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Onda: le stecche nel coro.

E i ragazzi dell’onda?

I ragazzi dell’onda.

Ottimi palliativi dei Tg, imperituri, impavidi contro il nemico tarpa-ali, pronti a urlare, gridare, infrangersi.

Dileguarsi, indipendenti fino a nuovo ordine.
Sacrosante alcune lotte. L’esistenza precaria è un fatto, i tagli anti-cultura ormai storia (se solo ci fossero i mezzi per scriverne nei manuali).
Gridano, corrono, accorrono. Ne danno, di soddisfazioni ai Cossiga.
Hanno i loro buoni motivi, le ottimissime ragioni per essere seguiti, per passare da loro e vedere cosa si dice.

Ci sono tutti: i ggiovani, i giuovani, il colto e l’inclita.


Beninteso, sono passato a vedere anch’io. Fino alla prima di Rino Gaetano. “Ciao“.
E’ giusto, talora, gridare. Basta sceglierne i perchè e i mezzi.

Perchè, onda, non urli contro il padroncino di Arcore?
Perchè, onda, non contesti la luna, e smetti di accontentarti del dito-Gelmini?
Perchè, onda, ti lasci deviare su percorsi che qualcuno ha voluto che battessi?
Perchè, onda, non ti rendi conto che la velinetta più acida è di stanza al ministero e non a caso, faro giallo nella notte che hanno fatto scendere?
Perchè, onda, finto-intellettuale-fica, non scendi in piazza contro il nemico giusto, papi di chi contesti, origine del cancro?
Perchè, onda, quando ti ho divulgato (per mail, ad alcuni delle vostre associazioni), diverticolato iracondo il trattamento riservato a Genchi per un sit-in sacrosanto in prefettura non hai preso in considerazione la cosa, dal gretto dell’ignoranza che molti di voi contraddistingue?

Sono uno studente. Affossate la nave o lasciate che la bassa faccia di voi solo un titolo de Il giornale. Nel giorno giusto.

Commenti all'articolo

  • Di mazzetta (---.---.---.2) 22 maggio 2009 14:53

     articolo confuso, non si capisce che c’entri Genchi con l’Onda e nemmeno cosa l’autore vorrebbe dall’Onda, l’unica cosa che si capisce è che il livello della critica verso gli studenti è quello citato de Il Giornale 

    • Di "L’autore" (---.---.---.17) 22 maggio 2009 15:06

      Genchi è sato ignorato dall’Onda [esperienza personale].
      Credo che non si possa ’manifestare’ su una e una cosa sola.
      ’L’autore’ vorrebbe che tale movimento si attivi anche contro la matrice di ciò che contesta, e non basarsi su effetti ed esecutori di ordini.
      La situazione lo richiederebbe.

  • Di Peppe (---.---.---.26) 24 maggio 2009 04:19

    Da studente dico che si’, l’onda la deve piantare di limitarsi alla sola Gelmini ed ai soli tagli anti-cultura e al decreto sicurezza, poiche’ sono parte di una strategia eversiva molto piu’ complessa.

    La Gelmini non conosce la sua legge, qualcuno l’ha scritta per lei, sono piccoli passetti per formare i futuri italiani servi di uno stato-padrone ad uso privato.

    Si deve alzare il tiro e contestare duramente la strategia eversiva che si serve di quelle tre cose per ottenere il suo fine, il dominio di un gruppuscolo di fetenti finalizzato a mantenere l’Italia al livello di republica delle banane retrograda, nonche’ utile elemento di disturbo nel processo di formazione di un macrostato europeo, perche’ checche’ se ne dica, l’Italia sta nel G8 ed e’ membro fondatore della UE, quindi nonostante la sua classe dirigente di delinquenti incapaci, ha un peso importante.

    Qualche stupido dinosauro vuole giocare a fare il sovrano di uno stato imperiale, dominatore del pianeta, per cui qualsiasi altra macrostato (UE, lega araba ecc.) deve essere soffocato sul nascere, per evitare la concorrenza e la formazione di un governo globale democratico, la legge la vuole imporre solo la classe dirigente di un singolo stato, cosi’ da farsi i suoi porci comodi.

    La mignottocrazia presidenziale italiana e’ solo una goccia importante nel mare di letame in cui sta a bagno questa strategia, quindi le sue componenti fondamentali vanno attaccate in questo contesto, parlo di mafia, fascisti, lega, grande imprenditoria da quattro soldi. Essi sono tutti attori che promuovono la mignottocrazia, funzionale ai voleri di una qualche potenza straniera.

