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 Home page > Attualità > Mondo > Neda continuerà a vivere con noi

Neda continuerà a vivere con noi

Sono entrato su Facebook e le ho scritto, dopo aver visto il video che la mostrava nel suo ultimo istante di vita, pur sapendo che non mi avrebbe mai più risposto.

 

Ho mandato un messaggio a Neda, ma so che lei non potrà mai leggerlo.

Ho trovato il suo bel viso nella foto istituzionale di contatto, ma so che non potrò mai conoscerla.

Neda se ne andata qualche ora fa.

Una vile azione dei milizie iraniane l’ha colpita a morte.

Era la speranza che hanno i giovani di cambiare quel paese, era il futuro democratico di una nazione in effervescenza.

Ma non l’hanno fermata, no!

Non ci sono riusciti!

Il suo corpo è morto, ma la sua anima è passata ad altre milioni di vite.

In Iran, ma anche in Europa, in Italia e nel mondo Neda è risuscitata.

Come se un ente superiore avesse asperso in tutto il globo il suo umore più profondo, distribuito le sue membra che continueranno a vivere nelle nostre.

Adesso, in attesa di ricevere la sua risposta dal web, il mio cuore è dolorante per lei, per tutta la popolazione che in queste ore tenacemente porta avanti una lotta improba, esasperata ma che appartiene loro nel profondo, fino a dare la vita per il cambiamento.

Portare avanti un movimento per la libertà del paese ed il recupero di una stato democratico e libero, è fondante per un nuovo stato di diritto e da valore ad una futura repubbblica democratica dell’Iran.

Neda ci ha insegnato una cosa importante, che quando vogliamo cambiare una cosa, dobbiamo farci attori dell’azione di cambiamento, metterci insieme, divulgare ed agire.

Così è accaduto in Iran.

Tantissimi giovani lontani dal fondamentalismo islamico e moltissimi meno giovani hanno capito che era giunto il momento di cambiare.

Scalzare coloro che si frapponevano tra loro e la libertà di agire e di pensare.

Hanno scelto questo momento e si sono mossi, hanno deciso pur con il cuore in mano, pieni di paure, ma arditi e determinati.

Il momento storico è dalla loro parte, hanno il coltello dalla parte del manico ma un oppositore di immane possenza si contrappone loro.

Chi vincerà la sfida?

Noi saremo tutti con Neda, simbolo di una libertà insanguinata.

Commenti all'articolo

    • Di Paolo Praolini (---.---.---.104) 23 giugno 2009 15:32
      Paolo Praolini

      Truman Burbank purtroppo il tuo link non toglie valore al mio commento ed alla storia di Neda.
      Nulla può smentire l’autenticità di questa storia testimoniata da un video, tantomeno questo tuo molto generico articolo allegato che ribalta storie di altra provenienza e genere.
      In questo modo possiamo ribaltare qualsiasi sentenza.
      Rimane il fatto, legato al pensiero volto a quelle persone che in questi giorni stanno portando alla luce un Iran diverso e meno legato ai dogmi della sharia.

  • Di l’incarcerato (---.---.---.221) 23 giugno 2009 14:27

    Queste tue parole mi hanno commosso.

    Io spero in una rivoluzione dei giovani lì in Iran e senza interventi esterni! Vogliono recidere tutti quei bei fiori come Neda, ma sopravviveranno nelle altre menti e coscienze vogliose di libertà...

    • Di Paolo Praolini (---.---.---.104) 23 giugno 2009 15:53
      Paolo Praolini

      E’ triste scrivere su una storia di violenza e di morte, ma sono certo che argomenti di questo livello arricchiscono l’uomo ed il sentimento ne è nutrimento per la mente, troppo abituata all’ascolto di eventi di volatile consistenza.

    • Di Truman Burbank (---.---.---.148) 23 giugno 2009 18:30

      Sicuramente se c’è il filmato deve essere vero. E’ notorio il fatto che le persone prima di farsi ammazzare verificano che ci sia una telecamera pronta a riprenderli mentre muoiono.

      Mi ricorda molto l’11 settembre 2001, con le telecamere pronte a riprendere gli aerei sulle twin towers e pronte poi a mandarle in onda.

    • Di Paolo Praolini (---.---.---.104) 23 giugno 2009 19:07
      Paolo Praolini

      Tutto può essere messo in discussione, ma per farlo fortunatamente occorrono testimonianze e dati tangibili!

  • Di pint74 (---.---.---.173) 23 giugno 2009 19:01
    pint74

    Sono bellissime parole ma ricordo all’autore che quello che stà succedendo potrebbe essere l’ennesimo tentativo made in USA per destabilizzare l’attuale governo.
    In questo caso la parola "democrazia" non avrebbe nessun valore visto che ci troveremmo davanti a qualche presidente pupazzo iraniano manovrato dalle solite potenze occidentali e che porterebbe l’Iran alla miseria.
    Iraq ed Afghanistan insegnano.
    Prova a chiedere a loro cosa ne pensano della democrazia.
    Più di 1 milione di morti nei 2 conflitti,questa è la democrazia che gli USA esportano.
    Qualcuno ha detto: la morte di una persona è un dramma,la morte di 1 milione di persone è solo statistica.
    Noi occidentali ci comportiamo così per 1 vittima facciamo una mezza rivoluzione ma ce ne freghiamo delle morti a Gaza,in Iraq,ecc.
    Senza contare che Truman potrebbe avere ragione...
    A voi l’ardua sentenza...

    • Di Paolo Praolini (---.---.---.104) 23 giugno 2009 19:13
      Paolo Praolini

      Nel caso in cui fosse riscontrabile ciò, sarei il primo a condannare un’azione trasversale di una nazione esterna.
      Ma il mio discorso è chiaro e diretto a quello che la ns ratio ed i nostri occhi possono rilevare, mi dissocio dalle dietrologie a priori senza fondamento e prive di riscontri tangibili! Sarei il primo a riconoscerle di fronte all’evidenza.
      Grazie per il commento.

  • Di Paolo Praolini (---.---.---.104) 23 giugno 2009 19:25
    Paolo Praolini

    A completamento dell’articolo.
    Poche ore fà l’agenzia ASCA ha riportato l’intervista del ragazzo di Neda che ha riferito questa testimonianza su Neda Soltan:
    ’’Si trovava a poco distanza dal luogo dove si stavano svolgendo le principali manifestazioni, nei pressi del quartiere Amir-Abad. Era con il suo professore di musica, seduta in un’automobile bloccata nel traffico’’, ha raccontato alla Bbc Persian Tv Caspian Makan, fidanzato di Nefa Agha-Soltan.
    Ho linkato l’intero pezzo per chi fosse interessato.

    Vorrei segnalare che Agoravox ha seguito con interesse anche le crisi in Palestina ed Afganistan dandone la giusta evidenza.



  • Di marco (---.---.---.137) 23 giugno 2009 22:18

    In Italia e nel mondo ci sono ogni giorno centinaia di morti ammazzati. Solo da noi, in due giorni, uno è stato infilzato con uno spiedino da barbecue e l’altra è stata accoltellata. Se uno non è scemo capisce che la causa di tuti gli omicidi è la stessa: l’odio. Quindi veramente non c’è differenza tra la morte di questa Neda e un altro assassinato. Uno qualsiasi del beneamato occidente. La differenza sta solo nel fatto che noi occidentali siamo speciali, perchè invece che occuparci dei nostri morti e trovare la causa, preferiamo guardare quelli degli altri e accusare e criticare..... Per questo si può bene dire che l’OCCIDENTE E’ IL MALE ASSOLUTO.
    Per quanto concerne AGORAVOX, devo dire che sono soddisfattissimo. E’ veramente un bell’oggetto. E soprattutto non ti censurano! Vi dirò che oggi ho cercato di postare un messaggio su Repubblica.it, in tono, diciamo, filo-iraniano, e mi hanno censurato!! Ridicolo! I paladini della libera espressione che ti censurano!.

  • Di Paolo Praolini (---.---.---.104) 23 giugno 2009 22:35
    Paolo Praolini

    Continua a seguire Agoravox! Qui la parola censura è sconosciuta.

  • Di georgia (---.---.---.110) 24 giugno 2009 11:09

    se davvero sia morta una ragazza di nome neda lo ignoro, la cosa che sembra certa è che il video è un falso, la ragazza del video (che sia neda o un’altra) NON muore. Guardatelo bene, è chiaramente una messa in scena con tutto quel sangue che appare dopo che la ragazza si passa la mano sul viso ... prima pulitissimo e rilassato.
    E’ un video fatto abbastanza male, e proprio questo mi fa dubitare ... insomma non sembra fatto per screditare ahmedinajhad (l’avrebbero fatto meglio) sembra piuttosto fatto per sputtanare l’altra parte, una volta che il video abbia fatto il giro del mondo .... e soprattutto sputtana e rende meno affidabile la rete, che c’è caduta collettivamente come un pollo (anche se per sole poche ore) ... occhio perchè la credibilità della rete è in mano a tutti noi e un eccesso di emotività acritica non può che danneggiarci.
    geo

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