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Nucleare: siamo al sicuro? Secondo Greenpeace no (mappa interattiva)

Il pericolo di un disastro nucleare è scongiurato? Secondo l'organizzazione Greenpeace no, anzi resta più vivo che mai. Così, a un anno dall'incidente di Fukushima, è stata lanciata la mappa interattiva con la disposizione dei siti produttori di energia atomica.

 

"Tutte queste persone - spiegano a greenpeace - sono in pericolo: vivono in un'area che, in caso di incidente nucleare, potrebbe venire altamente contaminata ed essere quindi evacuata".

Non ci sono reattori nucleari sicuri: gli ultimi sessanta anni sono costellati di incidenti nucleari, piccoli e grandi. Abbiamo tutti sentito parlare di FukushimaCernobyl e Three Mile Island, ma in molti altri casi il disastro è stato solo sfiorato.



Solo sei anni fa in Svezia uno dei reattori della centrale nucleare di Forsmark ha rischiato di arrivare pericolosamente vicino alla fusione del nocciolo a causa di un guasto ai sistemi di sicurezza causato da un semplice black-out di corrente. Nelle ultime settimane, il direttore della centrale nucleare Fukushima Daini, sorella della centrale di Fukushima Daichi, ha ammesso che anche il suo impianto è stato vicino alla fusione nelle ore successive al terremoto e allo tsunami dell'11 marzo.

È solo grazie a questi "colpi di fortuna" o disastri sfiorati che la lobby dell'industria nucleare può continuare ad affermare che quella dell'atomo è un'energia sicura. Ma non si può essere sempre fortunati e, come Fukushima ci ha dimostrato, il nucleare sicuro non esiste. 

L'unico modo per evitare un altro incidente come quello di Fukushima è chiudere gradualmente tutte le centrali nucleari e sostituire l'energia dell'atomo con l'efficienza energetica e la produzione da fonti rinnovabili". 

In merito all'energia nucleare si è votato lo scorso 12 e 13 giugno. I cittadini italiani hanno scelto di bandirla dai programmi energetici futuri. 

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