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Mobilità Sostenibile: siamo pronti per le auto ad idrogeno?

Nel corso dell'articolo l'Ing. Giovanni Pino offre alcune considerazioni e spunti per quanto concerne la mobilità sostenibile in Italia con particolare riferimento alla mobilità ad idrogeno che fatica a decollare, salvo alcune eccezioni particolari.

Il numero di Veicoli elettrici circolanti in UE, nonostante le loro potenzialità per la riduzione delle emissioni climalteranti, è ancora molto basso. L'uso dei Veicoli elettrici aiuterebbe la transizione verso un futuro di Trasporto verde nell’UE, ma allo stato attuale solo l'1,2% delle auto vendute sono elettriche e la loro quota complessiva è pari allo 0,15% dell’intera flotta automobilistica europea.

Il settore dei Trasporti, com’è noto, è responsabile per circa ¼ del totale europeo di emissioni di Gas serra, in particolare nelle Città dove le alte concentrazioni d’inquinanti da traffico superano anche di molto gli Standard di qualità dell'Aria fissati dall’UE e dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

Considerando uno Scenario al 2050 che prevede mezzi elettrici alimentati da Fonti rinnovabili ricoprenti l’80% del parco auto, le emissioni di gas serra si ridurrebbero fino all'80-95% [1], portando un importante contributo alla transizione dell’UE verso un sistema più sostenibile. In tale Scenario sarebbe necessario un incremento della Produzione di Energia, ma nel complesso, anche se nei Paesi con una quota elevata di Centrali a combustibile fossile i benefici ambientali fossero più bassi, la riduzione delle emissioni di Anidride carbonica (CO2) nel settore dei Trasporti su strada sarebbe superiore persino agli incrementi derivati dall'uso continuato dei combustibili fossili per la produzione di Elettricità.

Nel complesso, nell’UE-28 si avrebbe una riduzione netta di 255 milioni di t di CO2 al 2050 pari a circa il 10% del totale delle emissioni annue e significative riduzioni di altri inquinanti atmosferici come gli NOx e Particolato. Rischio di aumento, invece, si avrebbe per SO2 in caso di utilizzo di carbone per aumentare la produzione elettrica.

Nello scenario dell’80%, la quota del consumo totale di energia elettrica in Europa da veicoli aumenterebbe da circa lo 0,03% del 2014, al 9,5% nel 2050, cioè tra il 3% e il 25% della domanda totale di energia elettrica, secondo il numero di veicoli elettrici previsti in ciascuna nazione.
Nel complesso, per ricaricare le Auto elettriche sarebbe necessaria una potenza elettrica aggiuntiva di circa 150 GW. Tale aumento di produzione dovrebbe essere accompagnato da un migliore coordinamento tra politiche energetiche e investimenti.

L'incremento di produzione dovrebbe essere ottenuto da Fonti rinnovabili ed essere corredato dal potenziamento delle Reti e dalla creazione delle Infrastrutture necessarie, come per esempio le Stazioni di ricarica.

L'integrazione dell’incremento della domanda di energia derivata dalla diffusione dell'uso dei Veicoli elettrici rappresenta una nuova sfida per la gestione dei sistemi di produzione, alimentazione e gestione delle reti a livello locale, nazionale ed europeo. In tale prospettiva, l’incremento di Veicoli elettrici può contribuire a ridurre significativamente le emissioni, ma non è di per sé sufficiente la semplice sostituzione dei veicoli convenzionali.

L’Europa è pronta pure per i veicoli a Idrogeno-Fuel Cell (H2-FC) ed anche l’Italia. A Bolzano, che è la capofila italiana, si testa l’efficienza della Rete di distribuzione dell’Idrogeno. L’Idrogeno supera la tecnologia ibrida, eguaglia i motori a combustione interna ed è la forma più ecologica per spostarsi in Automobile. Le vetture a Idrogeno, più autonome delle ibride, percorrono più di 500 km con un pieno e vantano prestazioni del tutto simili a quelle di un’Auto con motore a combustione interna, arrivando a una velocità massima di 178 km/h con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 9,6 secondi. La produzione conta ancora poche unità ma il futuro è alle porte. 

Al momento i principali costruttori di veicoli a H2-FC sono: Toyota, Hyundai, Honda, Nissan, Suzuki.
La mancanza di Strutture di rifornimento e il Costo delle Vetture hanno frenato la commercializzazione di questi veicoli nonostante la grande richiesta. Per abbassare i Costi e fornire una scelta più ampia, la Ricerca sta lavorando per ridurre o sostituire il platino delle Fuel-Cell, alleggerire le vetture e diminuirne l’ingombro. Il vero problema è però la mancanza di Stazioni di rifornimento che sarà presto risolta con gli investimenti da parte degli Enti locali e delle Aziende.

