• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Economia > Otto i progetti per la riconversione di Termini Imerese

Otto i progetti per la riconversione di Termini Imerese

Sono otto i progetti presentati per la riconversione di Termini Imerese, dove la Fiat fermerà la produzione di auto a fine anno. Soltanto sette di essi, però, sono stati inseriti nella “short list” da Invitalia, l'advisor del ministero dello Sviluppo economico, mentre l'ottavo (DR Motor Company) è considerato in “stand by” perché arrivato fuori tempo massimo.

Solo tre progetti industriali riguardano il settore dell'auto. Due di questi sono nella “short list”: quello della De Tomaso di Gian Mario Rossignolo, che produce auto di lusso, e quello del fondo Cape Natixis, guidato dal finanziere siciliano Simone Cimino, insieme all'alleato indiano Reva, per la produzione di auto elettriche accanto ad una rete solare per rifornirle di energia. Fuori dalla short list, c'è poi l'offerta di DR Motor Company, casa automobilistica di Macchia d'Isernia, che punta a rilevare l'intero sito.

Nella Termini Imerese del futuro potrebbero non esserci più solo auto: al sito sono infatti interessate aziende attive in settori che vanno dal cinema alle serre fotovoltaiche.

Il progetto Med-Studios pensa ad una Hollywood siciliana: teatri di posa per cinema e fiction tv per la Einstein Multimedia. Poi c'è il progetto di Ciccolella, uno dei gruppi leader in Europa nei settori della produzione e della commercializzazione di fiori recisi e piante da vaso, prima azienda florovivaistica quotata in borsa in Europa. A Termini dovrebbe portare serre fotovoltaiche. Gli altri progetti sono stati presentati da Newcoop, un'azienda piemontese che si occupa di piattaforme logistiche e grande distribuzione; da Lima, una società friulana specializzata nella progettazione e produzione di protesi ortopediche delle articolazioni ossee; da Biogen Termini che si occupa dello stoccaggio di biomasse per la produzione di energia. Ad ognuno di questi progetti potrebbe andare una parte del polo industriale di Termini: le diverse proposte sono infatti ritenute tra loro “compatibili”, come ha più volte ribadito il ministro Romani. La riconversione di Termini prevede un investimento di oltre un miliardo di euro (350 milioni dalla Regione Sicilia e altri 100 circa da fondi statali) e un aumento dell'occupazione dalle attuali 1.617 (a cui vanno aggiunte circa 600 unità tra indotto diretto e indiretto, che porta il numero a circa 2.200) a 3.340 unità, di cui 2.360 nei soli due progetti relativi all'“auto motive” – a cui va aggiunto quello in “stand by”. 

E’ positivo che siano stati presentati diversi progetti per la riconversione di Termini Imerese, tali, sembra, di garantire il posto di lavoro a coloro che lavorono nello stabilimento Fiat (anzi come già rilevato sarebbe ipotizzato un aumento del numero degli occupati). Si tratta di vedere quanto i dati previsti siano realistici e quanto i progetti siano credibili. Non sarebbe la prima volta infatti che vengono presentati progetti di investimento per la riconversione di stabilimenti dismessi che in realtà puntano a utilizzare le risorse pubbliche messe a disposizione per agevolare la riconversione ma che, dopo poco tempo, si rivelano progetti del tutto inconsistenti tali da far chiudere, entro breve tempo, le nuove imprese, determinando così la perdita del lavoro da parte di numerosi dipendenti. Quindi prima di concedere agevolazioni alle aziende che hanno presentato i progetti in questione occorrerebbe analizzarli approfonditamente per verificarne la serietà.

Commenti all'articolo

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares