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Napoli Teatro Festival Italia. La danza moderna in un viaggio mistico con Vertigo Dance Company

Alcuni minuti di applausi con standing ovation finale nella Sala dei Cinquecento del Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa. È il verdetto del pubblico del Napoli Teatro Festival per la Vertigo Dance Company, che, dopo aver inaugurato la settima edizione del Festival con Reshimo, l’8 e il 9 giugno ha riportato in scena Mana, una coreografia storica, firmata Noa Wertheim.

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La coreografa israeliana trae spunto dallo Zohar (Libro dello Splendore), vera e propria Bibbia della tradizione cabalistica medievale, che descrive la bellezza metafisica del creato. Nasce così l’interrogativo su cosa sia nato prima: il buio o la luce. Mana ne è la risposta: sorta di viaggio filosofico e mistico tra questi due spazi, opposti e tuttavia complementari. Ma tante altre sono le dicotomie su cui lo spettacolo è incentrato: linea e cerchio, maschile e femminile, libertà e prigionia, interno ed esterno.

Sulla scena vuota, infatti, è presente solo la sagoma di una casa sullo sfondo, come a marcare il confine tra fuori e dentro. Un confine labile, poiché la sagoma si sposta sul palco, apre porte di accesso e descrive geometrie sulla scena. L’unico oggetto di scena è un grande pallone nero – forse lì a rappresentare le ansie e le incertezze della vita quotidiana – portato inizialmente sulle spalle da una danzatrice e poi trasmesso, come un testimone, ai suoi compagni. L’individuo tenta in questo modo di ricongiungersi con se stesso, di riabbracciare il proprio universo.

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Noa Wertheim descrive questa performance come una “coreografia costituita da un unico movimento composto da una struttura a spirale che racchiude slancio energico e lo trasforma in un’espressione che unisce il sentimento di mancanza con l’aspirazione alla sazietà e al soddisfacimento”. È sorprendente il contrasto tra la potenza dei danzatori e la calma e la serenità che riescono a trasmettere. I performer trasformano infatti con fluidità i loro movimenti, passando dalle linee ai cerchi, dal dominare all’essere dominati, in un continuo gioco tra il maschile e il femminile.

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Vertigo Dance Company, da anni ormai nei cartelloni del Napoli Teatro Festival, si esibirà poi per la prima volta al Lincoln Center di New York e in Cina. Il suo repertorio si compone di collage di saghe uniche, accompagnano lo spettatore in un viaggio verso la magia dell’ignoto.

Assistendo a questo spettacolo di danza moderna, una riflessione sorge spontanea, e cioè come mai, nonostante gli apprezzamenti del pubblico e i lunghi applausi, lo spazio dedicato a tale disciplina, in Italia, sia sempre più ridotto. Ai posteri la – probabilmente – ardua sentenza.

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