A Bolzano esiste H2-Sud Tirolo con l’impianto di produzione dell’Idrogeno da Fonti rinnovabili che ha spinto la Regione Trentino-Alto Adige a pianificare la costruzione di 24 Stazioni di rifornimento entro il 2020. Lo sviluppo di questa tecnologia innovativa ha permesso a Bolzano di essere scelta, insieme ad altre cinque città europee (Copenaghen, Innsbruck, Londra, Monaco di Baviera e Stoccarda) per testare l’efficienza della nuova rete infrastrutturale nel rifornimento dell’Idrogeno.

Il miglioramento della Qualità dell’Aria, il contenimento dei Cambiamenti climatici e la riduzione del Consumo di energia sono il cuore di un nuovo concetto di spostamento che non tutti i Paesi sono ancora pronti ad accogliere. A tal fine, il DL 16 Dicembre 2016, n.257, Disciplina di attuazione della Direttiva 2014/94/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 22 ottobre 2014, sulla realizzazione di una Infrastruttura per i combustibili alternativi [2], nell’ambito delle politiche UE sulla Sostenibilità, prevede che gli Stati Membri adottino un Quadro Strategico Nazionale (QSN) per lo sviluppo dei Combustibili alternativi nel Settore dei Trasporti e per la realizzazione delle relative Infrastrutture.

La finalità della Direttiva è ridurre la dipendenza dal Petrolio e attenuare l’Impatto ambientale nel settore dei Trasporti. La stessa Direttiva stabilisce i requisiti minimi per l’infrastrutturazione per i Combustibili alternativi, da attuare grazie ai Quadri Strategici Nazionali predisposti dagli Stati Membri.

Nei requisiti minimi per la costruzione di Infrastrutture per i combustibili alternativi sono inclusi i Punti di ricarica per i Veicoli elettrici e i Punti di rifornimento di Gas Naturale Liquefatto (GNL) e Compresso (GNC), Idrogeno e Gas di Petrolio liquefatto (GPL), nonché le “Specifiche Tecniche” per i Punti di ricarica e di Rifornimento ed i requisiti concernenti le informazioni agli Utenti. Sono fissati come obbligatori gli obiettivi per Elettricità e Gas naturale (liquefatto e compresso). Sono invece facoltativi gli obiettivi per Idrogeno (per il quale sono previste Misure solo in via sperimentale) e GPL.

Sono previsti inoltre, a tutela dei Consumatori, specifici obblighi sulle informazioni che devono essere chiare, circa i Combustibili che possono essere utilizzati in un veicolo, mediante un’etichettatura standardizzata, oltre a indicazioni nei Punti di Ricarica e Rifornimento.

Circa i Punti di Ricarica, il provvedimento stabilisce che, entro il 31 Dicembre 2020, saranno realizzati un adeguato numero di Punti di Ricarica accessibili al Pubblico per garantire l'Inter-Operabilità tra punti già presenti e da installare e che i Veicoli elettrici, a seconda delle esigenze del Mercato, circolino almeno negli agglomerati urbani e sub-urbani, in altre zone densamente popolate e nelle altre reti di Trasporto. La ricarica dei Veicoli elettrici nei punti di ricarica accessibili al pubblico, ove tecnicamente possibile, si avvale di sistemi di misurazione intelligenti.

Circa poi i Punti di Rifornimento per l’Idrogeno, entro il 31 Dicembre 2025, saranno realizzati un numero adeguato di Punti di rifornimento per l'Idrogeno accessibili al pubblico, da sviluppare gradualmente tenendo conto della domanda attuale e del suo sviluppo a breve termine, per consentire la circolazione di Veicoli a motore alimentati con Idrogeno o che utilizzano Celle a Combustibile (H2-FCEV), nelle reti da individuarsi nella sezione del Quadro Strategico Nazionale, inclusi eventuali collegamenti Trans-frontalieri.

Riguardo poi ai Porti marittimi, entro il 31 Dicembre 2025, saranno realizzati un numero adeguato di punti di rifornimento per il GNL per consentire la navigazione di Navi adibite alla navigazione interna o Navi adibite alla navigazione marittima alimentate a GNL nella rete centrale della TEN-T (Trans-European Networks – Transport).

Possono essere previste forme di cooperazione con gli Stati membri confinanti per assicurare l'adeguata copertura della rete centrale della TEN-T, di cui al Trattato di Amsterdam (2 Ottobre 1997) e del Trattato di Maastricht.