    La rivoluzione Greca contro i colonelli parti dalle universita’: degli studenti occuparono l’ateneo di Atene e capirono che il problema non era la singola legge, era il sistema che l’aveva concepita, poiche’ il suo scopo era mantenere una Grecia arretrata per tenere lontani i comunisti, lasciare ampia liberta’ di manovra ad agenti stranieri, ed avere un altro stato da sfruttare e da manipolare politicamente per i propri scopi.

    Gli studenti greci lo capirono ed occuparono pretendendo democrazia e diritti civili. Di risposta la polizia fece un’ecatombe, una Diaz ellenica; a quel punto gli operai e le classi povere reagirono e comincio’ la rivoluzione che depose la tirannide, poi non tutto ando’ linearmente, ma almeno i greci furono finalmente liberi di vivere.

    Noi non siamo greci, ok, ma siamo in una situazione simile, e’ inutile andare contro la singola legge, non la cambieranno mai perche’ il problema e’ sistemico, bisogna pretendere, a mio avviso, questi punti:

     Dimissione totale di tutta la classe politica italiana, tutti senza eccezione A CASA

     Selezione di candidati "giovani" ed incensurati: non piu’ di 10 anni sopra l’eta’ minima per entrare in camera e senato

     Ripristino della preferenza alle elezioni politiche, e di un proporzionale funzionante, con uno sbarramento sufficientemente alto da tagliare i partitucoli a conduzione familistica, che puntano solo a fare arricchire i maiali che li gestiscono

    A questo punto, esponenti delle realta’ di lotta quali comitati del no, onda, associazioni antimafia, gruppi amici di beppe grillo e singoli attivisti internettiani dovrebbero formare uno o due partiti, per constrastare la casta che comunque tentera’ di ripristinare il suo dominio.

    Il nuovo governo dovra’ impegnarsi a:

     Ripristinare lo stato di diritto, e rendere l’apparato della giustizia funzionale (mai piu’ di un anno per ogni grado di giudizio)

     Ripristinare’ la liberta’ d’informazione, eliminado gli oligopoli ed adeguandosi a leggi di libero mercato per TV, radio e media mainstream in genere

     Aumentare la trasparenza e la partecipazione popolare: si deve sapere tutti dei politici eletti e candiati, e vanno promosse forme di organizzazione dal basso, che il popolo si rappresenti senza intermediari

     Contrasto del feudalesimo mafioso, con opera di repressione e di sradicamento della cultura e mentalita’ mafiosa, cresciuta nelle menti di taluni meridionali che preferiscono fare i servi della gleba invece che i cittadini liberi (i giudici non bastano, servono anche gli intellettuali, i dibattiti e i mezzi di comunicazione con il mondo)

     Confisca TOTALE dei beni dei capi supremi della mignottocrazia, essi saranno utilizzati per rimpinguare le casse dello Stato, poiche’ sono stati indebitamente sottratti per scopo personale, quindi quei soldi appartengono agli italiani

     Qualsiasi onorevole che viene condannato per reati gravi e corruttivi si deve dimettere (anche se e’ il primo grado di giudizio), se risultasse colpevole fino al terzo grado dovrebbe dimettersi dal partito.

    Se il nuovo governo si rifiuta di eseguire questi semplici compiti (o per lo meno di provarci sinceramente) deve essere rimosso e con esso gli esponenti della nuova giovane classe politica che lo ha difeso e formato, dopo si devono rifare le elezioni. Questa volta anche altra gente si unira’ ai partiti (o ne formera’ di nuovi). I nuovi entrati non devono essere strettamente legati a realta’ di lotta o movimento per evitare che si formi un’unica visione del mondo, ma tutti devono essere incensurati e si devono evitare conflitti di interessi.

    Si creera’ unita’ di visione su un’Italia antimignottocratica, cosi’ come, tramontato il fascismo, si creo’ un’Italia antifascista, ma e’ giusto cosi’, non ci deve essere spazio per i difesori dei tiranni in una democrazia.


    Dobbiamo chiedere questo, un cambiamento sistemico (che non bastera’ perche’ la casta tentera’ di sopravvivere, o si riformara’ un’altra casta nuova di zecca, ma si migliorera’ ).

    E’ ora di piantarla di andare appresso a rifondazione, ci stanno dentro pure loro! I sovrani ed i loro cortigiani hanno una paura folle di noi, lo dimostra il fatto che veniamo sistematicamente pestati e criminalizzati per qualsiasi cosa diciamo o facciamo. Questa e’ la prova che siamo noi che possiamo e dobbiamo cambiare, loro lo sanno ed hanno paura, TANTA paura.

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