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Per favore non cliccate più il video dell’uomo ucciso al bar a Napoli

 

Nick Berg.


Ecco come si chiamava. Il suo video mi fece provare l’ultima volta la stessa sensazione, il suo nome non lo dimentico, chissà perchè.

Quando vidi il video di Nick mentre veniva decapitato dai talebani, ci misi più di una settimana per rimuovere quelle immagini dalla mia testa, e maledissi almeno per un mese chi mise quel video in Rete.

Ricordo che per me la cosa più grave fu non riuscire a capire cosa provare.

Non riuscire a descrivere se era nausea verso il video, se era rabbia verso il mondo, o se più in generale, era solo una sensazione di schifo e basta, per tutta la razza umana.

Sentimenti che ho riprovato nel vedere il video di Mariano Bacioterracino: vedere quest’uomo che viene sparato alle spalle fuori a quel bar, mi fa proprio male. Ancora di più mi fa male vederlo perchè è un omicidio nella mia terra, consumato alle spalle di una donna con un gratta e vinci in mano.

Riesco a scrivere il giorno dopo, subito non ce la faccio, non so perchè.

Io abito a 100 passi, come direbbe Impastato, o forse qualcuno in più, da quell’omicidio. Non conosco né il palo, né l’ assassino. E nemmeno il morto. Certo ha un cognome molto diffuso dalle mie parti, ma non l’ho mai visto. Quel bar invece lo conosco e come. Sta nella Sanità, per la precisione nei Vergini, proprio in mezzo ai mercatini.

Ma non mi interessa più di tanto qual è il reale motivo della diffusione del video. Però mi interessano e mi turbano le sue conseguenze, che dovrebbero essere molto più importanti.

Chi se ne fotte di diffondere questo video per assicurare il killer alla giustizia? Se tra un mese, un anno o anche du nelle migliori delle ipotesi verrà beccato e dovrà marcire in galera? Potrebbe essere anche già morto, forse vittima di un altro idiota, con la sua stessa ignoranza e con la sua stessa malignità.

Io non riesco proprio ad immaginare come fa la "società civile" a proporre questo video in Tv ed in Rete pensando ad una figlia, ad esempio: cosa avrà provato la figlia di quest’uomo, a guardare questo video? A vedere il padre morire tra un gratta e vinci ed un frigo per i gelati. Giù per terra. Con la faccia a terra. Con la gente che per poco non inciampa nel suo cadavere.

Tolta la segatura, si abbassa la saracinesca del bar e domani inizia un’altra giornata. Qualcuno va a casa e guarda il Grande fratello. Qualcuno più sofisticato clicca su Facebook.

E poi ripiomba subito una calma apparente.

Come un mare senza onde e senza pesci. Senza occhi e senza lacrime.

Clicchiamo. Vediamo. Parliamo. Giochiamo.


Ma mai a Vergognarci un po’, eh?

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