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Nel Trevigiano imposto coprifuoco ai gay

Questa volta non parliamo di un sindaco leghista, ma di Riccardo Missiato, ex democristiano che guida una lista civica che governa la cittadina di Spresiano (Treviso).

Dal 22 luglio al 22 settembre è partita un’operazione chiamata “Estate sicura“, tutte le forze dell’ordine saranno coinvolte: per gay, trans e lucciole è previsto il coprifuoco.

Ma vediamo come il sindaco parla di questa operazione: “I gay sono malati e deviati, hanno bisogno di aiuto psicologico, dobbiamo scoprire dove sono e identificarli, e se sono clandestini devono venir espulsi. I cittadini li hanno visti sul Piave, sulla Pontebbana e nei parchi pubblici. Dire che queste pratiche sono vergognose è poco, siamo al degrado morale. E i gay non devono invadere la libertà altrui: sono stato a verificare, li ho visti che si appartavano. Ma controlleremo anche i tanti trans che prendono in subaffitto gli appartamenti per prostituirsi. Dobbiamo recuperare certi valori e la nostra morale . Questa non è la prostituzione femminile, questa è maschile e non può passare inosservata - continua Missiato - il Piave ha anche un valore simbolico, c’è un monumento degli artiglieri circondato da preservativi, guanti, salviette . Transenneremo la zona, contestando divieti di sosta e atti osceni - conclude il sindaco - la situazione è diventata intollerabile“.

In giunta non tutti sono daccordo con la decisione del sindaco. Il Pd si è dissociato.

 

Commenti all'articolo

  • Di Renzo Riva (---.---.---.153) 31 luglio 2010 01:03
    Renzo Riva

    Che il PD si dissoci non me ne frega di meno.

    Ho votato no all’azione del sindaco e non al suo articolo che riporta solo il fatto senza una sua opinione.
    Penso comunque che sia carente per mancanza di un punto suo di vista perché è in una "agora".
    Il confronto poteva anche valergli critiche sfavorevoli ma avrebbe in ogni caso acquisito al sito una ricchezza ulteriore.
    I fatti separati dalle opinioni non significa i fatti senza le opinioni.
    Per parte mia la mia anima lib non tollera le discriminazioni per le proprie tendenze o scelte sessuali.
    Altro invece è pretendere diritti particolari per le proprie tendenze o scelte sessuali: esistono solo diritti afferenti alla persona-cittadino e non altro.

    Renzo Riva

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