• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Salute > Pandemia H1N1: fine dell’emergenza

Pandemia H1N1: fine dell’emergenza

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha annunciato, pochi giorni fa, che "il mondo non è più nella fase sei di allerta, ora ci stiamo muovendo nel periodo post-pandemico’’. La felice notizia è stata data dal direttore generale Margaret Chan.

Keiji Fukuda, responsabile per l’H1N1 dell’Oms, ha evidenziato che il virus A/H1N1 non è più ritenuto in grado di provocare un’altra pandemia, anche se potrebbero verificarsi focolai più gravi in alcuni paesi. Il bilancio totale è di 18.449 persone decessi su diverse centinaia di milioni di persone contagiate in 214 paesi dall’aprile del 2009. (fonte)

La Chan, mentre dava al mondo la buona notizia, si sarà ricordata che sono stati spesi miliardi per un’influenza che ha fatto solo 18 mila morti, decessi che, se messi a paragone dei milioni di morti per altre patologie, non giustificano lo stato d’emergenza ed i soldi spesi per la "suina". Avrà notato che l’OMS è stata duramente criticata per il suo allarmismo su una pandemia che era di bassa gravità ma che ha inciso sulle casse di molti Stati occidentali in maniera pesante?

Comunque sia, a causa della gestione della pandemia, l’OMS ha perso parte della sua credibilità agli occhi di molte persone.

Vedremo forse nella prossima pandemia come si comporterà l’Organizzazione Mondiale della Sanità... Il rischi di un’altra pandemia, infatti, pende sulla popolazione come la classica "spada di Damocle", almeno secondo alcuni esperti, pandemia che rischia di essere ben più grave della "suina" forse ha causa di "madre natura" o forse a causa dell’intervento dell’uomo.

Infatti giunge notizia che è stato creato in laboratorio un super virus che unisce le caratteristiche del virus H3M2 (influenza stagionale) a quelle dell’aviaria
H5N1
. In pratica si è ottenuto un virus altamente contagioso ed altamente mortale.

Il "neo virus" è nato grazie al lavoro di un esperto di influenza e pandemia, Yoshihiro Kawaoka, virologo della University of Wisconsin-Madison. L’intento è di dimostrare che lo scambio di geni tra un normale e poco pericoloso virus dell’influenza e il virus dell’aviaria può veramente produrre un’ "influenza killer".

Ora che abbiamo questo killer in laboratorio e la "ricetta" per crearne altri, tetri scenari da fantascienza apocalittica si aprono davanti a noi. Se, per caso, fra 1 o 2 anni scoppiasse veramente una pandemia del genere ci sarebbero molte domande da porsi.
 
La più importante è: quante possibilità ci sono che un flagello del genere possa "nascere" naturalmente e quante "grazie " alla mano dell’uomo? Il profitto ed il potere, per alcuni, giustificano qualsiasi azione.
 
Al lettore l’ardua sentenza e speriamo che il virus killer rimanga confinato nel laboratorio del suo creatore e nelle pagine dei libri di fantascienza.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares