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Neve: alberi abbattuti nella periferia della Capitale. Chi li raccoglie?

Nel quartiere Tor Tre Teste del VII Municipio, alcuni alberi sono rimasti lì. Specie un albero caduto, schiacciato dal peso della neve, ha letteralmente piegato la recinzione di un condominio. Il fatto è accaduto nel giardino che si affaccia a via Angelo Viscogliosi e nessuno è ancora andato a ripristinare la zona. Tocca al Servizio Giardini? Tocca al Comune?

Era il lontano 11 febbraio, quando gli ultimi fiocchi di neve sono caduti sulla città eterna. Disagi, danni, uffici e scuole chiuse. Una Roma silenziosa, attonita. Una Roma bianca, giocosa. Famiglie e amici riuniti nel parco vicino casa per giocare a palle di neve e realizzare pupazzi di neve, tutti felici per una mini settimana bianca tutta romana. L’altra faccia della medaglia, però, è composta da oltre 2 milioni e mezzo di danni, alberi a terra, buche, strade bloccate, difficoltà dei mezzi di trasporto e la corsa agli approvvigionamenti.

E proprio su questo lato oscuro della medaglia tocca far luce. Nel quartiere Tor Tre Teste del VII Municipio, alcuni alberi sono rimasti lì. Specie un albero caduto, schiacciato dal peso della neve, ha letteralmente piegato la recinzione di un condominio. Il fatto è accaduto nel giardino che si affaccia a via Angelo Viscogliosi e nessuno è ancora andato a ripristinare la zona. Tocca al Servizio Giardini? Tocca al Comune?

A chi tocca, tocca anche perché, come il nostro Sindaco improvvisato esperto botanico, Gianni Alemanno, i nostri alberi non sarebbero abituati alla neve. Già, in una puntata di “In Onda” su La7, dichiara: “Se sto a Trento, Bologna o Milano, gli alberi sono abituati a un certo carico di neve. Se sto a Roma o se sto a Napoli, gli alberi che non hanno mai visto la neve crescono in una certa maniera, poi quando sono caricati dalla neve crollano”.

I conduttori Nicola Porro e Luca Telese, sembravano meravigliati. Sembra infatti possibile che degli alberi reggano o meno il peso della neve per la loro collocazione geografica? Agli esperti l’ardua sentenza. Ad ogni modo, il punto non è quello. Bisogna continuare a ripristinare i danni subiti anche nelle periferie romane.

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