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Nymphomaniac, un "porno-dramma" per Lars von Trier

Lars von Trier è fermamente intenzionato a sconvolgere ancora il suo pubblico e a scandalizzare gli animi più pudichi. Il titolo del suo prossimo film, le cui riprese dovrebbero cominciare quest'estate, la dice già lunga: "Nymphomaniac"; racconto senza veli di Joe, una donna che, una volta soccorsa da un anziano professore mentre sudicia, seminuda e gonfia di botte giace in stato confusionale sul ciglio di una strada, decide, al riparo confortevole della casa di lui, di intraprendere un viaggio estremo nei ricordi. Ricordi di una vita a tinte fosche, straziata e straziante, tutta dedita alla ricerca estrema del piacere.

Stellan Skarsgard, habitué dei set del regista danese (Le onde del destino, Dancer in the dark, Dogville, Melancholia), veste i panni del vecchio prof. Mesi fa, quando accettò senza esitazioni la parte propostagli, si disse entusiasta all'idea: "Non ho nessuna esitazione, è divertente - dichiarò-. "La mia vita è stare sul set e voglio fare cose interessanti, perciò voglio lavorare con registi interessanti. Voglio divertirmi, questo è il mio problema".

Più dura è stata trovare la protagonista femminile, un'attrice professionista disposta a spingersi molto, un'interprete non avvezza per forza ai film porno, che risultasse allo stesso tempo autentica e smaliziata: "Voglio esplorare l' eros femminile dalla nascita fino ai 50 anni in un racconto scandito in otto capitoli - precisa Trier - "E lo farò senza tabù di sorta".

La scelta è ricaduta su Charlotte Gainsbourg, anch'ella già più volte interprete delle audaci fantasie del regista danese (con lui ha già girato Antichrist e Melancholia). L'attrice francese aveva inizialmente temporeggiato poi, alla fine, ha ceduto, dicendosi disposta a girare anche le scene di vero sesso. Difficile sarà trovare una giovane interprete disposta a vestire i panni di una Joe pre-adolescente: alto è il rischio di incorrerre in qualche denuncia, visto e considerato che Von Trier si è riproposto di "esplorare i tabù della sessualità infantile".

Attesa impaziente dunque per la nuova pellicola dell'eccentrico, fobico e ipocondriaco regista che non perde occasione per far discutere (agli annali le sue dichiarazioni sul nazismo che l'anno scorso gli valsero l'espulsione dal Festival di Cannes dove presentava il suo Melancholia: "Cosa posso dire? Capisco Hitler"- dichiarò ai giornalisti allibiti - "ha fatto alcune cose sbagliate, assolutamente, ma posso immaginarmelo seduto nel suo bunker, alla fine... Sono solidale con lui, sì, un po'") e che, a riguardo del suo nuovo film precisa: "Ci sarà anche da divertirsi". Si tratterà di un film buffo, poetico e, per certi versi, filosofico. Vedremo.

Ultima precisazione per gli appassionati: come riporta la rivista americana The Holliwood Reporter, Nymphomaniac uscirà probabilmente in due versioni, una soft per le sale cinematografiche e una hard per i veri intenditori. 

Nell'attesa di giudicare con i nostri occhi, vi riprononiamo una scena con la Gainsbourg tratta da Melancholia, l'ultima fatica di Von Trier:

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