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McCain e Veltroni si assomigliano

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Diversi per schieramento politico, diversi per nazionalità, anagrafe e storia, eppure accomunati dallo stesso triste epilogo. Come accaduto pochi mesi fa per Veltroni, anche McCain è stato travolto dal suo avversario, spodestato nei luoghi a lui più favorevoli. Obama è riuscito a mettere d’accordo quelli di colore ma anche gli ispanici, che avevano quasi sempre preferito i candidati repubblicani, e ancora i sindacati, gli intellettuali, i vip e il ceto medio, persino i ricchi che hanno preferito votare per lui ben sapendo che gli sarà chiesto di pagare più tasse. Ma al di là delle indiscutibili virtù di Barack Obama, e forse dell’inconsistenza politica del suo avversario, McCain - come Veltroni - è stato chiamato a un’impresa impossibile. Lo scontento degli elettori per un governo finisce inevitabilmente per riversarsi sul nuovo candidato di quello stesso schieramento: è nel 71% di americani delusi dal governo repubblicano di Bush che la vittoria storica di Obama affonda le sue fondamenta. In queste condizioni nessuno sarebbe uscito vincitore dal confronto col nuovo, con l’irrefrenabile voglia del cambio alla guida del paese. Obama e Berlusconi da questo punto di vista sono partiti praticamente già vittoriosi, mentre Veltroni e McCain condannati all’ineluttabile destino della sconfitta.

Commenti all'articolo

  • Di gloria esposito (---.---.---.218) 6 novembre 2008 19:31

    La cosa che è mancata di piu’ a Veltroni è la forza trascinante di Obama :Veltroni non ha sulla pelle il colore dell’emarginazione,non ha abbastanza fantasia per inventare un mondo diverso,non ha la forza di un giovane uomo che ha il coraggio di stravolgere tutto quello che è sempre stato e che non va.
    Ho solo venti anni per poter capire certe cose ma quando guardo i politici italiani (con poche eccezioni)so che cosa non voglio diventare:come loro.
    Sono sicura di non essere la sola a provare questa brutta sensazione,la sensazione di straniamento nel non potersi rispecchiare nei dirigenti di questo paese e per questo mi sento ancora piu’ dispiaciuta.E mi chiedo:lavorero’ mai?potro’ diventare un giorno una persona di successo rimanendo onesta?avro’ mai una possibilita’ di cambiare le cose in questa societa’ dove c’è sempre la stessa gente che decide le sorti di tutti?
    Obama rappresenta la speranza,il vento di novita’.
    E ’innegabile che veltroni abbia risentito della crisi del governo Prodi ma ancor di piu’ dell’incapacita’ della politica italiana di esprimere valori e contenuti.

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