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Mourinho: quale sarà il suo futuro? E intanto lo Special One si becca le lodi di Van Gaal
“This is the End”, quasi a sentire la voce di Jim Morrison. “This is the end”, quindi, e speriamo che non finisca in napalm come la scena di Apocalipse Now di cui il pezzo dei Doors fa da colonna sonora. È la fine, probabilmente, o così almeno scrivono i quotidiani spagnoli che danno Mourinho in partenza per Madrid, sponda Real ovviamente: un contratto triennale da 10 milioni di euro a stagione, tanto serve al tecnico portoghese per abbandonare i nerazzurri coi quali rischia il grande slam, se domani riuscirà a battere il Bayern Monaco nella finale, attesissima, di Champions League.
“As”, il quotidiano sportivo spagnolo, dà la notizia per certa, dichiarando che c’è già un accordo verbale tra il tecnico interista e la dirigenza madrilena, che portera Mou a firmare il contratto dalla durata più lunga dell’epoca Florentino Perez. Anche “Marca” si accoda e parla già di mercato, sostenendo che le richieste del tecnico interista sarebbero già state fatte: Javier Martinez, 21 anni o in alternativa De Rossi o Gerrard.
Insomma si parla di mercato nonostante domani sera si giochi il futuro, se non dello Special One, che da dimostrare ha comunque ben poco, almeno dell’Inter in campo europeo, dove da anni aspetta – a suon di milioni spesi in campagna acquisti – la consacrazione definitiva.
Il pensiero di Mourinho va alla squadra: “La Champions League è la più prestigiosa competizione del mondo. E’ una competizione che tutti vorrebbero vincere ma in pochi ci riescono. Io la voglio vincere per l’Inter. Se da allenatore posso aiutare i calciatori e se posso contribuire un po’ alla realizzazione di questo sogno, ne sarei enormemente felice”, dice lo Special One che nel frattempo si becca anche i complimenti del tecnico dei tedeschi Van Gaal, intervistato dal Corriere dello Sport, che lo ebbe con sé da allenatore al Barcellona; alla domanda infatti, se l’interista sia il miglior allenatore del Mondo, Van Gaal risponde che sì “se si parla della generazione di Mourinho”.
Sul modo di giocare e sul lavoro del tecnico l’allenatore del Bayern ha altre belle parole per Mou: “L’allenatore deve sempre cercare un momento per vincere la partita e dal punto di vista tattico deve convincere i giocatori. E’ questo il compito del tecnico e Mourinho lo ha svolto bene” anche se poi il loro essere vincenti si traduce in due filosofie di gioco differenti: “In questo senso – continua Van Gaal - il nostro modo di allenare è lo stesso. Io poi voglio giocare in attacco e non aspettare gli avversari, stare nel campo degli avversari, mentre Mou gioca più in difesa pur avendo giocatori che possono decidere la partita in qualsiasi momento. E’ una scelta”.
Quale sarà il futuro di Mourinho? Forse basteranno poche ore per scoprirlo, le stesse che basteranno per capire quale sarà quello dell’Inter
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