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Morte e sangue a Damasco

In Siria sono oltre 45.000 i morti della guerra civile, forse anche a causa dei gas tossici. Ma l’Onu e le grandi potenze stanno a guardare

Si ritiene impossibile che l’Onu possa intervenire in Siria, dove è in corso una feroce guerra civile, perché pare che siano contrarie la Cina e la Russia. Si lavora blandamente con la diplomazia, come se le belle parole potessero smuovere il regime di Bashar al-Assad e, nel contempo, far ragionare i ribelli, esasperati dalle azioni dell’esercito e della polizia siriani, ma anche abbandonati a se stessi dalla comunità internazionale. Le grandi potenze sono tali per spiegamento di forze e di armi, meno per dimensione politica internazionale e per capacità diplomatiche.

Il presidente americano Barack Obama ha detto recentemente che non sarebbe tollerato l’uso di gas da parte del governo siriano. Peccato, però, che la gente, in coda per un tozzo di pane, possa essere uccisa anche, e semplicemente, con le bombe a mano, con i mitra, o con le mitragliatrici poste sugli aerei, senza dimenticare la potenza di fuoco dei soliti carri armati! La dichiarazione americana è stata pronunciata per sensibilizzare russi e cinesi (e quanti altri hanno interessi in Siria) sulla necessità di un intervento in quella nazione martoriata da tempo dalla guerra, ma desta perplessità questo misurare le parole di fronte a una tragedia umana che sembra non avere fine. Più si aspetta a trovare delle misure idonee per far cessare il massacro e più dovremo assistere alla morte di donne e bambini, al massacro di gente inerme.

Siamo oggi in grado di sopportare ancora tragedie del genere? Siamo capaci di commuoverci sino alla disperazione, come fosse nostro figlio o nostra moglie a essere uccisi, davanti all’assassinio di Stato? O le nostre sono solo parole convenzionali di cui ci liberiamo per metterci a posto la coscienza? In fondo, sono altri a morire e la lontananza, in ultima analisi, attenua l’indignazione. Si è intervenuti in Libia, e anche in Iraq, per molto meno. Probabilmente c’è ancora qualche margine di manovra per evitare l’invasione della Siria: occorre, pertanto, intensificare le trattative diplomatiche, riunendo intorno al tavolo rotondo del Consiglio di sicurezza dell’Onu russi, cinesi e quanti altri vorranno mediare tra le parti, partendo dal presupposto che il mondo è diventato molto più piccolo di un tempo e che sono assurde le pretese di “sovranità nazionale” in un mondo globalizzato, che ha abbattuto qualsiasi barriera. È, a nostro avviso, l’unica cosa buona che ha fatto la finanza internazionale: di fatto, gli Stati non esistono più e il mondo è una “casa comune”. Butteresti, dunque, le bombe in casa tua?

L’immagine: bandiera della Siria e foto di Bashar al-Assad, presidente-tiranno siriano (fonte: Agência Brasil; autore: Ricardo Stuckert/Abr).

Dario Lodi

(LucidaMente, anno VIII, n. 85, gennaio 2013)

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.39) 4 gennaio 2013 14:09

    Gli USA e i suoi alleati intervengono solamente quando un paese è isolato e non è in grado di difendersi, mentre se ne guardano bene quando ha ancora le spalle coperte da grandi potenze...

    In ogni caso gli USA interverrebbero per porre fine ad una guerra finanziata e portata avnti dai loro alleati in medio oriente (Qatar, Arabia Saudita e Turchia) per sconfiggere la Siria e una volta ottenuto il risultato, tentare la stessa strategia con l’Iran.

  • Di (---.---.---.89) 4 gennaio 2013 15:03

    Articolo totalmente schierato con la coalizione(NATO/UE/GCC)la quale sostiene ,finanzia ed arma i terroristi tagliagole,Sunniti dei fratelli Mussulmani,sia di Al Qaeda e Salafiti,i quali combattono x rovesciare il legittimo governo(piaccia o non piaccia)Siriano del presidente Bashar Al Assad.
    Non parliamo poi di come la stampa ed il sistema radiotelevisivo occidentale e non,il quale é quasi totalmente schierato con la cd"ribelli dell’ ELS braccio armato dell’opposizione"!che a detta di molti giornalisti sia indipendenti che di alcuni media anche USA! é composto x il 90%(a star bassi)da stranieri non Siriani,provenienti da alcune decine di paesi,tra i quali:Afganistan,Turchia,Libia,Egitto,Arabia Saudita e perfino udite,udite Cecenia e Kossovo!
    i quali nonostante siano appellati come "combattenti della libertà"(ma x favore siamo seri!)
    Usano gli stessi metodi(cioè autobombe e attentatori suicidi) di quelli che in Irak ed Afganistan sono considerati terroristi,ma con la differenza che i terroristi che operano in Siria hanno ucciso centinaia se non migliaia di civili innocenti(con anche donne e bambini!)
    X tacere poi di come sono stae trattate la Cina e la Russia(con i loro alleati)che al CdS dell’ONU hanno(x fortuna!)messo il veto contro l’istituzione della no fly zone(you remember Libia?)nazioni le quali anche oggi(04/01/2013)sono additate la pubblico ludibrio x cercare ancora una soluzione del conflitto che sia pacifica e soddisfacente x entrambi i contendenti,mentre sia le cd"nazioni democratiche"(sì e io sono babbo natale!)in primis Turchia e Francia,spingono x intervenire militarmente in Siria con la conseguenza che si finisca come in Libia l’anno scorso(già perché c’é chi crede ancora che in Libia,oggi regna sovrana la democrazia e la concordia nazionale,poveri illusi!)
    X ora la finisco qui,ma ci sarebbero un mare di argomenti e di altre cose da sviscerare sulla questione Siria/Libia e del medio oriente in generale.
    un saluto di buon anno 
    Alexfaro 

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