Inoltre è stato modificato il Testo Unico Edilizia-TUE (DPR 6 Giugno 2001, n. 380), come modificato dall'Art. 17-quinquies del Decreto Legge 22 Giugno 2012, n. 83, convertito dalla Legge 7 Agosto 2012, n.134, il comma 1-ter è sostituito dal seguente:

Entro il 31 Dicembre 2017, i Comuni adeguano il regolamento di cui al comma 1 prevedendo, con decorrenza dalla medesima data, che ai fini del conseguimento del titolo abilitativo edilizio sia obbligatoriamente prevista, per gli edifici di nuova costruzione ad uso diverso da quello residenziale con superficie utile superiore a 500 metri quadrati e per i relativi interventi di ristrutturazione edilizia di primo livello di cui all'allegato 1, punto 1.4.1 del Decreto del MSE, 26 Giugno 2015, nonché per gli edifici residenziali di nuova costruzione con almeno 10 unità' abitative e per i relativi interventi di ristrutturazione edilizia di primo livello di cui all'allegato 1, punto 1.4.1 del Decreto del MSE, 26 Giugno 2015, la predisposizione all'allaccio per la possibile installazione di Infrastrutture elettriche per la ricarica dei veicoli idonee a permettere la connessione di una vettura da ciascuno spazio a parcheggio coperto o scoperto e da ciascun box per auto, siano essi pertinenziali o no, in conformità alle disposizioni edilizie di dettaglio fissate nel regolamento stesso e, relativamente ai soli edifici residenziali di nuova costruzione con almeno 10 unità abitative, per un numero di spazi a parcheggio e box auto non inferiore al 20% di quelli totali”.

Circa poi l’obbligo di Infrastrutture di ricarica elettrica in nuove Pompe di Benzina, le Regioni, nel caso di autorizzazione alla realizzazione di nuovi impianti di Distribuzione carburanti e Ristrutturazione totale degli Impianti di distribuzione carburanti esistenti, prevedono l'obbligo di dotarsi di Infrastrutture di ricarica elettrica di potenza elevata almeno veloce, nonché di rifornimento di GNC o GNL anche in esclusiva modalità self-service.

Non sono soggetti a tale obbligo gli impianti di Distribuzione carburanti localizzati nelle aree svantaggiate già individuate dalle disposizioni regionali di settore, oppure da individuare entro tre mesi dall'entrata in vigore del Decreto. 

Ove ricorrono contemporaneamente delle impossibilità tecniche, le Regioni con densità superficiale di numero d’impianti di distribuzione GPL sotto la media nazionale, prevedono l'obbligo d’impianti di distribuzione del GPL.

Per tutti gli Impianti di distribuzione di carburanti stradali già esistenti al 31 Dicembre 2015, che hanno erogato nel corso del 2015 un quantitativo di benzina e gasolio superiore a 10 milioni di litri e che si trovano nel territorio di una delle Province i cui capoluoghi hanno superato il limite delle concentrazioni di PM10 per almeno 2 anni su 6 negli anni dal 2009 al 2014, le Regioni prevedono l'obbligo di presentare entro il 31 Dicembre 2018 un Progetto, al fine di dotarsi di Infrastrutture di ricarica elettrica nonché di distribuzione di GNC o GNL, da realizzare nei successivi 24 mesi dalla data di presentazione del Progetto.

Per tutti gli Impianti di distribuzione carburanti stradali esistenti al 31 Dicembre 2017, che erogano nel corso del 2017 una quantità di benzina e gasolio superiore a 5 milioni di litri e che si trovano nel territorio di una delle Province i cui capoluoghi hanno superato il limite delle concentrazioni di PM10 per almeno 2 anni su 6 negli anni dal 2009 al 2014, le Regioni prevedono l'obbligo di presentare entro il 31 Dicembre 2020 un Progetto, al fine di dotarsi di Infrastrutture di ricarica elettrica nonché di distribuzione di GNC o GNL, da realizzare nei successivi 24 mesi dalla data di presentazione del Progetto.

 

Riferimenti

[1] European Environment Agency, EEA Report, No 20/2016: Electric Vehicles in Europe;

[2] DL 16 Dicembre 2016, n. 257, Disciplina di attuazione della Direttiva 2014/94/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 Ottobre 2014, sulla realizzazione di una Infrastruttura per i Combustibili alternativi (GU n.10 del 13-1-2017 - Suppl. Ordinario n.3)

 

Giovanni Pino per Orizzontenergia

Questo articolo è stato pubblicato qui

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