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Ombre sulle "Quirinarie"? Il M5S fornisce i dati ufficiali

Con un post, pubblicato poco fa sul blog di Beppe Grillo, vengono annunciati i numeri delle 'Quirinarie' tenutesi il 15 aprile per l'elezione del candidato alla presidenza della Repubblica del Movimento 5 Stelle.

Dal comunicato si evince che alle 'Quirinarie' sono state chiamate a partecipare 48.292 persone e che i voti effettivamente espressi ammontavano a 28.518. Astensione dunque di circa 20.000 iscritti al Movimento, aventi diritto al voto. 

Nove i votati. I primi quattro di questi (Gabanelli, Strada, Rodotà, Zagrebelsky) hanno ricevuto più di 4.000 voti. Tutti gli altri (Imposimato, Bonino, Caselli, Prodi, Fo) non hanno avuto un grande riscontro.

Dopo il rifiuto di Milena Gabanelli di Report e di Gino Strada di Emergency, il costituzionalista Stefano Rodotà ha accettato di candidarsi al Colle con un appeal dei grillini di 4.677 voti. 

Dai dati si legge anche che "nei sei turni di votazione Rodotà è stato votato rispettivamente 240, 230, 250, 213, 210, 217 volte. Il numero dei parlamentari 5 stelle è di 163".

La "rete" ha però avuto un ruolo fondamentale per Rodotà e gli altri otto "quirinabili" del movimento di Grillo e dopo le pressioni circa la ripartizione dei voti ufficiali alle "quirinarie" arriva finalmente oggi il post che tutti volevano sul blog del comico 2.0.

In rete si è dicusso infatti anche dell'influenza dei social network sulle "quirinarie" anche se vengono mosse, in un commento, critiche sulla concezione di Internet nei confronti dell'autore dell'articolo. La critica è di non aver preso in considerazione la "rete" nella sua totalità se non il solito Twitter. Senza contare, ad esempio, la petizione online su change.org a favore di Rodotà. 

Non finisce qui. 

Dunque, il popolo del web, come sempre, risulta essere frammentato, troppo vasto e diverso. Una sfida che i grillini hanno osato intraprendere. Come andrà a finire?

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.26) 23 aprile 2013 14:21

    Non capisco quale sia il problema.

    Il M5S doveva trovare un nome da votare come Presidente della Repubblica, esattamente come hanno fatto tutti gli altri partiti. Invece di fare decidere agli eletti, a Grillo o a Casaleggio hanno fatto una votazione on-line. Hanno votato solo 28.000 persone? Vuol dire che il M5S ha dato voce a 28.000 persone. A quanti hanno dato voce il Pd, Pdl, e tutti gli altri?
  • Di (---.---.---.109) 28 aprile 2013 19:19

    Grillofax >

    La maggioranza che sostiene il governo rappresenta il 60% dei voti espressi dagli elettori.
    M5S, a sua volta, raccoglie un’analoga percentuale dei voti riconducibili alle varie opposizioni.
    Su questa base Grillo rivendica al solo M5S i “diritti minimi di chi fa opposizione”. Poi, con “singolare” traslazione, assimila a “cani in chiesa” i suoi 8,5 milioni di elettori, “disprezzati” per via di siffatto mancato riconoscimento ai loro “eletti”.
    In pratica rivendica al solo M5S la Presidenza delle Commissioni di “controllo e garanzia” escludendo, di fatto, tutti gli altri “eletti” che accorpano più del 40% delle forze d’opposizione.

    Merita una alternativa.
    Nel riformare l’attuale rapporto “paritario” si potrebbe prevedere che una delle Camere sia destinata alla sola maggioranza e l’altra “riservata” a tutta l’opposizione.
    I parlamentari M5S diverrebbero così “maggioranza” e godrebbero di tutti i relativi diritti. Vantaggi.
    Grillo avrebbe il potere di organizzare e disciplinare i lavori di tale Aula e mai più correrebbe il rischio di “mescolarsi” in una “ammucchiata” di governo visto che i “votati” all’inciucio sarebbero fisicamente “tutti fuori”.

    Sciocchezze? Mica tanto, se può risorgere anche Barabba.
    PS: Tutto va bene finchè dura il Consenso Surrogato di chi è sensibile alla fascinazione …

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