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Nube radioattiva sull’Europa: abbiamo il diritto di conoscere la verita’

Quando leggo frasi del tipo: “La nube è radioattiva, ma non c’è alcun pericolo per la salute” mi preoccupo. Anzi: mi preoccupo molto. Solitamente è il metodo che adotta chi vuol tenere la gente tranquilla, pur sapendo bene che – in realtà – non c’è affatto da stare tranquilli.

Viviamo in un sistema strampalato, che non ci informa a dovere e in tempo utile di tutto ciò che rappresenta un pericolo – “per non diffondere il panico” dicono – ma che ci inonda spesso di informazioni farlocche se si impone alle masse di accettare qualcosa supinamente: il caso delle vaccinazioni obbligatorie è quello maggiormente descrittivo di questo metodo.

Fin quando ha giovato spaventare la popolazione, ogni giorno non si parlava d’altro che di “nuovi casi di meningite”. Serviva, evidentemente, a convincere il popolo dell’assoluta e urgentissima necessità di procedere con una riforma che imponesse, in maniera alquanto autoritaria, la vaccinazione. Peccato però, che dalla lista dellevaccinazioni obbligatorie, siano poi stati tolti proprio i due vaccini per il meningococco A e B. Valla a capire, una certa scienza “precisissima e da studiosi”…

Tornando alla notizia della nube radioattiva sull’Europa: ne abbiamo accennato in questo articolo, ma il fatto in realtà, è accaduto a Settembre scorso o giù di li. I media però, non ne hanno parlato. Le prime notizie sono dello scorso 11 Novembre, ma ancora oggi, se ne parla poco e in maniera frammentaria.

Cosa ha scatenato una nube di Rutenio 106, un elemento altamente tossico e cancerogeno che vaga – non si sa da quando, non si sa perché, non si sa verso dove – nell’atmosfera europea, e per cui ci si preoccupa semmai di far star tranquilli i cittadini europei?

Trovo particolarmente interessante la lettura di un articolo, pubblicato lo scorso 11 Novembre sul sito difesaonline.it a firma di Alessandro Rugolo, che a un certo punto scrive:

“Cerchiamo di capirne di più. Vi sono cose che accadono intorno a noi ma delle quali non si parla, tra queste non è un segreto che la stazione cinese Tiangong-1 (ovvero il Palazzo del Paradiso) sia da tempo fuori controllo ed è atteso con timore il suo impatto sulla Terra. Sembra infatti che gli scienziati non siano in grado di guidarne la caduta in un luogo disabitato ne di prevederne il luogo dell'impatto.

"Possibile mai?" direte. Il Guardian non sembra avere dubbi.

Ma non è l'unica ipotesi. Se si leggono con attenzione le manovre cinesi e americane nello spazio è possibile capire che è in atto una prova di forza tra le due superpotenze, prova di forza che come al solito potrebbe avere delle conseguenze, cosiddetti effetti collaterali, dei quali nessuno sta tenendo conto”.

Ragionamenti che non fanno una piega, e che ci devono portare a una riflessione collettiva su come i governi mondiali stiano davvero giocando con le nostre vite. Milioni, anzi: miliardi di vite umane.

Eppure, abbiamo il diritto di sapere cosa sta accadendo. Abbiamo il diritto di essere informati. Non è possibile che informazioni di questo genere passino inosservate, su richiesta ai media dei governi. Non stiamo parlando di giocattoli ma di vite umane e di incolumità. E il pensiero che porta a non raccontare la realtà “per non generare panico” non regge. Non regge mai.

Se è pur vero che le masse possono reagire malamente a una notizia terribile, è anche vero che se fossero degnamente informate, fornendo anche le notizie utili alla sicurezza personale, la gente si fiderebbe di più delle istituzioni, e non si dovrebbero patire pericoli che fioccano ormai da ogni angolazione.

Questa storia è la ciliegina su una torta crollata. Su un sistema che, sempre più violentemente, si abbatte sulla gente comune, lasciata a un destino che non è più quello che si chiama “il proprio destino”, bensì quello che chi comanda decide di generare. Sia fatta chiarezza, si chieda a livello internazionale l’origine e gli eventuali effetti reali di questa nube radioattiva. So che sto chiedendo molto e che nessuno ascolterà, ma tu che leggi, sappi almeno che – se lo chiedessimo tutti – potremmo sperare in risposte meno evasive.

La nostra vita vale molto più delle esigenze di una politica mondiale impazzita, composta ormai da affaristi e faccendieri che a tutto pensano, tranne che di far politica. E che se ne fottono totalmente della sicurezza e del futuro della gente che sta alimentando il loro potere. Fermiamoci e riflettiamo su quanto sta accadendo, prima che sia altro a fermare tutti noi. E non sapremo mai chi, cosa e perché. Vale tanto poco l’esistenza umana nell’era cosiddetta “moderna”? Questo è Medioevo. Senza la luce della speranza di un Risorgimento. 

Questo articolo è stato pubblicato qui

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