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Mariani e le porte chiuse di Maria Masella

Non conoscevo il commissario Mariani e la sua mamma Maria Masella. Evidentemente una notevole colpa perchè questo Mariani e le porte chiuse, Fratelli Frilli Editorie (ennesima avventura del nostro) è davvero un giallo di quelli precisi e perfetti, pieni di ritmo e con un crescendo irresistibile.
Il commissario è convalescente dopo l’incidente in cui ha rischiato la vita. Fatica a camminare è ha perso la voglia di vivere. Solo l’intervento duro della moglie Francesca lo spinge a rimettersi in piedi e a tornare a lavorare.

Lo fa indagando privatamente sull’omicidio del ricco Salvago, di cui è accusata la sua ispettrice Lorenza Petri per il semplice motivo che era sul posto e la pistola che ha sparato è la sua. Inoltre pare non avere alcuna intenzione di difendersi.

Da qui si parte per un’indegine che ci porterà a scoprire segreti nascosti nel tempo e personaggi poco raccomandabili. L’indagine servirà però anche a Mariani per tornare a vivere, pur con le conseguenze inevitabili in una situazione del genere.

La Masella gioca con la scrittura con una padronanza totale. Ci porta dove desidera, ci fa credere quello che vuole, sempre tenendoci sulle spine e spingendoci a divorare le pagine per capire dove vuole andare a parare.

Un giallo puro, teso, vivo, frenetico, pieno di intrigo e che ci spinge continuamente a cercare di risolvere l’arcano.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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