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Per seguire quanto accade in Iran via Twitter

Il black out dell’informazione voluto dal governo iraniano ha una falla. Twitter potrebbe fare la differenza tra una repressione brutale e una seconda rivoluzione iraniana.

Cerco di ricapitolare qui quanto si sa della situazione in Iran fino ad ora, per chi conosce già la situazione saltate pure fino alla seconda parte dell’articolo per avere link ai twitter iraniani.

A due ore dalla chiusura dei seggi un comunicato stampa del governo dichiarava la vittoria di Amhedinejad con 8 milioni di voti in più rispetto alla risicata vittoria di 4 anni fa, quando i candidati riformisti erano stati esclusi dalle candidature.

I sondaggi nei giorni precendenti alle elezioni davano in vantaggio il leader riformatore Mousavi.

Impiegati del Ministero degli Interni Iraniano sono stati tenuti fuori dai loro uffici per tutta la giornata delle elezioni, mentre il Ministero era controllato dall’esercito.
Vari membri del governo hanno dichiarato, sotto anonimato, che i voti non sarebbero neppure stati contati.

Mousavi è stato tenuto per 2 giorni agli arresti domiciliari. Oltre 150 studenti sono stati durante la notte di ieri, mentre un centinaio di politici dell’opposizione risultano scomparsi, presi dai servizi segreti iraniani e con ogni probabilit infilati in qualche prigione.

Ieri la polizia e le squadracce della milizia paramilitare Ansar-e-Hezbollah hanno caricato studenti e protestanti per tutto il giorno.

Le troupe televisive straniere sono state fermate, telecamere sequestrate e alcuni giornalisti sono stati invitati a lasciare il paese.

I telefoni cellulari sono stati oscurati in tutto il paese. Le linee interrurbane sono state interrotte
.

Al momento l’unica fonte di informazione dall’Iran è Twitter. Con un incredibile supporto internazionale la comunità internazionale sta costantemente fornendo dei server a cui i manifestanti iraniani possono accedere per caricare foto e filmati.

Durante tutta la notte di ieri i campus universitari delle principali città iraniane sono stati tenuti sotto assedio, con molti feritti ed almeno un morto. Alcuni studenti sono riusciti a postare minuto per minuto per tutta la notte, barricati nei dormitori.

Oggi è prevista una manifestazione nazionale e uno sciopero è stato indetto per domani. Non è ancora chiaro se riusciranno ad organizzarsi e coordinarsi senza cellulari e linee interrurbane .

Mentre scrivo vengono segnalate milioni di persone che marciano in silenzio per le strade di Teheran.



L’unica cosa che si può fare al momento è mantenere alta l’attenzione internazionale.

L’equazione che gira n rete in queste ore è "tienammen+twitter= teheran", potrebbe di fatto fare la differenza tra una brutale repressione e una seconda rivoluzione.


Riporto qui una lista di twitter dall’iran in inglese:

http://andrewsullivan.theatlantic.c...

questo è un aggregatore

http://friendfeed.com/iran-primary-...

su questo sito è possibile monitorare tre parole chiave su twitter contemporaneamente:
http://monitter.com/#

questa è la tag usata da tutti i twitter che riguardano le elezioni in iran, al momento è la più seguita da tutta la comunità twitter: #iranelection


Invito tutti a seguire e spargere la voce su quanto sta accadendo.




Commenti all'articolo

  • Di marco (---.---.---.8) 16 giugno 2009 00:40

    Non ci siamo scomodati quando hanno massacrato i palestinesi a gaza, quindi figurarsi se ci scomoderemo per gli iraniani. Il tono allarmistico dell’articolo è deprimente.

  • Di Rocco Pellegrini (---.---.---.3) 16 giugno 2009 01:23

     W il popolo iraniano che sta mettendo il tiranno alla canna del gas e che ha inondato le piazze con milioni di persone che stanno imponendo il diritto ad una vergognosa teocrazia fuori dal tempo. Benvenuti iraniani nel mondo moderno alla faccia di chi vi vuole male e grazie a GanLuca Baccanico per aver intercettato questa grande spinta della rete che ha aiutato gli studenti iraniani e, a questo punto, il popolo tutto.

  • Di (---.---.---.115) 16 giugno 2009 08:45

    Anche l’ascesa al potere di Adolf Hittler all’inizio fu considerata poco rilevante... Bisogna allarmarsi eccome, quello che sta accadendo e molto grave, non giriamo la testa dall’altra parte.

  • Di outis (---.---.---.2) 16 giugno 2009 10:24

    La ricostruzione degli avvenimenti che proponi non è corretta. é l’inizio che non è esatto: neanche un’ora dopo la chiusura delle polling stations, il candidato Moussavi ha dichiarato inaspettatamente vittoria. piuttosto insolito... anche per democrazie liberali evolute come quella italiana o quella statunitense (!). Se vedi Aljazeera international, che ha dato la notizia di cui sopra ven.12 ore 21,30 circa 8ora italiana), ti accorgerai che la drammatica situazione del post elezioni iraniane è covered completely and fair. Impariamo a temere i totalitarismi anche nella forma delle people revolutions (arancioni in Ucraina, la rivoluzione delle rose in Georgia,ecc...) studiate e programmate con interessi strategici. 

  • Di virginia (---.---.---.51) 16 giugno 2009 14:28

    Sul lodevolissimo programma di Raitre "Rassegna stampa di oggi" che prevede anche un intervento degli ascoltatori, sono intervenuti un uomo e una donna iraniani che hanno delineato una situazione iraniana post-elezioni in questo modo: se anche avesse vinto Mussawi, l’oppositore di Ahmadinejah, non sarebbe cambiato granché. Questo perchè le elezioni in Iran sono sempre e comunque pilotate da una dittatura, non sono per nulla elezioni democratiche.
    Mi chiedo: anche il movimento dei protesters è pilotato? Meditate, meditiamo.

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.131) 16 giugno 2009 18:53
    Damiano Mazzotti

    probabilmente è nata pilotata... Però secondo me il movimento si sta trasformando in qualcosa a maggioranza spontanea... e se anche le cose cambiassero di poco è sempre megli odi nulla..

    diamo tempo al tempo... attenti però a non intrometterci troppo per non rischiare di causare una terza guerra mondiale..

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