Paolo Praolini

Appoggio Roberto anche in questa scelta di rimanere fuori da una politica che in questo momento sta attraversando uno dei peggiori momenti storici.
Cosa grave è che a confermarlo è anche il presidente della Repubblica!
Inoltre perchè perdere questa eccellenza che riesce ancora a portare alto il nome dell’onestà e della legalità.
Avanti continua deliziarci con il tuo lavoro e le tue opere.

Caro Vitof,
con o senza Roberto Saviano tanti italiani sono ormai rattristati di questo stato delle cose.
Io riportai già in un articolo 1 anno fà il mio primo sfogo e poi con un secondo articolo l’agonia del nostro paese dal punto di vista dei riferimenti etici e morali nelle ns istituzioni.
Come hai riportato sinteticamente attività e scandali venuti alla luce su personaggi importanti delle nostre istituzioni hanno mostrato lo stato di degrado morale che il ns paese stà attraversando.
Ne danno testimonianza, come tu hai scritto, l’indifferenza generale della politica intera e delle principali istituzioni i cui rappresentanti dovrebbero esserne garanti nei ns confronti.
Oggi questo aspetto è solo verbale e legato a slogan di facciata che periodicamente vengono tirati fuori per essere lustrati e inibire il mormorio dell’opinione pubblica stanca di questi comportamenti.
Da questo punto di vista debbo dire sono molto scettico sul fatto che si possa ripristinare la trasparenza e limpidezza etica nel mondo della politica in particolare, quale classe di rappresentanti da tenere ad esempio.

Articolo interessantissimo e basato su fatti che rendono molto attendibile questo filone d’inchiesta ed il teorema che dietro è stato dettagliatamente ricostruito.
Di Fondi e delle manovre del Governo ero a conoscenza mi mancava il collegamento con Marrazzo che non conoscevo.
In questo teorema ritorna a pennello l’azione di Berlusconi che mise Marrazzo in condizione di ricatto, dicendogli che il video lo aveva ma non l’avrebbe diffuso. Forse avrebbe fatto meglio a tenerselo, non diffonderlo, senza neppure telefonare a Marrazzo (evitando il ricatto), forse sarebbe stato corretto e coerente.
Comunque aspettiamo l’altra parte dell’articolo.

Concordo pienamente con l’articolo che ha evidenziato quali sono gli aspetti da valutare aldilà della demagogica informazione troppo diffusa!
E’ chiaro che in un sistema liberalizzato poi ci sono comunque gli eccessi.
Abbiamo acquedotti come in Puglia, Sicilia e Campania con reti idriche inadeguate ad una distribuzione equa e senza sprechi, con enti di gestione pubblici che non sono stati in grado in tanti anni di pianificare investimenti ed il recupero di quanto non fatto negli ultimi decenni.
Ci sono nello tesso tempo società miste (pubblico, privato) o esclusivamente private dove non si sono sapute gestire le risorse da investire magari investendo denari nella finanza in banche tedesche (ved. Depfa bank o il caso Ato5 sud - Marche) che poi sono fallite e finite in mano allo stato tedesco, bruciando risorse destinate agli investimenti idrici.
Insomma ci vuole equilibrio in tutto, i cittadini devono monitorare e l’acqua credo rimarrà sempre un bene dell’umanità e di noi tutti.

Su questa vicenda credo che non ci siano più parole da spendere vista l’evidente volontà di ’qualcuno’ di nascondere verità tangibili come quella del colonnello Arcangioli con la borsa.
Continuiamo a parlarne ed aspettiamo che arrivi aria nuova a ridare ossigeno alle forze positive che animano ancora questo paese.
Molte cose stanno cambiando!