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Matthias Schepp e le gemelline: ritrovato il navigatore

È la stazione di Cerignola, come ormai anche le pietre sanno, il posto in cui si cercano tracce delle gemelline Alessia e Livia Schepp scomparse il 31 gennaio scorso, da quando il padre Matthias Shepp le ha rapite dalla loro abitazione, in Svizzera. Se oggi riprenderanno le ricerche in zona per cercare il famoso registratore dell’uomo, come ha anticipato ieri il dirigente della Squadra Mobile di Foggia, Alfredo Fabbrocini, ieri è stata una giornata importante per cercare di districare la matassa di un caso di cronaca (l’ennesimo, a dire la verità) che da più di un mese non riesce a trovare tutte le risposte.

Proprio ieri, infatti, un altro tassello di questa intricato puzzle si è incastrato. Sabato, infatti, era stato trovato, tra i binari della stazione ferroviaria di Cerignola (Fg), il microchip del navigatore satellitare di Matthias Schepp che era stato mandato negli Usa con la speranza di ricavarne qualche informazione che potesse dare la svolta alle indagini per arrivare a ritrovare le due gemelline. Il microchip contiene la memoria del navigatore gps dell’uomo come hanno confermato proprio dagli Usa e ora non resta che capire se Shepp lo abbia utilizzato durante i suoi movimenti. In quel caso si potrebbe ricostruire il tragitto che avrebbe percorso, altrimenti sarebbe l’ennesima illusione.
 
La risposta ci sarà solo fra qualche giorno, ma nonostante ciò continua anche il bombardamento mediatico, che se nel caso dei contenitori pomeridiani riesce a raggiungere punte di morbosità che definire fastidiose è dir poco, solo in pochi altri, come a Chi l’ha visto, che ne parlerà stasera, riesce a mantenere il giusto profilo di cronaca.

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