presidente mise al bando alcune armi automatiche di fabbricazione militare o l’anno scorso dopo il massacro al Virginia Tech, la paura per la propria incolumità personale provocò nella sola Virginia un aumento del 60per cento nelle richieste di licenze di porto d’armi. Senza contare la corsa all’acquisto di armi in concomitanza con l’uragano Katrina che devastò New Orleans.

Secondo alcuni venditori di armi in Virginia e Maryland, la paura sarebbe alimentata soprattutto dalle elezioni presidenziali. In particolare mentre Obama per la sua politica contro le armi è considerato dai repubblicani come uno spauracchio, gli stessi cittadini che in questi ultimi mesi si sono precipitati ad acquistare un fucile o una pistola dichiarano di essere favorevoli a Mc Cain.

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