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Nuovo Codice della strada. Chi controlla?

Il nuovo Codice della Strada presto sarà legge dello Stato. Il punto centrale rimane sempre lo stesso: chi farà rispettare le norme già in vigore prima ancora di occuparsi di quelle nuove che stanno per arrivare? Chi farà i controlli e con quale frequenza?

Nell’approssimarsi delle ferie quei catastrofisti dei media sono tornati a parlare di incidenti stradali gravi e meno gravi, dispensandoci di consigli utili che tutti gli anni sono sempre gli stessi. Da questi spunti e consigli, il Governo prende provvedimenti radicali. Ecco il nuovo Codice della strada che presto sarà legge dello Stato.

Norme più severe e restrittive, foglio rosa a 17 anni, velocità fino a 150 chilometri ora se ci sono i tutor, e soprattutto tolleranza zero per chi verrà trovato alla guida in stato di ebrezza o sotto effetto di stupefacenti. Norme severe e giuste viene da dire, ma chi controlla?


Ci capita spesso di vedere automobilisti che sfrecciano senza cintura, che invadono la corsia riservata ai mezzi pubblici o peggio ancora, che viaggiano sulla corsia di emergenza, che parlano al cellulare senza auricolare, che viaggiano con le moto e i ciclomotori con tre persone senza casco sopra etc...
 
I Vigili urbani, pochi e distratti non controllano; le forze di Polizia, sempre poche quelle che pattugliano le strade, non riescono a far rispettare le norme già esistenti, figuriamoci le nuove. Le autostrade italiane non permettono di viaggiare a 150 chilometri orari con i tutor o senza. Sono cantieri aperti 365 giorni l’anno che creano traffico, code ed incidenti.
 
Non indossare il casco in certe Regioni italiane è diventato prassi e le forze dell’ordine distratte, nemmeno li controllano più. I camionisti un tempo, viaggiavano in due. Le aziende per risparmiare, appoggiate dai governi, hanno sostituito sui bisonti della strada l’autista con la tecnologia, hanno installato il cronotachigrafo (strumento valido ma anche facile da aggirare). L’autista che parte dalla Sicilia per raggiungere la Lombardia, quanti chilometri percorre? Chi è in grado di stabilire se si è riposato durante il viaggio? Nessuno. Lui parte dall’azienda con due dischi da inserire nello strumento tecnologico: uno vero, l’altro fittizio. Alla partenza inserisce il fittizio. Dovrebbe riposare ma in realtà, si ferma, prende un caffè, cambia il disco e prosegue il viaggio. Chi lo controlla?
 
Capita a tutti noi di vedere le tante infrazioni che commettono e commettiamo e quelle rarissime volte che incrociamo una pattuglia e ci controlla, ci sembra di sentirci al sicuro se non abbiamo commesso infrazioni. Ma torniamo al nuovo Codice della Strada. Il punto centrale rimane sempre lo stesso, chi farà rispettare le norme già in vigore prima ancora di occuparsi di quelle nuove che stanno per arrivare? Chi farà i controlli e con quale frequenza?
 
Cascano le braccia ai tanti che sognano un Paese dove ci siano le leggi e qualcuno le faccia anche rispettare. Questo sogno nel bel Paese è irrealizzabile. Nel bel Paese si punta molto alla repressione astratta che alla prevenzione reale.

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