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Omicidio di Caivano: un duro comunicato Movimento Trans Nazionale

Il Movimento Trans Nazionale ha emesso un comunicato molto critico sul pensiero mainstream che, nell’occasione dell’orribile omicidio di Caivano, ha ancora una volta discriminato in modo inaccettabile le persone Trans.

Le associazioni, i collettivi, i gruppi e lə attivistə aderenti al MOVIMENTO TRANS* NAZIONALE si uniscono al cordoglio di tutta la comunità trans per l’odio e la discriminazione che hanno portato al femminicidio di Paola Maria Gaglione ed al ferimento, all’aggressione e alla gogna mediatica inflitti al compagno trans Ciro. La violenza è strutturale e colpisce le persone non conformi alla maschilità bianca, eterosessuale e cisgender. Anche in questo caso si è espressa su diversi livelli.

La discriminazione misogina e transfobica non è limitata alla famiglia di Paola Maria, ma si è perpetrata attraverso le principali testate di stampa e televisione nazionali, le quali hanno nuovamente inflitto violenza verso una persona trans, minimizzando il duro percorso di transizione, e mostrando poco rispetto per la scelta di libertà della compagna, uccisa perché ha avuto il coraggio e la forza di amare chi voleva. Alla stampa si sono aggiunti sparuti gruppi di sedicenti attiviste che si dichiarano femministe, ma che a tutti gli effetti hanno dimostrato e pontificato il loro odio patriarcale sulle vittime e su tutta la nostra comunità.

Come movimento manifestiamo la nostra indignazione e la nostra rabbia. Ancora una volta viene infangato il nostro diritto all’identità, viene infangato il nostro diritto all’autodeterminazione, viene infangato il nostro diritto all’amore. Anche quest’anno l’Italia avrà il triste primato del più alto numero di femminicidi tra i paesi della Comunità Europea di donne e donne trans. Vanno infatti aggiunte al triste elenco di femminicidi Manuela, Marisol, Eduarda, Lara e altre due ragazze di cui non sappiamo nemmeno il nome.
Ancora una volta oggi urliamo contro l’oppressione sistemica che ci vuole fantasmi, aberrazioni, malatə, sbagliatə; per dire una volta per tutte che siamo esseri umani e che come tali rivendichiamo i nostri diritti sia da vive che, purtroppo, da morte.Lanciamo un appello all’unità rivolto a tutta la nostra comunità, ai movimenti transfemministi e femministi e ai movimenti LGBTQIAP+, al fine di marciare insieme, di reagire colpo su colpo ad ogni tentativo di emarginazione, ad ogni discriminazione sistemica e sociale, ad ogni azione di odio patriarcale. Non solo per essere liberə di camminare, non solo per essere liberə di amare, ma per il nostro diritto ad ESISTERE!

Fonte: Il movimento trans* nazionale

Questo articolo è stato pubblicato qui

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