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Pensioni. Una palese ingiustizia

Forse non tutti sanno, ma dovrebbero saperlo, che gli uomini e le donne in ‘divisa’ (militari, carabinieri, poliziotti, finanzieri, penitenziari, ecc) hanno diritto alla pensione al compimento del 60esimo anno di età.

Giusto e sacrosanto per chi effettua un mestiere usurante e mette ogni giorno ad alto rischio la propria vita per combattere in prima linea mafia, camorra, criminalità e delinquenza.

Ma forse non tutti sanno, ma dovrebbero saperlo, che tale trattamento previdenziale spetta pure a coloro che invece di un posto sulla ‘volante’ occupano una scrivania e svolgono per tutta la loro carriera non attività operative sul territorio, ma solo ed esclusivamente un lavoro burocratico-amministrativo.

Ora si da il caso che in quegli Uffici gli uomini e le donne in ‘divisa’ adempiano alle stesse identiche mansioni dei loro colleghi ‘civili’, con la differenza che il militare viene congedato a 60 anni e il civile pensionato a 70 anni + speranza di vita!

Una palese ingiustizia non solo per i lavoratori civili, chè svolgono le stesse identiche mansioni dei militari, ma vieppiù per quegli uomini e quelle donne che tutti i giorni e tutte le notti, festivi inclusi, indossano la divisa!

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