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 Home page > Attualità > Politica > Pacifisti e PD: "chi sono gli scissionisti"?

Pacifisti e PD: "chi sono gli scissionisti"?

 

Le piazze si riempiono, le bandiere pacifiste, viste dall'alto dei terrazzi dei palazzi soprastanti, sembrano assimilarsi in un unico corpo multicolore che grida al cielo: "MALEDETTA LA GUERRA E W LA PACE". 

Ma le cose cambiano. In passato il desiderio di pace accomunava chiunque fosse contro la guerra nel vero senso della parola; oggi sembra esserci un problema ideologico serio con cui qualcuno dovra' fare i conti molto presto.
 
Il maggior partito dell'opposizione, per chi avesse qualche dubbio è il PD, sembra essersi dissociato da certe iniziative pacifiste poiché troppo impegnato a cavalcare l'onda autodistruttiva, per loro e per noi elettori, dell'antiberlusconismo smodato, pensando erroneamente di riuscire a ricavarci qualcosa in termini di profitto elettorale. Ma i saggi sanno che la retorica uccide una nazione ed annienta un popolo già allo stremo delle forze, soprattutto quando uno status quo - antiberlusconismo professionista - non sia suffragato da proposte serie per il paese. Certo è che i guai del premier - se è colpevole deve pagare per tutto quello che ha fatto di ignobile e per tutto quello che non ha fatto per il paese. Questo tengo a precisarlo, poiché un articolo del genere potrebbe indurre qualche idealista di passaggio a fare pensieri impropri su questo blog - dicevo... i guai del cavaliere si sono trasformati in una leva commerciale multi canale che vede sorridere alacremente editori, scrittori, intellettuali, direttori di talk-trash e , perché no, anche admin di free-blog che al grido di: "psiconano, papy, pedofilo"... vedono moltiplicare gli utenti all'interno delle loro piattaforme virtuali. 
 
Insomma... Gino Strada sembra essere stato abbandonato da un partito multi-cefalo che fino a qualche anno fa era guidato dal buon Veltroni, che si autodefinì "l'Obama italiano"; il che è tutto dire. Ma come può risolvere ora Bersani questo conflitto di interessi che vede l'alter-ego a stelle e strisce del suo predecessore, quest'ultimo un tempo al comando del vecchio PD, attaccare la Libia? Al momento sembra che la soluzione sia stata chiara per tutti, o almeno per quelli che non si fanno persuadere da iniziative collettive, fuori tempo massimo e per questo poco credibili se non per salvare la faccia. Perché i pacifisti che scendono in Piazza dopo 2 settimane o poco piu' dall'inizio del conflitto, hanno dimostrato di essere orfani della politica italiana: TUTTA! Compreso il partito che per vocazione storica dovrebbe essere il primo ad essere solidale a certe iniziative. 
 
La vicenda potrebbe essere funzionale ad eventi elettorali prossimi futuri qualora dovesse cadere il Governo Berlusconi, ma paradossalmente è proprio questo atteggiamento che potrebbe essere visto in una cornice faziosa da parte di quell'elettorato moderato e solidale con eventi di piazza come questi. La parola passa al popolo, come è giusto che sia.
 
Di Eduardo Parente

Commenti all'articolo

  • Di pv21 (---.---.---.190) 9 aprile 2011 19:58

    Di là e di qua dal mare >

    Il potere di Gheddafi è tutto nelle sue armi. Sa bene che il cessate il fuoco sarebbe l’inizio della sua fine. Se il Rais non viene disarmato di certo c’è solo la “spaccatura” della Libia. Resterà l’unico vero “satrapo” di tutto il nord-africa?

    Il futuro di Berlusconi è tutto nella sua maggioranza di “nominati”. Che si chiami conflitto di attribuzione (Ruby) o si tratti di prescrizione “breve” l’obiettivo del Premier è sempre quello di fermare il corso dei suoi processi. Da "uomo più imputato dell’universo" diventerà l’unico cittadino riuscito a sottrarsi ai suoi giudici?

    La storia insegna che la Febbre del Tribuno non conosce freni o rinunce fino agli esiti più imprevedibili …

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