• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Mondo > Nicolai Lilin e il business della pedofilia, una denuncia allarmante

Nicolai Lilin e il business della pedofilia, una denuncia allarmante

Pubblichiamo la lettera aperta apparsa sul profilo Facebook dello scrittore Nicolai Lilin, che racconta una allarmante storia sul tema della pedofilia.

 

Cari amici,

nell'anno 2008, svolgendo un lavoro legato all'ambito di sicurezza privata, sono entrato in possesso di alcuni materiali che riguardavano le attività di un personaggio di origine russa naturalizzato in Germania, che si chiama Alexander Krivon. In Russia questa persona è nota alle forze dell'ordine per la partecipazione al business di pedofilia, negli anni novanta lui aveva prodotto enorme quantità dei filmati e delle foto pedofile, quali con successo aveva piazzato sul mercato internazionale, guadagnando talmente tanto denaro da poter corrompere la polizia russa (in realtà per questo negli anni novanta non serviva tanto), immigrare in Germania, aprire uno studio fotografico che a quanto pare, ancora oggi, questo mostro usa come la copertura per il traffico del materiale di carattere pedofilo. Lui stesso si dichiara un "artista" al quale piace fotografare i ragazzini nudi, caso vuole che loro sono spesso travestiti da donne e anche uno che non capisce niente dell'arte, si accorge che nelle foto di Krivon non c'è niente di artistico.

In seguito al lavoro che avevo svolto, un amico, ex compagno del servizio militare, che lavora nei servizi di sicerezza russi mi aveva passato una bella raccolta di registrazioni delle telefonate che lui e i suoi colleghi avevano fatto monitorando sig. Krivon, pensando che lui trafficasse in armi e materiali radioattivi. Quando hanno scoperto che nei momenti dei suoi soggiorni a SanPietroburgo lui organizzava le gite "turistiche" per i pedofili dei vari paesi europei e degli Stati Uniti, hanno lasciato perdere l'obiettivo, senza poter denunciarlo, in quanto svolgevano il lavoro "coperto" e sopratutto perché i rapporti tra la polizia e i servizi di sicurezza in Russia sono stati da sempre "tesi". Incontrando il mio amico per altri ragioni, alla fine dell'incontro lui mi ha parlato di questo caso e mi ha dato tutte le registrazioni telefoniche di Krivon, chiedendomi di passarli in modo anonimo alle forze dell'ordine in Germania, credendo che in questo modo i tedeschi avrebbero messo contro il muro il loro cittadino appena "acquistato". Ho eseguito la richiesta del mio amico, ho consegnato le registrazioni ad un esponente della polizia di Monaco di Baviera, che mi è stato consigliato da un conoscente russo che da molti anni abita in Germania. Per diversi anni non ho sentito più niente di questo caso, qualche volta passavo in internet per vedere se il sito di Alexander Krivon era aperto, e lo trovavo sempre funzionante, lui aveva persino pubblicato una rivista con le foto dei ragazzini nudi che vendeva in tutto il mondo.

continua a leggere dal profilo Facebook di Nicolai Lilin

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares